“FACCIO IL TIFO PER ME” E “FACCIO IL TIFO PER TE”…QUANDO LO SPORT DIVENTA UNA METAFORA DI ORIENTAMENTO.

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Come si fa a vivere nell’incertezza? Come possiamo pensare al futuro, quando il presente ci pone davanti ostacoli e situazioni difficili da affrontare? Quali obiettivi posso pormi nella mia vita? Quale contributo voglio dare al mondo?

Sono questi i quesiti che si sono posti i ragazzi di terza media e i loro genitori durante gli incontri di carattere orientativo che si sono svolti a fine ottobre e inizio novembre presso lo Spazio Altropiano di Andalo.

I due percorsi che la Cooperativa Incontra ha proposto intitolati “Faccio il Tifo per ME” e “Faccio il tifo per TE” hanno avuto come obiettivo quello di far intraprendere un viaggio interiore che permettesse ai ragazzi di guardarsi dentro e conoscere i loro talenti, qualità, passioni e soprattutto comprendere meglio quali sono gli obiettivi che si vogliono porre nella vita. E’ stata citata l’agenda 2030, con i 17 pillars che si è posta L’Onu da raggiungere con l’aiuto e l’ingaggio dei singoli, si è parlato di focus relativi alla scelta della scuola e dei passaggi fondamentali per raggiungerla nella maniera più consapevole possibile.

“Se io non ci sono, gli altri non sono TUTTO” è uno dei tanti concetti che sono stati veicolati durante i momenti di confronto con i ragazzi. Tutti possono dare il proprio contributo al mondo e a questa società, ognuno può lasciare una traccia di sé per un traguardo più ampio. Cosa serve allora? Il desiderio, le aspirazioni, la speranza, il coraggio di porsi obiettivi ambiziosi, scelte non scontate, avere grandi sogni!

E parallelamente cosa è stato condiviso con i genitori?

Si è parlato di paure, incertezze per il futuro, difficoltà nell’accompagnare con consigli i figli in un mondo complesso, ma anche darsi l’opportunità di provare ad usare risorse, strumenti e intraprendere strade da percorrere “insieme”, ragionamenti e riflessioni da costruire con i propri figli.

La metafora scelta è quella dello sport, un argomento vicino ai ragazzi e facilmente collegabile e paragonabile alla vita. Come nell’attività sportiva, anche nella vita infatti serve allenamento, serve avere dimestichezza nel gestire le emozioni, porsi traguardi raggiungibili. E proprio come nello sport ci sono le sconfitte e le vittorie, anche nella vita di ognuno di noi ci saranno momenti difficili, problemi apparentemente insuperabili, ma anche grandi soddisfazioni e coppe alzate.

Non si parla di competizione o di prestazione, ognuno fa la propria gara, con sé stesso, con le sue paure e incertezze. Ma ciò che conta è che gareggiamo tutti all’interno di un Campionato più grande, costituito dall’operato non del singolo, ma della Comunità.

Noi giochiamo in una squadra! Ed è questo che i ragazzi devono comprendere…il loro contributo per questa squadra chiamata “Mondo” è fondamentale.

 

(Benedetta Dallavalle – Orientatrice ed Educatrice di Incontra s.c.s)

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