Futuro Prossimo c’è!

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In questa particolare e delicata situazione di emergenza che ha imposto cambiamenti repentini alla vita di tutti, Futuro Prossimo ha deciso di ribadire la propria vicinanza ai docenti, alle famiglie e soprattutto ai ragazzi e alle ragazze coinvolti nelle attività.

Già a partire dalla chiusura improvvisa delle scuole, ci siamo interrogati su come poter essere quell’anello di collegamento tra la scuola e le famiglie, garantendo continuità nella relazione educativa anche in un momento di profonda incertezza. Il proficuo rapporto di collaborazione e condivisione con tutti gli istituti partner di progetto ci ha permesso di comprendere sin da subito le esigenze specifiche di ciascuna realtà e di trovare insieme le risposte più opportune, caso per caso.

Ci siamo quindi attivati sin da subito per organizzare attività formative dedicate ai docenti e alle famiglie in modo da supportare le scuole nella realizzazione delle attività didattiche a distanza attraverso la condivisione di materiali e l’attivazione di webinar specifici.  Allo stesso tempo abbiamo garantito supporto ai genitori nell’accesso ai servizi educativi online raccogliendo eventuali necessità di connessione e di strumentazione tecnologica.

Nella relazione con i ragazzi e le ragazze ci siamo concentrati in un primo momento nel lanciare loro un messaggio forte e chiaro: “Noi ci siamo!”. La maggior parte dei nuclei con cui lavoriamo vive, infatti, in condizioni di fragilità socio economica e questa emergenza nazionale ha avuto un impatto ancora più forte sulle loro vite e sulle relazioni familiari. La nostra preoccupazione è stata, quindi, quella di essere accanto sia ai ragazzi che ai genitori prima di tutto con un supporto emotivo, provando proprio in questo momento a rafforzare la relazione educativa e umana instauratasi e ricordando loro che potevano contare sulla nostra presenza.

Dopo i primi giorni di assestamento, gli educatori sui diversi territori hanno contattato prima telefonicamente, poi attraverso Skype o Whatsapp, i ragazzi più grandi per chiedere come stessero e per capire anche se riuscissero a connettersi, se partecipassero alla didattica a distanza proposta dalle loro scuole, come trascorressero le loro giornate. Ciò ci ha permesso di captare le situazioni più fragili e di intervenire con dei supporti ad hoc, sia come sostegno alla famiglia che con l’acquisto di tablet e la fornitura di una connessione Internet per consentire ai ragazzi e alle ragazze meno fortunati di non restare indietro, con il rischio di una maggiore disuguaglianza con i loro coetanei e di condizioni che favoriscano l’abbandono scolastico, sentendosi, di fatto, esclusi. Importante in questo senso è stato il contatto continuo con gli istituti partner con i quali si è lavorato in forte sinergia per trovare delle risposte comuni proprio sui casi più critici.

Dalle chiacchierate con i ragazzi e le ragazze sono emerse idee di attività e si è scelto di utilizzare strumenti e modalità diverse per continuare ad essere al loro fianco: chiamate su Google Hangouts, sfide di matematica o di scienze su Kahoot!, compiti su Skype e Whatsapp. Grazie al progetto Non da Soli, che Save the Children ha lanciato proprio in occasione di questa emergenza, i nostri operatori sono stati poi formati sull’utilizzo della piattaforma G Suite per il non profit, che consente loro di creare delle vere e proprie classi virtuali e di condividere contenuti, attività e percorsi educativi in modo più organizzato e sicuro.

Ciascun partner di progetto ha risposto mettendo in campo passione e competenza per soddisfare i bisogni che mano a mano emergevano dal dialogo con le scuole e con le famiglie. Ciascuna equipe si è messa in gioco in un processo di autoformazione continuo. Si è scelto di favorire in questa fase uno scambio ancora più fitto tra i diversi partner di progetto proprio per consentire a ciascuno di prendere spunto dagli altri e di rafforzare in modo ancora più armonico gli interventi sui diversi territori. Lo scambio, la riflessione comune, la volontà di esserci, sono le parole d’ordine che ci accompagnano in queste intense giornate.

In questo periodo le attività proposte all’interno del progetto Futuro Prossimo sono davvero tantissime: sostegno allo studio, conversazione in inglese, contest musicali e letterari, laboratori di fotografia, laboratori cittadini, video tutorial per attività sportive, sfide a quiz su Kahoot! e un laboratorio di scrittura per le mamme.

Grazie a questo enorme lavoro di rimodulazione e di auto formazione continuo, ma soprattutto alla volontà di essere #distantimavicini in questo momento così particolare e delicato, siamo riusciti a raggiungere con attività a distanza 195 minori e 38 mamme e abbiamo garantito un supporto operativo, ma anche emotivo, a oltre 90 famiglie attraverso un dialogo costante con tutti e 11 gli istituti partner di progetto.

Articolo a cura di Melissa Bodo, coordinatrice nazionale di Futuro Prossimo

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