Un anno di Giocare per diritto a Danisinni. Fratel Mauro: “I bambini hanno imparato a giocare in modo diverso, rispettando le regole ma, prima di tutto, se stessi e gli altri”

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Ad un anno dall’ingresso nello storico rione nel cuore di Palermo del team di Giocare per diritto, un progetto UISP Sicilia sostenuto da Con i Bambini, una testimonianza che parla di luoghi, passi, cambiamenti, piccole grandi vittorie.

di Fratel Mauro Billetta, parrocchia Sant’Agnese Danisinni

Piazza Danisinni è un girotondo, spazio di gioco e di confronto con la vita, quella reale e cruda che non fa sconti neppure ai bambini. Lì si impara ad esplorare il mondo e a conoscere se stessi difendendosi dagli altri che vorrebbero prevaricare ma, anche, a solidarizzare con i più fragili a custodirli e a coinvolgerli nei giochi.

Tutto gira attorno ad un asilo nido chiuso dal 2007 per scellerate distrazioni politiche prive di visione e interessate, piuttosto, ad investire nei luoghi del commercio o della Palermo bene.
Quel plesso abbandonato fino ad un anno fa costituiva lo sfregio recato al rione arabo che, però, non si è rassegnato e con tenace spirito di resistenza ha cercato di ritrovare voce e così difendere i propri diritti, primo tra tutti il diritto al futuro.

Proprio un anno fa quando il team di Giocare per diritto iniziava a muovere i suoi primi passi finalmente apriva il cantiere edile per la ristrutturazione dell’asilo. L’Amministrazione locale accogliendo “il grido degli ultimi” ha approvato il progetto in vista della riapertura dello storico presidio educativo.

Oggi a distanza di un anno in piazza si continua a giocare, l’asfalto grigio di prima è stato colorato dai piccoli coinvolti dalla Comunità educante territoriale che, supportata sempre dall’impresa sociale Con i Bambini, ha tessuto diverse azioni con i minori e le rispettive famiglie per contrastare la dispersione scolastica ed esprimere i talenti di ciascuno.

L’asilo è stato ristrutturato ed è prossimo alla riapertura, le nuove generazioni vi saranno accolte e così si potrà sostenere il processo educativo fin dai primi anni di vita.

Desta meraviglia come molti bambini abbiano imparato a giocare in modo diverso, rispettando le regole ma, prima di tutto, cominciando a rispettare se stessi e gli altri, prima che per vincere giocando per esserci e sentirsi riconosciuti.

Giocare per diritto ha permesso l’integrazione oltre i pregiudizi e attraverso le squadre miste le ragazze hanno imparato a darsi valore e i ragazzi a rispettarle riconoscendone il ruolo. Anche la possibilità di confrontarsi con i minori di altri quartieri della città ha avviato ulteriori processi di crescita e di apertura di orizzonti.

Significativo è stato il lavoro di alfabetizzazione emozionale e di espressione positiva delle proprie emozioni curato dalle psicologhe dello sport. Prevenire gli agiti attraverso l’educazione emotiva ha permesso di riparare fratture e crescere attraversando le frustrazioni e dando spazio a tutte le emozioni che abbisognano di riconoscimento ed espressione.

Considerata la complessità di ogni famiglia i nostri ragazzi hanno acquisito strumenti di ascolto e di interazione significativi per la loro crescita e per contribuire alla cura degli spazi comuni e della cultura dello sport.

Quella di Giocare per diritto è un’azione, uno sguardo, che in sinergia a tanti altri interventi educativi sta cercando di restituire sorriso e desiderio di bellezza alle nuove generazioni di un territorio nel cuore di Palermo che, fino a qualche anno fa, era considerato invisibile.

A Danisinni oggi si gioca e si guarda al futuro”.

 

Giocare per diritto arriva a Danisinni
(agosto 2022)

di Laura Bonasera
Responsabile comunicazione e ufficio stampa Giocare per diritto

Editing Vito Foderà

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