In memoria di Anna Costanza Baldry, appuntamento a Firenze il 9 marzo
di Artemisia
Giunge alla sua seconda edizione il Premio Anna Costanza Baldry per tesi di laurea sulla violenza e il maltrattamento nei confronti di donne e minori, promosso da CISMAI, Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia, insieme a Terres des Hommes.
Il 9 marzo alle 10, nella Sala conferenze Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate a Firenze (via dell’Orioulo 24), saranno annunciate le quattro tesi vincitrici e la studiosa che le ha ispirate sarà celebrata con un convegno dal titolo “Dialoghi sulla prevenzione, la protezione e la cura nelle situazioni di multiforme violenza all’infanzia” organizzato da CISMAI con la VII Commissione consiliare Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione del Comune di Firenze e la collaborazione di Artemisia.
Anna Costanza Baldry, psicologa e professoressa di Psicologia sociale all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, è stata una figura fondamentale nel panorama della prevenzione e del contrasto della violenza contro le donne e del maltrattamento all’infanzia.
Nelle sue ricerche ha esposto i meccanismi della vittimizzazione secondaria; ha contributo a validare e diffondere il protocollo SARA, Spousal Assault Risk Assessment, per la valutazione del rischio nei casi di violenza domestica, oggi adottato non solo dai centri antiviolenza ma anche dalla polizia e nei pronto soccorso; ha acceso un faro sulla condizione degli “orfani speciali’ ovvero i figli e le figlie di donne vittime di femminicidio, contribuendo a ispirare la legge n. 4/2018 che ne prevede la tutela e il supporto; si è occupata anche di maltrattamento all’infanzia e bullismo. Nel 2015 è stata insignita del titolo di Ufficiale di Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con la motivazione: “Per la professionalità e costanza con cui dedica le sue ricerche e la sua attività al contrasto della violenza sulle donne”.
“Il premio dedicato ad Anna Costanza Baldry rappresenta una occasione per parlare ad alta voce della violenza contro le bambine e i bambini, una violenza sempre ancora molto sommersa e di cui si parla solo in occasione degli episodi più estremi, chiudendo invece gli occhi, le orecchie e il cuore alle molteplici richieste di aiuto che le più piccole e i più piccoli fanno ogni giorno al mondo adulto”, afferma Marianna Giordano, presidente di CISMAI.
“L’evento della premiazione è una occasione per mettersi in gioco non lasciando il tema della violenza all’infanzia agli addetti ai lavori ma per discutere sul piano civile, politico, culturale, formativo, scientifico e operativo di ciò che si sta facendo ed è ancora necessario e urgente fare per una attenzione sempre maggiore a prevenire e contrastare la violenza”, prosegue Giordano. “La scelta di coinvolgere e incoraggiare le giovani e i giovani studenti che hanno scelto, sostenuti dai loro docenti, di approfondire i temi della violenza all’infanzia rappresenta una opportunità per ampliare la comunità impegnata dalla parte delle bambine e dei bambini. Un modo di onorare la memoria di Anna Costanza Baldry e di proseguire il suo appassionato e competente impegno”.
“Questo premio è un tassello importante del lavoro di Terre des Hommes e CISMAI nel contrasto alla violenza su bambini e bambine”, afferma Federica Giannotta, sociologa ed esperta di Terres des Hommes. “Rappresenta infatti uno strumento importante per rafforzare la risposta al maltrattamento ai danni dell’Infanzia perché cerca di soddisfare nel contempo l’esigenza di fare sensibilizzazione al grande pubblico e quella di accompagnare i/le professionisti/e di domani verso una conoscenza sempre più approfondita del tema, sin dall’inizio della loro carriera. Avvicinare i nostri ragazzi e ragazze a sfide come questa aiuta ad accrescere il senso di appartenenza a una comunità fatta anche di persone vulnerabili che richiedono la protezione di tutti/e”.
“Il Premio Anna Costanza Baldry vuole valorizzare l’elemento della ricerca e dello studio nella sua possibile dimensione applicativa nel lavoro psico-sociale. La partecipazione è stata altissima e, conformemente al bando, abbiamo ricevuto tesi da diversi ambiti disciplinari: di area medica, servizi sociali, moltissime da psicologia, addirittura una dalla facoltà di architettura”, racconta Fortuna Procentese, docente di Psicologia sociale e di comunità all’Università Federico II di Napoli, che ha presieduto la Commissione[1] che ha scelto di premiare le tesi di Linda Scali, Giulia Seccaroni, Sara Spada e Daniele Valsecchi.
“Questo riflette da un lato l’esigenza di affrontare un tema come la violenza contro le donne e i/le minorenni con un approccio integrato, multidisciplinare. E dall’altro la necessità di guardare in particolare alle relazioni interpersonali e di genere in maniera più interconnessa con il conteso sociale, così da dare risposte più articolate non solo quando si fa fronte alle situazioni di violenza conclamata, alle emergenze, ma anche proprio in chiave di prevenzione, dove la conoscenza del fenomeno diventa essenziale”, spiega Procentese.
Le quattro tesi premiate “adottano una visione sistemica”, prosegue Procentese, “pur affrontando ambiti specifici quali la violenza assistita – ancora molto sottovalutata, sia per quanto riguarda gli studi che per i servizi a disposizione per sostenere i/le bambini/e e ragazzi/e che l’hanno subita – e gli ‘orfani speciali’, ovvero sopravvissuti al femminicidio, o il trattamento degli autori di violenza, un tema che ci sembra necessitare di molto più investimento in termini di studio e ricerca da quando il Codice rosso ha introdotto lo sconto di pena per i maltrattanti che decidono di sottoporsi a un percorso nei centri per uomini maltrattanti”.
Oltre all’approccio sistemico, tra i criteri adottati per scegliere le tesi premiate “c’è stata l’attenzione data alla decostruzione di stereotipi e pregiudizi culturali, riflesso di dinamiche di potere nelle relazioni che privilegiano il genere maschile su quello femminile e spesso banalizzano la violenza, pregiudizi che troppo spesso informano anche le pratiche professionali di chi su occupa di violenza, magari inconsapevolmente. E che è essenziale superare, se si vuole davvero prevenire e contrastare la violenza”, sottolinea ancora Procentese.
“Grazie a questo premio e alle tesi dedicate all’abuso e al maltrattamento all’infanzia si prova a fare luce su una tematica poco trattata, su una realtà scomoda e terribile che nessuno vorrebbe vedere e sentire, preferendo fingere che non sia un fenomeno di questa società, radicato dentro la famiglia e all’interno della comunità in cui viviamo tutti i giorni”, afferma Elena Baragli, presidente di Artemisia.
“Fin dalla sua nascita ormai oltre 33 anni fa, Artemisia ha invece sempre avuto chiara l’importanza di far emergere, rilevare, prevenire e affrontare l’abuso e il maltrattamento all’infanzia. Siamo state tra i primi centri antiviolenza a evidenziare con ricerche, pubblicazioni e pratiche sia il fenomeno della violenza assistita che quello dell’abuso e maltrattamento all’infanzia nel suo insieme, operando per l’emersione, la rilevazione precoce, la prevenzione, la cura e la riparazione e l’interruzione intergenerazionale della violenza”, ricorda Baragli.
Un impegno nel quale si iscrive anche il progetto DREAM, sostenuto dall’impresa sociale Con i bambini, nell’ambito del quale è organizzato il convegno per la seconda edizione del Premio Anna Costanza Baldry.
Programma
Ore 10 – INTRODUZIONE
Marianna Giordano Assistente sociale, Presidente Coordinamento Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia
Francesca Baldry Curatrice collezione Acton, Villa La Pietra, New York University Firenze e sorella di Anna Costanza Baldry
Ore 10,30 – SALUTI ISTITUZIONALI
Alessandra Nardini Assessore alle pari opportunità, istruzione, università e ricerca Regione Toscana
Serena Spinelli Assessora Politiche sociali, edilizia residenziale e cooperazione internazionale Regione Toscana
Sara Funaro Assessora Educazione e Welfare, Comune di Firenze
Benedetta Albanese Assessora Casa, lavoro, formazione professionale, diritti e pari opportunità, sicurezza urbana, Comune di Firenze
Ore 10,45 – CONTRASTARE LA VIOLENZA ALL’INFANZIA COME SCELTA E IMPEGNO TRA RICERCA, FORMAZIONE E OPERATIVITÀ
Alessandra Petrucci Rettrice dell’Università di Firenze
Rosa Barone Presidente del Consiglio dell’Ordine Assistenti Sociali Toscana
Elena Baragli Presidente Artemisia Centro antiviolenza onlus
Ore 11,15 – VECCHI ORIZZONTI E NUOVE FRONTIERE NELLA PREVENZIONE E CURA DELLA VIOLENZA ALL’INFANZIA
Donata Bianchi Presidente Settima commissione consiliare Comune Firenze
Petra Filistrucchi Psicoterapeuta, vicepresidente Artemisia, Consiglio Direttivo CISMAI
Rosy Paparella Responsabile CAD MO.N.Di, già Garante infanzia e adolescenza Regione Puglia
Ore 12,00 DIALOGHI SU RICERCA E INTERVENTI SU VIOLENZA IN GRAVIDANZA, SINDROME DI MÜNCHAUSEN PER PROCURA, VIOLENZA ASSISTITA E ORFANI SPECIALI
Fortuna Procentese Professoressa di psicologia sociale e di comunità Università Federico II – Napoli, coordina
Linda Scali, Giulia Seccaroni, Sara Spada e Daniele Valsecchi, autrici e autore dei lavori premiati, interagiscono con
Teresa Bruno, Psicoterapeuta Artemisia
Annunziata Bartolomei, Assistente sociale esperta, docente UniRoma3
Francesco Silenzi, Pediatra Dipartimento Emergenza Urgenza e Trauma Center AOU Meyer Firenze, Consiglio Direttivo CISMAI
Ore 13,30 – CONCLUSIONI E SALUTI
Marianna Giordano Assistente sociale, Presidente CISMAI
Info
Per partecipare, è necessario accreditarsi qui https://forms.gle/sffYPXfsXrk5Eb3d7
L’evento sarà anche trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di CISMAI
Sono stati richiesti i crediti al Consiglio Regionale Assistenti Sociali.
[1] La Commissione che ha scelto le quattro tesi vincitrici della II.a edizione del Premio Anna Costanza Baldry era composta da Fortuna Procentese, professoressa di psicologia sociale e di comunità Università Federico II – Napoli, presidente; Annunziata Bartolomei, assistente sociale esperta, docente Università di Roma 3; Daniela Diano, psicologa, psicoterapeuta, esperta CISMAI; Paolo Ferrara, giurista, esperto Terre des Hommes; Federica Giannotta, sociologa, esperta Terre des Hommes; Marinella Malacrea, neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta, esperta CISMAI; Elena Monetti, pedagogista, esperta in processi di accoglienza; Giovanni Visci, pediatra, neuropsichiatra infantile, esperto CISMAI.
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