La paura di diventare NEET colpisce un giovane su due in Italia
di fondazionesodalitas
La paura di diventare NEET colpisce in Italia un giovane su due, lo testimonia un’indagine dell’agenzia per il lavoro Gi Group su 2.400 studenti.
Né studio, né lavoro, né formazione
NEET è un acronimo tra i più tristi quando si parla di gioventù e di speranze per il futuro. Sta a significare “Not in Education, Employment or Training”, ovvero una persona che in determinato momento della vita si trova inattiva, immobile: non studia, non lavora né riceve una formazione.
Nell’Unione Europea, secondo gli ultimi dati disponibili, il tasso medio dei NEET tra i 15 e i 29 anni è dell’11,2% e varia dal 4,8% dei Paesi Bassi al 19,3% della Romania. Penultima, assieme alla Grecia, l’Italia, che registra, in quella fascia d’età, il 16% di NEET.
Scelte consapevoli per il futuro
Fondamentale per non rimanere inattivi c’è la capacità di scegliere come indirizzare il proprio futuro e l’accompagnamento da parte della comunità educante – professori ma non solo – durante il periodo di orientamento, affinché si possano compiere scelte consapevoli ed efficaci per la crescita personale e professionale.
Ma i ragazzi e le ragazze si sentono davvero orientati e consigliati? Gi Group e Skuola.net lo hanno chiesto direttamente a loro durante la terza edizione dell’Osservatorio Giovani e Orientamento che ha coinvolto oltre 2.400 tra studenti e studentesse con la volontà di ascoltare il loro punto di vista riguardo ai temi di orientamento e futuro.
L’importanza di percorsi di orientamento pratici
I risultati non sono positivi ed evidenziano una profonda incertezza verso il domani. Il 28% degli intervistati e delle intervistate teme infatti di poter diventare NEET e il 27% dichiara di non avere una visione chiara del proprio percorso post diploma.
Questo deriva però da fattori chiari che gli intervistati lamentano, come la mancanza di percorsi di orientamento pratici, ai quali ben il 28% dichiara di non aver preso parte. E sono sempre gli studenti a indicare una possibile strada alternativa quando affermano di desiderare maggiori esperienze sul campo (38%) e visite a realtà lavorative (30%).
Get Ready!
Ed è proprio questo l’obiettivo di Get Ready! il progetto con il quale Fondazione Gi Group, in collaborazione con Fondazione Sodalitas, si impegna a promuovere soluzioni mirate per prevenire il fenomeno NEET, partendo proprio dall’ascolto e dalla comprensione. Aiutare i giovani a fare scelte più consapevoli significa fornire informazioni dettagliate sui percorsi di studio e lavoro con modalità innovative e costruire modelli di orientamento che rispondano a esigenze in continuo mutamento.
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