Evento conclusivo per “INCLUSI. Dalla scuola alla vita, andata e ritorno”
di Inclusi
A Trento la due giorni di laboratori e incontri che chiude il progetto nazionale, coordinato da Consolida, dedicato a promuovere una scuola e una comunità inclusive. Un’iniziativa che dopo 3 anni di sperimentazioni lascia in eredità nuovi strumenti e buone pratiche a insegnanti ed educatori: pubblicazioni sulla comunicazione inclusiva, serie podcast con testimonianze ed esperti, indagine e video contro il bullismo, strumenti per l’orientamento e funzione educativa del Mentor, gioco formativo per professionisti dell’educazione.
A Trento la due giorni di laboratori e incontri che chiude il progetto nazionale, coordinato da Consolida, dedicato a promuovere una scuola e una comunità inclusive. Un’iniziativa che dopo 3 anni di sperimentazioni lascia in eredità nuovi strumenti e buone pratiche a insegnanti ed educatori: pubblicazioni sulla comunicazione inclusiva, serie podcast con testimonianze ed esperti, indagine e video contro il bullismo, strumenti per l’orientamento e funzione educativa del Mentor, gioco formativo per professionisti dell’educazione.
Trento, 26 ottobre 2024 – Si è concluso a Trento, con una due giorni dedicata all’inclusione di studenti con disabilità e altri bisogni educativi speciali, il progetto “INCLUSI. Dalla scuola alla vita, andata e ritorno”. L’evento finale è stato organizzato da Consolida Trento in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Trento 5. Il progetto, che ha preso il via nel 2021, si è occupato di costruire percorsi innovativi e inclusivi per i minori con disabilità e bisogni educativi speciali.
L’evento finale
Nella giornata di ieri – venerdì 25 ottobre – 500 studenti della scuola Bresadola dell’Istituto Trento 5 hanno partecipato a laboratori creativi tra teatro, grafica, serigrafia e ceramica, sfide sportive di Baskin introdotte da un dialogo con Toto Forray, capitano e playmaker dell’Aquila Trento con Peppe di Marzo, presidente della Sant’Anastasia Calcio. Ancora sport inclusivo con il Dive Ball, gioco ideato nell’ambito di Inclusi dalla cooperativa sociale Gamma di Cremona, e poi l’Hackathon condotto dalla Fondazione H Farm, il laboratorio di coding e di realtà aumentata, e molto altro.
Oggi – sabato 26 ottobre – giornata dedicata ad insegnanti ed educatori con laboratori e incontri con esperti su narrazione inclusiva; diritti, autodeterminazione e auto rappresentanza con la presentazione di pubblicazione in CAA (comunicazione aumentativa alternativa) e easy to read; l’orientamento per studenti con disabilità e infine l’incontro dedicato al bullismo con la presentazione di un’indagine condotta in diverse scuole del territorio nazionale e la campagna video di sensibilizzazione.
Dopo le sessioni tematiche l’evento si conclude con il panel dedicato alla presentazione dei risultati complessivi del progetto con uno sguardo sul futuro rispetto alle sfide che rimangono da affrontare.
Il progetto
Il progetto INCLUSI – selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” – è nato per favorire l’accesso a una formazione di qualità per tutti e una reale inclusione dei bambini e dei ragazzi con disabilità nella comunità e nella scuola.
Il progetto è stato promosso da una rete nazionale, coordinata da Consolida, il consorzio trentino della cooperazione sociale, cui hanno aderito 70 organizzazioni del Terzo Settore, tra le quali anche alcune cooperative sociali trentine (Impronte, Incontra e La Rete) e la Federazione della Cooperazione trentina. Coinvolte poi anche 37 le scuole con 1.041 studenti – per l’81% frequentanti la scuola secondaria di primo grado e per il 41% con fragilità certificata – e 549 adulti, tra insegnanti (42%), educatori (23%) e genitori (35%).
“La scuola – afferma Francesca Gennai, presidente Consolida – è un luogo sociale dove i percorsi individuali si intrecciano in una dimensione collettiva, il primo dove ci si allena alle relazioni e si mettono le fondamenta della cittadinanza. Ma non ci deve essere una separazione tra ‘dentro e fuori’ la scuola: l’inclusione è una responsabilità collettiva che si raggiunge attraverso la collaborazione tra la scuola, famiglie e territorio, e nel territorio un potente e competente alleato di docenti e personale scolastico è il Terzo Settore, in particolare la cooperazione sociale con i propri educatori e pedagogisti. Abbiamo lavorato con le scuole perché l’inclusione non sia solo ‘sostegno a chi ha una fragilità, ma sia anche ‘educazione di tutti gli studenti’ alle differenze, al rispetto e alla cura reciproca, a una cittadinanza accogliente”. INCLUSI lascia, inoltre, in eredità a insegnanti, educatori e genitori gli strumenti e le metodologie per promuovere una scuola e una comunità in cui tutti possano esprimere la loro potenzialità e i loro sogni, e possano partecipare attivamente alla costruzione di una società più equa ed inclusiva.
Soddisfazione espressa anche dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo Trento 5 Paola Pasqualin che ha ospitato l’evento: “Per noi queste due giornate sono state una preziosa occasione per guardare all’inclusione in modo nuovo: tutti, studenti e insegnanti e educatori, hanno partecipato e questo è un segno di un cambio di paradigma: quando parliamo di bisogni educativi speciali dobbiamo passare dall’idea della coperta (quante ore di affiancamento ha) a quello della scoperta; un percorso di scoperta che la scuola deve fare insieme alla cooperazione sociale e all’università.”
Alessandro Martina, coordinatore delle iniziative e attività istituzionali dell’impresa sociale “Con i Bambini”, ha spiegato il perché della selezione di questo progetto tra migliaia di alternative: “selezionandolo abbiamo fatto una scommessa ed è una scommessa che abbiamo vinto: lo capiamo non solo dai numeri raggiunti, ma anche dai volti sorridente dei bambini e ragazzi che hanno partecipato, e dai volti soddisfatti di insegnanti e educatori che hanno partecipato alla formazione.”
Anche Paola Venuti, prorettrice alla didattica dell’Università di Trento e supervisor scientifica del gioco formativo, è rimasta stupita dei risultati raggiunti: “Inclusi ha rappresentato prima di tutto la possibilità di fare una formazione in modo diverso, in cui ognuno partendo dalla propria esperienza potesse contribuire alla ricerca di soluzioni inedite. E siamo rimasti stupidi dai risultati raggiunti, risultati che non rimangono sulla carta ma diventano metodi e strumenti nella pratica quotidiana trasformando l’apprendimento da fatica a piacere.”
Le azioni prodotte
Tra le azioni innovative prodotte: le pubblicazioni con linee guida per la comunicazione inclusiva, la serie podcast, la campagna video contro il bullismo, la nuova funzione educativa del Mentor, il gioco formativo.
Accedere alle informazioni e comunicare sono condizioni imprescindibili perché bambini e ragazzi con disabilità possano esercitare i propri diritti come i loro coetanei: il diritto di imparare, di stare con gli altri, di decidere e partecipare attivamente alla vita scolastica e non solo. Da questa considerazione sono nate alcune pubblicazioni che sono linee guida sui diritti dei ragazzi con disabilità, utili per insegnanti, operatori, familiari e ragazzi con e senza disabilità, basati sull’acquisizione di metodi alternativi di comunicazione come la CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) ed ETR (Easy to Read).
“INCLUSI” è anche il nome dato al Podcast, che include 5 puntate dedicate a raccontare “storie di ogni giorno, storie di tutti, storie di impegno per un mondo sempre più simile a ognuno di noi”. Ogni episodio è dedicato a uno specifico argomento, supportato da una testimonianza e da un esperto, come nel caso di “Narrazione inclusiva” con la voce di Alessandro, fratello minore di Matteo, un giovane con disabilità neurodivergente, e di Fabio Filofosi, ricercatore in pedagogia speciale all’Università di Trento, che spiega come le parole e i gesti influenzino la percezione della disabilità e come la comunicazione delle differenze possa avvicinare le persone invece che allontanarle. “Sport e integrazione” è il titolo dell’episodio che coinvolge Nunzio, giovane appartenente alla squadra di calcio paralimpica Academy calcio Sant’Anastasia di Napoli, insieme all’allenatore Alessandro Guadagno e a Mario Sicignano, presidente delle cooperative Prodoos e Neapolis, che raccontano come il calcio non sia fatto solo di goal e successi, ma anche uno strumento per rompere stereotipi e offrire nuove opportunità di integrazione e di crescita.
La serie podcast: https://open.spotify.com/show/22OJKdn49AfdrPENGCLP9K
“Riempire il vuoto, insieme contro il bullismo” è il titolo del video animato realizzato da giovani con autismo, sotto la guida dei professionisti dell’agenzia Out of the blue (che coinvolge persone con autismo che desiderano lavorare nel campo della comunicazione), che è alla base della campagna di comunicazione dedicata alla comunità educativa della scuola con l’obiettivo di capire quali siano i comportamenti che possono contrastare in modo efficace le situazioni di bullismo e quelli che invece possono facilitarli, come conoscere le diversità e saperle includere.
Il video è il frutto dei risultati di un’indagine esplorativa nel campo della stretta corrispondenza tra bullismo e disabilità, condotta nelle scuole lo scorso anno scolastico (su un campione di 612 studenti di 10 scuole secondarie di primo grado e corsi di formazione professionale) da cui emergono le voci e le esigenze degli studenti, che credono che la soluzione per contrastare il bullismo nella scuola, in particolare quando coinvolge la disabilità, sia accorciare la distanza con gli insegnanti: sono loro che, in quanto educatori, possono e devono fare la differenza, utilizzando gli strumenti del dialogo e della condivisione, non delle punizioni. Questo il messaggio che emerge anche dallo spot, dove gli insegnanti e gli adulti in generale sono chiamati a “riempire un vuoto”.
Link al video: https://youtu.be/q11O9QFhdG4
Mentor è il nome dato alla nuova funzione nata nell’ambito dei servizi alla persona e del supporto sociale con l’obiettivo di accompagnare ragazze e ragazzi con disabilità che frequentano gli ultimi anni delle scuole superiori a orientarsi nel mondo del lavoro.
Il progetto INCLUSI è partito dall’osservazione della realtà italiana, dove manca per i ragazzi con disabilità un “ponte” che colleghi il mondo della scuola con quello del lavoro e della società in cui vivere in modo autonomo; mancano anche dati ufficiali che registrano questo passaggio importante della vita, in cui cambia la maggior parte dei punti di riferimento, un passaggio ancora più delicato e complesso per chi ha una disabilità. Per colmare questo vuoto, Inclusi ha dato il via a un percorso formativo dedicato a educatori, insegnanti, psicologi e assistenti sociali, diventati i primi 10 Mentor d’Italia, che hanno coinvolto nella prima fase di lavoro ben 70 ragazze e ragazzi con disabilità.
Per approfondimenti su “Orientamento e disabilità
https://percorsiconibambini.it/inclusi/pubblicazioni/
Il gioco formativo per professionisti (insegnanti ed educatori) di Inclusi simula diverse situazioni “critiche” nei processi di inclusione, sollecitando le squadre di partecipanti ad assumere una visione di cooperazione e condivisione delle competenze e punti di vista. Il gaming, ideato da un gruppo multidisciplinare (dirigenti scolastici, insegnanti curriculari e di sostegno, educatori di ogni ordine e grado scolastico), è stato sperimentato in diversi contesti educativi (scuole e centri educativi) di diverse Regioni italiane, con la supervisione scientifica dell’ODFLab (Laboratorio di Osservazione Diagnosi Formazione) dell’Università di Trento.
Tutti i materiali ideati e sviluppati all’interno del progetto Inclusi si trovano al seguente link: