L’esperienza dei focus group con gli studenti. Azione 01 pratiche di ascolto attivo

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Bando per le Comunità Educanti 2020 – Con i Bambini

“Comunità che educano, comunità che crescono” – 2020 EDU 01767

In questi mesi sono state avviate le prime fasi del progetto “Comunità che educano, comunità che crescono”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Tale progetto si pone l’obiettivo di giungere alla sottoscrizione di due Patti educativi di comunità: uno incentrato sul contrasto del cyberbullismo e sull’utilizzo consapevole e responsabile degli strumenti digitali in chiave preventiva ed educativa e uno orientato al rafforzamento dell’inclusione dei soggetti minori più fragili.

La prima azione “Pratiche di ascolto attivo“ ha l’obiettivo di produrre una lettura aggiornata e condivisa dei nuovi bisogni di bambine/i e ragazze/i della fascia d’età dai 5 ai 19 anni.

Sono stati coinvolti, in focus-group ed interviste, molteplici figure adulte (genitori, educatori, amministratori locali, insegnanti etc.) che lavorano o si relazionano abitualmente con i giovani in contesti formali e informali.

Le domande poste durante tutti i focus sono state:

  • quali sono i principali bisogni educativi dei bambini e dei ragazzi dai 6 ai 18 anni?
  • quali servizi, strategie, iniziative, potrebbero rispondere a questi bisogni?

I focus group realizzati con gli studenti sono stati progettati tenendo conto dell’età dei partecipanti e delle loro competenze: sono state realizzate attività diverse, utilizzando linguaggi e metodologie utili a far emergere i punti di vista di tutti. Con i bambini più piccoli il disegno si è rivelato uno strumento efficace, perché ha permesso di promuovere creatività ed espressività. Invece, i più grandi sono stati coinvolti in attività in piccoli gruppi che hanno favorito il confronto tra pari.

Sono emersi importanti aspetti legati alla vita quotidiana dei giovani, a valori e principi in cui credono, a desideri che vorrebbero vedere soddisfatti.

I bambini della scuola primaria sono rimasti positivamente colpiti dall’interesse dimostrato dai conduttori dei focus group: quando è stato chiesto loro di esprimere i propri bisogni, si è acceso l’interesse e la voglia di esprimersi. Infatti, sentendosi ascoltati e accolti, hanno partecipato con entusiasmo alle attività proposte.

Anche gli studenti più grandi delle scuole secondarie di primo grado sono stati felici di essere protagonisti e orgogliosi di dare un contributo per una causa che li riguarda molto da vicino: hanno condiviso idee personali e prodotto riflessioni significative.

Gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado hanno partecipato ai focus portando esempi molto concreti, individuando già alcune strategie operative, talvolta anche innovative poiché focalizzate sull’uso delle tecnologie come ad esempio le panchine con casse Bluetooth e ricarica telefono wireless.

Le prime impressioni, registrate durante gli incontri in classe, portano a considerare come primario il bisogno di ascolto, sia da parte dei ragazzi che degli adulti. I giovani hanno espresso la necessità di sentirsi maggiormente ascoltati e supportati dagli adulti che, presi dalla vita frenetica non riescono a ricavare del tempo per dialogare e condividere emozioni, pensieri ed esperienze. Dall’altra parte anche gli adulti, consapevoli di essere in difficoltà nell’assolvere il loro ruolo educativo, ricercano maggiori risorse e strumenti per poter contribuire alla crescita dei ragazzi in modo efficace.

Anna Battistuzzi

Educatrice Cooperativa Insieme Si Può

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