Anno appena passato, Cooperativa La Collina
di Zaffiria
Un anno complesso il 2020 per il contrasto alla povertà educativa così come eravamo abituati ad affrontarla fino a poco tempo prima. Un anno particolare, che però ci ha permesso di perfezionare e valorizzare il modus operandi del nostro fare creativo dall’indole nomade ed itinerante.
Da sempre i nostri laboratori si sono svolti per lo più all’aperto, negli spazi della collettività in modo da essere raggiungibili da un numero sempre maggiore di famiglie. La densa programmazione dei laboratori nelle scuole e di formazione per insegnanti è stata rimandata a data da destinarsi con l’arrivo del primo lockdown. Durante la prima lunga pausa fatta di instabilità ed incertezza per tutti, abbiamo però immaginato e ripensato scenari diversi nella speranza di ritornare prima possibile all’operatività.
Dal mese di giugno, in ottemperanza alle regole stabilite dai diversi DPCM regionali e nazionali, abbiamo sperimentato nuovi modi per incontrarci e offrire occasioni di convivialità e relazione attraverso laboratori dedicati alla comunità educante, ai bambini e alle famiglie. Lo abbiamo fatto a partire dalle periferie e stringendo sempre più solide alleanze con il Comune di Muggia e l’Ater (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale) territoriale. Sono così stati attivati degli incontri di formazione, caratterizzati da un forte protagonismo e da un approccio “del fare”, sui temi della riattivazione urbana con gli abitanti di Borgo Ex Fonderia anche grazie all’importante intervento di Jan Sedmak, artista ed illustratore locale pluripremiato, che ha saputo cogliere con la sua sensibilità alcuni importanti spunti durante la co-progettazione di una grande installazione per rivitalizzare uno spazio caro agli abitanti della zona: gli scantinati. A Fonderia, complice la voglia di ritornare alla normalità e le belle giornate, durante le 48 ore di formazione proposte abbiamo incontrato circa una ventina di partecipanti, di cui la maggior parte già incontrati durante i primi due anni di progetto, e inseriti all’interno dei 4 percorsi.
A Muggia il Comune ha messo a disposizione del progetto E se diventi farfalla l’utilizzo esclusivo del “Giardino della danzatrice”, spazio strategico tra il nido Comunale “Iacchia” e la Scuola dell’Infanzia e Primaria “Borgolauro”. Qui è stato possibile svolgere nel mese di luglio i laboratori itineranti che hanno visto la partecipazione di 17 bambini (numero inferiore rispetto a quelli delle scorse stagioni a seguito della necessità di rispettare le limitazioni imposta dai protocolli per il contrasto alla diffusione del contagio da SARS – cov 2). In continuità con i laboratori itineranti, sempre durante il periodo estivo sono stati attivati i 4 laboratori dedicati alle famiglie. Dall’autunno ha preso il via l’allestimento della mostra “Semini d’Inverno”, rimasta aperta fino alla fine dell’anno. Abbiamo potuto contare circa 300 presenze tra ottobre e dicembre con accesso contingentato, dove però oltre ad offrire su prenotazione una visita guidata, ci sono stati numerosi momenti di animazione dedicati ai più piccoli.
Nel mese di luglio anche il Parco di San Giovanni a Trieste si è riattivato grazie all’offerta di E se diventi farfalla in occasione del “Lunatico Festival”, che ha visto la partecipazione di oltre 450 persone che hanno preso parte alle diverse attività offerte: dagli eventi serali, ai laboratori per famiglie, alla mostra allestita negli spazi del “Posto delle Fragole” con possibilità di prenotazione di una visita guidata assieme ai nostri operatori.
Come già accennato, ad arricchire ulteriormente il calendario del “Lunatico Festival” ci sono stati i quattro pomeriggi di laboratori per bambini dal tema “Lucciole per lanterne” e le due serate di confronto e dibattito sui temi della didattica del futuro e della ripartenza, rientranti all’interno della prima parte del programma di formazione a titolarità de “La Collina” per l’intera cordata di progetto; questi momenti da un lato hanno permesso ai partner di raccontare e condividere le strategie messe in atto di fonte all’emergenza, e dall’altro hanno contribuito a immaginare nuovi scenari per la didattica del futuro. Gli esperti invitati in modalità a distanza a condurre la riflessione nelle due serate sono stati l’artista Andrea De Chirico che ha presentato il suo progetto “Superlocal” ed Alberta Basaglia, psicologa, responsabile del Servizio partecipazione giovanile e Cultura di pace del Comune di Venezia e autrice del libro “Le nuvole di Picasso”.
La seconda parte del programma di formazione è stata pianificata per l’estate 2021, con l’obiettivo di poter realizzare una giornata di partecipazione finalmente in presenza.
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