Solitudine e Coronavirus

Mi chiamo Giulia e questo è il mio 2020: un anno trascorso  tra sofferenza e solitudine. Ma non c’è da abbattersi perché anche se ora nella mia vita la solitudine ha il sopravvento su tutto, questo non significa che in fondo non sia anche felice……Il mio rifugio emotivo non è mai stato costruito solo  intorno alla mia famiglia ma anche dai miei amici perché stare con loro alleggerisce tutte le litigate e le brutte giornate. Adesso purtroppo non posso più trascorrere del tempo con loro… In questo periodo so di non essere sola, ma è come esserlo, non posso andare a scuola nè vedere i miei nonni e nemmeno mia cugina… è come aver perso una parte di me. LA COLPA É DI QUESTO STRAMALEDETTISSIMO CORONAVIRUS! Ricordo che qualche mese fa nessuno ne parlava, ma da allora le cose sono cambiate, tutto é diventato buio quando le conseguenze di questo virus si sono fatte sentire. Non posso vedere nessuno perché c’è rischio di contagio in giro e nessuno può rischiare di ammalarsi. La sensazione che ho é come se fossi diventata un mulo costretto a sollevare carichi più pesanti e grandi di lui. Comunque, nonostante la solitudine  nutro ancora speranza. Speranza che tutto cambi, che dopo l’ombra ci sia la luce e puntando a quella luce non posso attendere che torni il tempo della felicità in cui poter guardare i miei amici anche oltre uno schermo, dritto negli occhi e lì finalmente abbattere quel metro di distanza per poterli riabbracciare forte. Sarà l’abbraccio più bello di sempre.