Mostra fotografica itinerante “Colori oltre la rete”

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La mostra è il prodotto finale del Laboratorio intergenerazionale per la trasmissione di competenze di grafica e comunicazione digitale, svoltosi dal 4 ottobre al 22 novembre 2023, nell’ambito del progetto “Comunità che educano, comunità che crescono”.

Vi hanno partecipato 8 giovani dai 12 ai 18 anni, equamente distribuiti tra maschi e femmine. All’interno del gruppo erano presenti 4 minori con certificazione DSA e 3 con altre certificazioni.

In questi sette incontri i partecipanti hanno acquisito maggiore consapevolezza sull’importanza dell’uso che si fa del linguaggio, tanto nella rete quanto nella vita reale, facendo emergere strategie per contrastare il cyberbullismo nelle sue diverse manifestazioni.

Le tecniche metodologiche e gli strumenti utilizzati dagli educatori di Insieme Si Può e Fondazione Bernardi per la creazione dei contenuti grafico-comunicativi, fotografici e didascalici sul tema del cyberbullismo hanno stimolato l’attivazione del processo di informazione e sensibilizzazione dei minori sui diversi argomenti in programma.

Partendo da una riflessione sui fenomeni del body shaming, l’atto di deridere o denigrare una persona per il suo aspetto fisico e dell’hate-speech, il discorso d’odio che alimenta rappresentazioni distorte e discriminatorie della realtà, i giovani partecipanti hanno affrontato attraverso le immagini il tema della comunicazione rispettosa e inclusiva, i cui punti cardine sono l’accettazione del sé e il rispetto delle differenze.

Attraverso l’incontro con un esperto in fotografia hanno potuto inoltre acquisire competenze fotografiche di base e allo stesso tempo rafforzare una vasta gamma di competenze trasversali legate alla comunicazione (verbale e non), all’ascolto, al lavoro di squadra, all’organizzazione e alla risoluzione dei problemi. Il lavoro di brain storming che si è sviluppato intorno alle tematiche del body-shaming, hate speech e cyberbullismo ha permesso in primis di raccogliere ed ascoltare i bisogni dei partecipanti e così pure le loro esperienze personali e le possibili strategie da mettere in atto.

La mostra è composta da 20 foto realizzate dai partecipanti al laboratorio con il supporto di un fotografo volontario all’interno degli spazi della comunità. È stato un lavoro creativo e comunicativo che ha coinvolto tutti i partecipanti, giovani e formatori, con l’obiettivo di raccontare, tramite scatti fotografici accompagnati da testi significativi da apporre a ciascuna foto, le esperienze, i sentimenti, i vissuti, le emozioni dei giovani protagonisti. Considerata la qualità del materiale si è deciso di impaginarlo e stamparlo su supporto idoneo ad essere esposto.

La mostra fotografica “Colori oltre la rete” è stata inaugurata il 26 gennaio 2024 a Conegliano presso la sede di Fondazione Figli M. A. Bernardi, alla presenza dei minori e delle loro famiglie, degli educatori, degli insegnanti, dei dirigenti ed amministratori dei soggetti partner.

L’intenso impatto emotivo trasmesso al pubblico, giovane e adulto, insieme al potente ed incisivo messaggio educativo sulle conseguenze di un uso superficiale e non consapevole della comunicazione via web hanno   convinto il gruppo promotore a rendere questa mostra itinerante. L’invito ad ospitarla è stato indirizzato principalmente ad insegnanti, educatori, animatori del territorio anche come occasione di approfondimento didattico

Dal 19 febbraio al 30 aprile 2024 è stata ospitata presso la sede del CFP CIOFS “Don Bosco” su richiesta delle insegnanti referenti del Team cyberbullismo della scuola.

Dal 6 al 31 maggio 2024 la Mostra è stata trasferita nel Comune di Susegana che l’ha accolta con entusiasmo. Le foto sono state esposte all’ingresso del Municipio in modo da essere visibili a tutti i cittadini. Anche in questo caso è stata organizzata una presentazione  a cui hanno partecipato il Sindaco, gli Assessori, l’Assistente Sociale e altri dipendenti e cittadini del Comune insieme ai referenti dei partner di progetto a  cui i giovani “fotografi”  hanno raccontato la loro esperienza.

Prossima tappa Conegliano, dall’ 11 al 31 ottobre 2024, nel Foyer dell’Auditorium Dina Orsi in modo che possa essere visionata dal pubblico che assiste ai molteplici spettacoli ed eventi che si svolgono quotidianamente in questi spazio.

In occasione dell’inaugurazione e delle successive esposizioni è stato realizzato un invito contenente una breve sintesi della genesi della mostra e un banner espositivo/promozionale provvisto di una sezione aggiornabile con le date e gli orari di ogni tappa.

A disposizione del pubblico un quaderno per raccogliere oltre alle firme, commenti, impressioni, feedback.

Come slogan di lancio è stata scelta una frase della poetessa Alda Merini che riassume il senso del progetto e in cui tutti si sono riconosciuti che recita: «MI PIACCIONO LE PERSONE CHE SCELGONO CON CURA LE PAROLE DA NON DIRE».

Riportiamo di seguito alcune delle riflessioni dei partecipanti al laboratorio raccolte tramite un breve questionario.

Cosa ha significato per te partecipare a questo gruppo?

Per me partecipare a questo gruppo ha significato collaborare ed imparare cose nuove che ci saranno nella vita di tutti i giorni.

Riuscire a capire meglio il bodyshaming e l’hate speach.

Mi ha fatto crescere mentalmente e moralmente.

Mi ha aiutato ad aprirmi verso determinati temi.

Determinate cose le sapevo già, per me ha significato molto la comunicazione e l’approccio.

Credi che la comunicazione digitale possa contrastare il discorso d’odio che alimenta rappresentazioni distorte e discriminatorie della realtà? Se sì perché?

No, perché i social non sono una soluzione migliore per risolvere le cose. Meglio è affrontare le cose.

Secondo me online non si possono risolvere le cose, l’unico modo è di persona.

Si perché con la comunicazione digitale è possibile dare un buon esempio con l’utilizzo di foto, video che hanno come temi il rispetto per gli altri.

Si, contrasta molto sul discorso perché le persone non parlano faccia a faccia, e il digitale fa sì che le persone parlino, ma ci possono essere fraintendimenti che causano litigi etc. e poi non si arriva più al dunque 

Il titolo della Mostra “Colori oltre la rete” può assumere molti significati. Per te cosa significa “vivere a colori oltre la rete”?

Vivere oltre agli schemi.

Vivere felicemente senza gente che insulta on line.

Vuol dire che ci sono più altre prospettive oltre la rete e non soffermarsi all’apparenza

Significa di usare in modo appropriato che oltre la rete c’è più di quello che pensi.

 

Marina Carosi e Serena Cesca

Educatrici Cooperativa Insieme Si Può

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