Al via il Care Leavers Network Toscana
di Artemisia
Grazie all’accordo siglato a inizio agosto con Artemisia e il Comitato Minori Abbandonati dallo Stato a Il Forteto ha preso avvio il Care Leavers Network (CLN) Toscana di Agevolando. Il progetto che ne supporta la strutturazione – della durata di un anno e finanziato dall’associazione Artemisia, grazie a una donazione dell’azienda Ludovico Martelli S.P.A. – ha l’obiettivo di promuovere e dare centralità̀ e protagonismo ai care leavers, ovvero ai ragazzi e alle ragazze che, al compimento dei 18 anni, devono lasciare (to leave in inglese) il sistema di protezione e supporto (care in inglese) che li ha sostenuti e accompagnati allontanandoli da situazioni di inadeguatezza genitoriale, abuso e maltrattamento.
Attivo dal 2014 e promosso da Agevolando, il Care Leavers Network è una rete di ragazzi tra i 16 e i 26 anni che vivono o hanno vissuto un periodo della vita “fuori famiglia” – in casa-famiglia, comunità per minorenni, affido – coinvolti in un percorso di partecipazione e cittadinanza attiva.
Il CNL Toscana nasce grazie all’esperienza e al pensiero del Comitato Minori abbandonati dallo Stato a Il Forteto, che Artemisia sostiene fin dalla sua costituzione, e amplia la definizione di care leavers così da comprendere anche i/le neomaggiorenni che escono da percorsi di tutela che non hanno comportato il collocamento fuori famiglia, spesso incontrati/e dal Centro Antiviolenza Artemisia.
“Con la nascita del CLN Toscana il supporto che da sempre Artemisia offre ai/lle minorenni che hanno vissuto esperienze sfavorevoli infantili fa un ulteriore passo avanti. Nasce un gruppo di lavoro che in futuro, siamo sicure, ci affiancherà e rafforzerà la nostra capacità di riflessione e intervento accanto ai bambini, alle bambine e agli adolescenti che subiscono violenza, nelle sue molteplici forme”, spiega Elena Baragli, presidente di Artemisia.
“La maggior parte dei ragazzi vive la fase di passaggio all’età adulta in grande solitudine”, sottolinea Giuseppe Aversa, referente del CLN Toscana nonché portavoce del Comitato Minori Abbandonati dallo Stato a Il Forteto. “Un network può essere di supporto, è un gruppo in cui scambiarsi consigli, condividere pensieri e riflessioni, divertirsi. Conoscersi e stare insieme aiuta a rendersi conto che in fondo non si è soli, che altri hanno affrontato storie e situazioni pesanti, faticose e che accanto alle ferite ci si porta dietro un ‘sapere’ a cui è importante dare voce. Dare vita al Care Leavers Network toscano consente di accompagnare ciascuno a modo suo a riconoscere, oltre il dolore, le proprie risorse e la propria resilienza”.
Chi sono i care leavers
I care leavers sono ragazzi e ragazze che durante l’infanzia o l’adolescenza sono stati allontanati dalla propria famiglia e collocati in comunità residenziali o famiglie affidatarie, e che si ritrovano improvvisamente, a 18 anni, fuori dal sistema di accoglienza, senza una rete di supporto familiare o una base sicura – economica e/o emotiva – per affrontare il passaggio verso l’età̀ adulta.
Sono nei fatti un gruppo di popolazione più̀ a rischio di altri rispetto a dinamiche di esclusione sociale: sperimentano maggiori difficoltà nella costruzione della propria identità̀ e nell’acquisizione di competenze utili all’integrazione sociale e lavorativa. Il livello di rischio si riduce quanto più le esperienze fuori famiglia sono state fonte di protezione e cura adeguate.
Non diversa la complessità̀ della situazione per quei ragazzi e quelle ragazze che compiono 18 anni all’interno di contesti familiari disfunzionali, che sono stati vittime e testimoni di abusi sessuali, violenze fisiche, trascuratezze, violenza sulla propria madre.
Spesso “cronicamente” assistiti dai servizi sociali e giudiziari competenti, si trovano d’improvviso senza l’educatore di una vita, privi del centro diurno, in difficoltà nella frequenza o nel rendimento scolastico, mentre si scontrano con la frustrazione dell’evidenza che la tanto attesa possibilità̀ di uscire da situazioni disfunzionali o violente si confronta con l’assenza di strumenti socio-economici-lavorativi e con le sofferenze psicologiche provocate dalle esperienze sfavorevoli infantili.
Prevenire il rischio di esclusione sociale: la sperimentazione nazionale tra interventi individuali e sviluppo di politiche pubbliche
I sistemi locali di tutela sono fondamentali per prevenire futuri scenari di povertà̀ ed esclusione sociale dei care leavers, e negli ultimi anni vi è grande attenzione a questo tema.
In Italia è attiva ormai da tempo la Sperimentazione Nazionale Care Leavers, promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzata con il supporto tecnico scientifico dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, che in alcune città interessa i ragazzi e le ragazze che, al compimento della maggiore età̀, vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità̀ giudiziaria, coinvolgendoli nella co-costruzione di un articolato progetto individualizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa, definito insieme a loro.
La Sperimentazione è parallelamente volta ad attivare interventi di sistema che promuovano percorsi di crescita complessiva dei contesti locali, che siano quindi occasioni di formazione e riflessione sulle teorie e le prassi che attualmente guidano il lavoro a favore di bambini/e e ragazzi/e allontanati dalla famiglia, in particolare in vista della loro autonomia dall’universo dei servizi (si veda anche )
Il Care Leavers Network in azione
IL CLN, adesso attivo anche in Toscana, rappresenta d’altra parte un’opportunità importante per creare una rete di ragazzi/e che possano sostenersi e affrontare le sfide della vita sentendosi meno soli. I ragazzi e le ragazze partecipano alle attività del Care Leavers Network, che è presente attualmente in altre 8 regioni e offre l’occasione per riflettere insieme sulle esperienze vissute, dare voce ai propri pensieri e alle proprie opinioni, reali. Le tre organizzazioni partner si confronteranno nel corso del progetto all’interno di una “cabina di regia” che permetterà di supportare al meglio l’evoluzione del CLN Toscano in queste prime fasi.
Il CLN si occupa di promuovere attività di scambio, riflessione e auto mutuo aiuto tra giovani che hanno vissuto la stessa esperienza; proporre suggerimenti e idee per orientare e migliorare le politiche e gli interventi; creare momenti di aggregazione, di confronto e arricchimento reciproco tra i partecipanti; promuovere attività di formazione per professionisti e studenti universitari che lavorano o lavoreranno nell’ambito della tutela minorile attraverso un coinvolgimento diretto dei ragazzi in qualità di esperti per esperienza.
“Abbiamo avviato un processo di confronto, condivisione e socializzazione da cui sono scaturite riflessioni che ci piacerebbe condividere con gli operatori del settore anche in Toscana”, spiega Federico Zullo, presidente di Agevolando. “Ci piacerebbe portare i contributi e suggerimenti dei ragazzi e delle ragazze al mondo dei professionisti della tutela per agire cambiamenti e promuovere una migliore capacità di garantire protezione, ascolto, partecipazione, riparazione ai bambini e ai ragazzi accolti”.
“Spesso i ragazzi le ragazze in situazioni di maltrattamento hanno subito le scelte o le non-scelte di altri”, aggiunge Aversa, in riferimento alla sua esperienza personale e di altri al Forteto. “Spesso non siamo stati coinvolti né interpellati dagli operatori, in una lettura distorta di cosa fosse per noi la protezione e con il pregiudizio di fondo che non fossimo in grado di scegliere per noi stessi o addirittura non legittimati ad avere una nostra opinione. Eppure sono stati loro a decidere e siamo stati noi a dover affrontare quelle scelte”.
Il 23 e 24 settembre si è svolto a Bologna il primo di una serie di incontri nazionali che proseguiranno nei prossimi 18 mesi: “Ci siamo ritrovati per discutere di argomenti importanti come l’inclusione sociale, l’autonomia, i documenti, la cittadinanza, la solitudine, l’orientamento sul territorio, come nasce un network di care leavers: tutti argomenti su cui i ragazzi e le ragazze avevano lavorato nei mesi precedenti”, racconta Aversa, neo referente del CLN Toscana.
“Sono stati due giorni bellissimi, circondati dalle campagne bolognesi, dove i ragazzi hanno avuto modo di portare la loro voce, supportati dai referenti delle varie regioni e dallo staff nazionale. Un momento di condivisione che ha portato alla creazione di pensieri comuni da portare come ‘raccomandazioni’ alla conferenza nazionale che si terrà nel 2025 a Roma. Nel frattempo i ragazzi continueranno a lavorare e si rincontreranno ancora in Sardegna e Sicilia.” conclude Cecilia Dante, coordinatrice nazionale del CLN.
Vuoi contattare il Care Leavers Network Toscana? Scrivi a cln.toscana@agevolando.org.
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