Dalla comunità educante di Chiaiano, un sistema di prevenzione e segnalazione della dispersione scolastica e della povertà educativa

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“Sono 900 in pochi giorni, contro le 400 segnalazioni del 2020 e le 800 dell’intero anno scolastico 2019. E il dato più preoccupante viene dalle scuole elementari, dove in passato l’evasione scolastica era stata ridotta al minimo”. Questa è la denuncia di Maria de Luzenberger, capo della Procura per i Minorenni di Napoli, attraverso la quale, nei primi mesi del 2021, restituisce un quadro oggettivo della situazione vissuta dai bambini, dalle bambine e dagli adolescenti napoletani durante l’emergenza sanitaria, della gravità delle conseguenze indirette della Pandemia da Covid-19 sui minori. Noi, educatori, insegnanti, dirigenti scolastici, assistenti sociali, professionisti dell’educazione e della formazione, genitori, adulti di riferimento, abbiamo recepito forte e chiaro il messaggio, anche senza sapere precisamente quale fosse la direzione da prendere, in una situazione senza precedenti, in un quadro così sfocato, in cui nessun manuale avrebbe potuto aiutarci.

La Comunità Educante di Chiaiano, dopo una lunga riflessione e dopo diversi tentativi di porre rimedio ad una condizione che ha fatto crescere le disparità sociali, ha deciso di impegnarsi compiendo uno sforzo lungimirante, in controtendenza con il contesto emergenziale che ci circonda da ormai un anno e mezzo. Ha deciso di rimboccarsi le maniche e di lavorare sulla fatica per produrre una risposta sistemica, di ampio respiro, uno sforzo prospettico per contrastare concretamente i fenomeni della Dispersione Scolastica e della Povertà Educativa che stanno mettendo a rischio il futuro di migliaia di minori della periferia.

È dal mese di aprile che, con costanza e passione, la Comunità Educante di Chiaiano si è impegnata a progettare, mettendo a frutto le competenze e la professionalità delle diverse anime che la compongono, un vero e proprio Sistema di Segnalazione e Prevenzione della Dispersione Scolastica e della Povertà Educativa da sperimentare nel corso del prossimo anno scolastico (2021-2022) e che unisce tutta la rete territoriale in una grande sfida. La spinta è venuta dagli Istituti Scolastici, in particolare dall’ISIS Melissa Bassi, ed è stata chiara: è necessario creare una piattaforma scolastica per individuare in maniera preventiva i minori a rischio Dispersione Scolastica e Povertà Educativa ed è fondamentale poter condividere questa “mappatura” tra le Scuole e con tutta la Comunità Educante affinché si possa intervenire prima che sia tardi, prima che le ragazze ed i ragazzi, i bambini e le bambine diventino inafferrabili, invisibili.

“la scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo” sosteneva intorno agli anni ’50 uno dei principali attivisti per i Diritti Umani statunitensi, Malcom X, ed è una verità che ha riecheggiato forte in tutti noi e che ha guidato il nostro lavoro per la costruzione del Sistema di Prevenzione e Segnalazione della Dispersione Scolastica e della Povertà Educativa, avviata nel corso degli incontri del Gruppo di Lavoro “Scuola e Inclusione”, nell’ambito del progetto Futuro Prossimo, e che ha portato all’individuazione di indicatori quantitativi utili a misurare i fattori di rischio e l’attribuzione di “pesi” differenti a questi, a partire da un loro diverso grado di significatività. Sono stati, inoltre, condivisi i livelli di soglia oltre i quali si identifica una situazione di rischio di dispersione scolastica e di povertà educativa e validati dalla Comunità Educante per il target di riferimento del progetto (11-17 anni). Successivamente, si è proceduto alla costruzione di una vera Piattaforma Scolastica, della quale si è occupato l’ISIS Melissa Bassi, un Software innovativo, snello e intuitivo, che è stato presentato agli Istituti Scolastici ed alla Comunità Educante lo scorso 14 Luglio 2021. L’intero processo è stato agevolato da Save the Children che ha contribuito alla strutturazione del sistema di prevenzione, guidando e stimolando la rete nell’individuazione degli indicatori, facilitando le relazioni all’interno della rete locale e rafforzando i legami della comunità educante.

Domenico Mazzella di Bosco, Dirigente Scolastico dell’ISIS Melissa Bassi sostiene che “la piattaforma consentirà di colmare in modo strutturato il vuoto informativo che accompagna gli adolescenti nel passaggio da un grado di istruzione ad uno successivo (ad esempio dalla scuola media ad un istituto superiore) o nel trasferimento da un istituto ad un altro dello stesso grado (ad esempio per un cambio di residenza). L’allievo che approda al primo anno del nostro (come a qualunque altro) istituto superiore, per noi nasce quel giorno e possiamo “intuire” la personalità, il vissuto ed il contesto familiare attraverso le attività di accoglienza iniziali. Dopo la fase di analisi ed individuazioni di criticità si può strutturare l’offerta formativa individualizzata, ma tutto questo richiede tempo, e molto spesso l’allievo demotivato e non supportato tempestivamente abbandona il percorso formativo. La piattaforma mira a ridurre queste criticità perseguendo i seguenti obiettivi: 1) capitalizzare le informazioni acquisite dalle scuole, dai servizi sociali e da tutti gli enti del terzo settore che hanno accompagnato l’allievo nel proprio percorso di crescita dalla scuola dell’infanzia all’istruzione superiore; 2) consentire alle diverse istituzioni scolastiche che accolgono l’allievo di poter acquisire informazioni utili in merito all’allievo prima dell’avvio dell’anno scolastico in modo da poter organizzare un’accoglienza “individualizzata” e degli interventi di supporto mirati e tempestivi; 3) facilitare il contatto tra scuole ed enti che seguono o hanno seguito l’allievo; 4) evitare la ridondanza di informazioni ed adempimenti burocratici come le segnalazioni ai servizi sociali che segnalano il rischio dispersione durante il percorso adolescenziale ma non sono gestite per strutturare un percorso formativo che metta al centro l’allievo”.

Da Ottobre 2021 è partita la fase di implementazione della sperimentazione che durerà per tutto l’anno scolastico, e  prevede un lavoro di mappatura attraverso l’utilizzo del Software svolto da ogni singola Scuola aderente alla Comunità Educante e la comunicazione dei dati emersi alla Rete attraverso un incontro plenario, un Tavolo Territoriale, che consentirà poi agli Enti del Terzo Settore di iniziare una co-progettazione mirata degli interventi con i diversi Istituti Scolastici per prendere in carico le situazioni a rischio alto ed intermedio oltre al monitoraggio dei minori individuati come “rischio lieve”.

Il Sistema, quindi, oltre allo sviluppo e all’utilizzo di un Software, ha previsto nella fase preparatoria la condivisione di un linguaggio comune e la progettazione di una procedura di Comunità per l’attivazione di un processo ad engagement crescente dei diversi attori territoriali per il contrasto e la prevenzione dei fenomeni che maggiormente contribuiscono a produrre marginalità, svantaggio e povertà sul territorio.

La speranza è che questo sforzo collettivo produca una risposta concreta, che possa essere un vero e proprio modello anche per altri territori, uno strumento di lotta alla Dispersione Scolastica e alla Povertà Educativa, la lente giusta che consenta di rendere meno sfocati contorni di questi due fenomeni multidimensionali e subdoli che minacciano il futuro di milioni di bambine, bambini, ragazze e ragazzi, il futuro del nostro paese.

Articolo a cura di Antonio Caiazzo, coordinatore  Futuro Prossimo Napoli per Save the Children

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