L’approccio dell’outdoor education per rafforzare la comunità di cura di Moncalieri

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 Il progetto “Il Buon Inizio. Crescere in una comunità educante che si prende cura” è entrato nel vivo a Borgo San Pietro, Moncalieri, con una serie di opportunità, attività ed interventi che hanno come  obiettivo principale quello di supportare la comunità educante e di cura, rendendola più forte, coesa, consapevole e in grado di promuovere sul territorio benessere, salute, educazione, bellezza.

Gli attori che curano l’implementazione del progetto intendono sollecitare e coinvolgere nella riflessione  quanti vivono ed operano sul territorio di Borgo San Pietro rispetto alla necessità di ripensare la qualità dell’educazione dei piccoli, soprattutto considerando come troppo spesso  essa non consenta loro di stabilire con l’ “ambiente esterno” (alla casa, alla scuola, al nido, … insomma ai luoghi chiusi, sicuri e controllati nei quali in genere crescono) una relazione libera ed attiva attraverso la quale poter acquisire, sviluppare, rafforzare abilità cognitive, sociali e psicomotorie.

I soggetti impegnati nelle varie attività previste da Il Buon Inizio, a partire da una osservazione del contesto nel quale sorgono le scuole dell’infanzia (pubbliche e paritarie) e gli asili nido, intendono promuovere una riflessione che riesca a coinvolgere gli attori che compongono la comunità educante di Borgo San Pietro,  il servizio sanitario e i servizi sociali in un’ottica di rete, cioè in grado  di considerare l’intero processo educativo dei bambini, che dalla famiglia approdano al nido (oppure ad un servizio integrativo per l’infanzia) e, successivamente, alla scuola dell’infanzia a partire dalla condivisione delle diverse esperienze.

L’orientamento educativo proposto è quello dell’outdoor education (in senso stretto “educazione fuori, all’aperto), termine forse nuovo ancora per molti, ma, da Rousseau in avanti, considerata teoria pedagogica in grado di favorire nei bambini lo sviluppo di abilità cognitive e motorie attraverso le esperienze effettuate in presa diretta con l’ambiente e con i suoi elementi. Il gioco e le attività all’aperto in spazi adeguati, in qualsiasi stagione se ben equipaggiati, non solo consentono di sperimentare schemi motori e mentali per un miglior adattamento all’ambiente, ma rendono la loro salute più forte in termini di aumentate difese immunitarie e minore predisposizione all’obesità e alle patologie ad essa correlate.

È possibile, quindi, far crescere una comunità educante utilizzando la spinta che un approccio educativo all’outdoor education può dare? Crediamo proprio di sì! Del resto, esiste un’ampia documentazione relativa ad esperienze virtuose in tal senso, in particolar modo in Emilia Romagna.

Via libera, dunque, a laboratori condotti nelle scuole e nei nidi utilizzando giardini e cortili, ad attività dedicate alla conoscenza della bellezza della natura in stretta collaborazione con insegnanti ed educatrici, agli appuntamenti nei giardini pubblici dove organizzare con bambini e genitori giochi di movimento e laboratori, alle gite nei parchi naturali insieme alle famiglie e alle associazioni che operano sul territorio per lunghe passeggiate, momenti di gioco, ma anche di confronto con esperti (nutrizionisti, medici, pedagogisti, psicologi, educatori, docenti) per riflettere sui bisogni fondamentali dei nostri bambini .

A scuola bambini ed insegnanti hanno giocato con la terra, piantato fiori e piantine con l’impegno di prendersene cura a casa, mettendole a dimora nei giardini delle proprie abitazioni oppure dandosi appuntamento presso i giardini della ludoteca MicroZoe (inaugurata grazie al progetto Il Buon Inizio), per creare insieme un angolo di verde del quale occuparsi.

Le insegnanti hanno organizzato passeggiate per raggiungere con i bambini lo spazio gioco non solo per prendere parte alle attività di laboratorio pensate per accoglierli, ma anche per promuovere uno stile di vita che contempli il movimento, il gioco, la didattica all’aria aperta. Il tema della natura trattato a scuola ha focalizzato l’attenzione anche sugli elementi inanimati che la arricchiscono: in occasione delle attività sono stati decorati grandi sassi che in un primo momento verranno usati per delimitare una coloratissima aiuola nel giardino di MicroZoe, ma che successivamente saranno oggetto di una grande caccia al tesoro nei giardini della borgata (non diciamo di più…sarà una sorpresa!).

Una comunità educante si costruisce anche ai giardinetti e nei parchi! Come? Grazie al progetto, quattro giorni a settimana i giardini  del quartiere vengono animati a turno, per due ore, con laboratori creativi, letture animate, giochi di movimento dedicati ai più piccoli, mentre i genitori possono confrontarsi con professionisti del settore educativo su temi inerenti la genitorialità e ricevere informazioni in merito ai servizi esistenti sul territorio; il Parco delle Vallere (area tutelata dalla Regione Piemonte come riserva naturale) diventa punto di ritrovo per gite formato famiglia, per sabati o domeniche da trascorrere insieme all’insegna del gioco, del movimento, della creatività, della lettura, dell’allegria, ma anche della formazione rivolta ai genitori attraverso momenti condotti da esperti quali pedagogisti, educatori, psicologi, insegnanti di yoga, musicisti, artisti.

Siamo davvero convinti che la comunità educante e di cura di Moncalieri e in particolare di Borgo San Pietro possa rafforzarsi attraverso la pedagogia dell’outdoor education, perché, come sosteneva Jean- Jacques Rousseau, “C’è un libro sempre aperto per tutti gli occhi: la natura”.

Articolo a cura di Marianna Ciappa, educatrice e counselor della Cooperativa Sociale Ker Educazione Counselling

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