Prima Mappatura a background migratorio della Comunità Educante

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Come associazione Il Razzismo è una brutta storia ci siamo occupate di realizzare una prima mappatura della comunità educante del quartiere, con particolare riferimento a quelle collettività con background migratorio. Queste comunità da un lato hanno un grande
potenziale come attori della comunità educante e al contempo questo potenziale ha bisogno di essere sostenuto perché diventi reale e superi gli ostacoli che costantemente incontra.

Zona 9, di cui Affori è parte, è la seconda zona di Milano per presenza di residenti con background migratorio (circa 41.000) e il coinvolgimento attivo nella Comunità educante è cruciale per garantire che le e i giovani sul territorio possano crescere in maniera serena, con un senso di appartenenza e con la possibilità di sviluppare le proprie vocazioni ed esercitare i loro diritti in questo mondo.

Le collettività a background migratorio presenti in Affori spesso non hanno una istituzione formalizzata (associazione, comitato, ecc.), ma si presentano come reti informali, sia con singole persone che fungono da riferimento e che attivano le volontarie e i volontari nell’organizzazione di attività specifiche, prevalentemente intorno ai luoghi di culto (Moschee, Chiesa ortodossa di Eritrea, Chiesa cattolica dell’Annunciazione e Chiesa cattolica di S. Giustina) o “scuole” di lingua e cultura (come accade specificatamente nella collettività cinese), sia con gruppi informali sempre attivi nel darsi supporto quotidiano, come ad esempio gruppi di mamme che reciprocamente si aiutano nel prendere da scuola e tenere le bambine e i bambini, o gruppi di uomini che fungono da efficace supporto per la ricerca del lavoro).

Nella prima mappatura si evidenzia il ruolo di tre moschee (Zambelli, Galeazzi, Marche) come centri culturali nei quali si articola una coesa vita di comunità e che costituiscono un appoggio alle famiglie per attività importanti come il mantenimento di un’identità pluriculturale e plurilinguistica per i propri figli e figlie, i bisogni aggregativi e ricreativi e di sostegno nella vita quotidiana e nella progettualità. Queste moschee hanno caratteristiche e geografie diverse – e sono accomunate dall’essere situate in spazi adattati a luoghi di culto (ex-autorimessa, ex cascina), essendoci a Milano un’unica Moschea “ufficiale” a Segrate – e anche quelle che non si trovano nel perimetro afforese sono collegate ad Affori perché frequentate da famiglie residenti e i cui figli frequentano le scuole di Affori.

Insieme alle moschee si evidenzia il ruolo dell’Associazione Culturale cinese e scuola S.C.D. e di due reti informali rispettivamente da alcuni Paesi del Sud America (Bolivia, Ecuador e Perù) e Filippina.

Il nostro obiettivo, in questa prima fase, è identificarle, conoscerle in modo più approfondito al fine di supportarle sia nel presentarsi agli abitanti del quartiere per tutti gli aspetti che caratterizzano la loro cultura di provenienza (storia, letteratura, arte, cibo, musica, filastrocche e canzoni, ecc.) sia nel partecipare ai patti educativi territoriali, comprendendo il valore, in termini educativi, delle loro attività e azioni sulla formazione della futura generazione della cittadinanza afforese.

 

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