Yoga per adolescenti

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L’adolescenza è un periodo di transizione, caratterizzato da un vero e proprio “tsunami” di cambiamenti. È una terra di mezzo ricca di sfide, ma anche di opportunità. Si tratta dell’ingresso nella pubertà, dei cambiamenti del corpo e dei cambiamenti non sono solo esteriori, che influenzano l’immagine del sé e rappresentano un momento di grande vulnerabilità e sensibilità, incidendo profondamente sull’autostima e sull’identità.

A livello emotivo e sociale, gli/le adolescenti vivono un intenso bisogno di esplorazione, oltre che di un maggiore coinvolgimento e confronto con i coetanei, in una tendenza a sperimentare nuove situazioni. Le tensioni psicologiche possono derivare dalle sfide scolastiche, dalle pressioni sociali o dai conflitti interni legati all’identità in formazione. Questo stress richiede vie di sfogo appropriate per preservare il benessere psicologico dei/delle ragazzi/e.

Abbiamo ritenuto che alcuni di questi bisogni tipici del periodo adolescenziale potessero trovare risposte nell’attività “Yoga per adolescenti”, promossa da Mondo Nuovo Caritas Odv e da Isforcoop ETS, partner del progetto Futuro Aperto, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato da Fondazione Carispezia, dedicato proprio a ragazzi e ragazze tra i 12 e 17 anni.

Dove e quando si svolge il corso

Ogni mercoledì pomeriggio la sala danza de IlDialma – Cantiere creativo urbano della Spezia apre le sue porte a un gruppo di ragazze che ha deciso di sperimentarsi in un’attività legata intimamente alla riflessione sul sé, sui propri limiti e anche sull’accettazione di questi ultimi, guidate dall’insegnante Linda Franchini.

Lo Yoga per adolescenti si è dimostrato efficace nell’aiutare i più giovani ad affrontare questo periodo con serenità ed equilibrio e si distingue come un approccio innovativo ed efficace. Promuove l’intimità emotiva, il sostegno reciproco e la fiducia tra coetanei, offrendo uno spazio di dialogo aperto e non giudicante dove, piuttosto che reprimersi, possano sentirsi ascoltati.

Un altro elemento fondamentale di questo approccio è l’incorporazione nella pratica di pause, spazi dedicati alla riflessione, alla condivisione e al silenzio. La condivisione finale, in particolare, offre uno spazio sicuro per dare voce a sentimenti e pensieri, rafforzando il senso di comunità e di appartenenza, nel rispetto di tutte le differenze individuali. Queste attività permettono di comprendere che l’indipendenza non significa isolamento, ma consiste nella capacità di costruire relazioni sane e di aiuto reciproco.

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