Keep calm & camminare!

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Un’esperienza aggregante, emozionante, ricca di piccoli e grandi ostacoli è stata vissuta da un gruppo di giovani di Futuro Aperto e dai loro educatori, che hanno trascorso due giorni nel Parco dei Cento Laghi, a Bosco di Corniglio (PR).

La gita ha rappresentato il giusto compromesso per permettere ai ragazzi di dormire fuori casa, ma con più certezze rispetto al campeggio, garantendo il brivido della condivisione delle camerate, in totale sicurezza. Il soggiorno, pensato per connettere gli adolescenti con la natura, ha avuto come base la località di Lagdei e i suoi prati, che sono stati lo spazio ideale per giochi, chiacchierate e momenti di confronto, cresciuti di qualità e di partecipazione, con il passare del tempo.

Dalle parole dell’educatore Matteo Ratti si comprende bene come la vita comunitaria, che racchiude in sé regole e svago, azione e pausa, solitudine e vicinanza, sia per i minori uno strumento di crescita interpersonale e di costruzione di nuove competenze: “Vedere i ragazzi, prima in piccoli gruppi, poi in forma sempre più allargata ed inclusiva, sfidarsi a Schiacciasette e mettere in campo, con la massima spontaneità, regole e voglia di divertimento, è stato davvero stimolante: questo processo ha coinvolto anche noi operatori, che da semplici osservatori, ci siamo sperimentati nel momento ludico, con l’ovvio compiacimento dei più piccoli”.

La fase più suggestiva della prima giornata è stata, senza dubbio, la salita al Rifugio Mariotti, tramite la seggiovia, che con il suo lento andare panoramico ha cullato i partecipanti in un percorso breve, ma entusiasmante, apprezzato da tutti. La cornice del Lago Santo è stata perfetta per il trekking in direzione Lagoni.

“La scarsa attitudine al movimento – prosegue Matteo – e l’equipaggiamento poco adatto hanno portato a faticare oltremodo, soprattutto mentalmente. Il premio della cena e la tappa al rifugio hanno ridato le forze al gruppo, che per la notte si è separato: una parte è ridiscesa verso la casa nel bosco di Lagdei e una parte è rimasta sulle alture, pronte ad unirsi il giorno seguente. La comitiva dei più piccoli rimasta ai Lagoni ha chiuso gli occhi in anticipo, mentre i grandi, eccitati dal contesto, hanno fatto le ore piccole. Tra la sala giochi e i racconti del terrore, le luci si sono spente a tarda sera!”.

Un elemento significativo sul piano educativo è stata la disconnessione dal telefono cellulare: vissuta inizialmente come un ostacolo, a causa della mancanza di Internet, ha obbligato la compagnia ad attuare e valorizzare diverse tipologie di relazioni, quelle che paiono ormai antiche, come la parola, il gioco, il camminare, l’osservare la flora.

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