Laboratorio di liuteria: come nasce uno strumento musicale
di lacasasullarocciaonlus
Sono otto i giovani partecipanti al laboratorio di liuteria, accolto con interesse e curiosità, realizzato dalla comunità educativa La Casa sulla Roccia, capofila del progetto Futuro Aperto, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato da Fondazione Carispezia.
Da novembre 2022 a giugno 2023, alla Spezia, bambini e ragazzi, guidati dal liutaio Piero Guagliumi – che svolge con passione questa professione, da oltre dieci anni, nella sua bottega, nel centro storico di Sarzana – imparano a costruire un vero e proprio strumento musicale, in particolare, chitarre elettriche personalizzate.
Le lezioni, tutti i giovedì pomeriggio, aiutano a fare conoscere alle nuove generazioni un mestiere antico, ma contribuiscono anche allo sviluppo delle competenze manuali e della creatività.
Dalla carta al legno per un viaggio nella musica: gli adolescenti partono da un disegno sulla carta, poi, passano al legno, modellandolo, dando spazio all’immaginazione. La chitarra di Laura, 11 anni, ha la forma di un’onda, quella di Leon, suo coetaneo, di una fiamma. Si tratta, per loro, di un’attività artigianale coinvolgente ed emozionante, seme di un’arte che, in futuro, potrebbe offrire anche un’occupazione lavorativa.
Un mestiere ricercato
«Il liutaio è un mestiere, assolutamente, esportabile, perché in tutto il mondo si fa musica. Come disse il grande musicista Bob Brozman, ogni ragazzo che imbraccia la chitarra è un ragazzo in meno che delinque in strada. Per questo, sono felice di offrire il corso», testimonia Piero.
«Grazie al laboratorio di liuteria, inserito nell’ambito del progetto Futuro Aperto – conclude Matteo Conti, coordinatore, assieme a Chiara Bonotti, di La Casa sulla Roccia – abbiamo aperto la nostra comunità, che oggi assiste dieci minori e due emergenze, dai 12 ai 18 anni, ad altri enti sul territorio spezzino. Un’occasione importante per fare germogliare nuove proficue collaborazioni».
Ci auguriamo che l’esperienza possa ripetersi, per raggiungere sempre più adolescenti, offrendo loro le basi per imparare un mestiere che mescola la tecnica alla creatività e, ancora oggi, particolarmente richiesto, in Italia, come all’estero.
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