Diritto allo studio e inclusione sociale: l’impegno del Comune di Milano grazie a DOORS e al paradigma educativo innovativo della Pedagogia del Desiderio di Marcos Antonio Candido Carvalho

di

Il Comune di Milano – Direzione Educazione partecipa al nostro progetto sperimentale DOORS attraverso il CODIS (Unità di Interventi di Contrasto alla Dispersione Scolastica ) con l’obiettivo prioritario di portare avanti azioni per favorire il diritto allo studio e promuovere l’inclusione sociale. E sarà uno dei protagonisti dell’edizione dello speciale a cui stiamo lavorando, dedicato alla sfida molto difficile che abbiamo di fronte, proprio sul tema scuola/educazione in termini di tutela del diritto all’uguaglianza e alla non discriminazione.

I: Qual è, in sintesi, l’impegno programmatico della Direzione Educativa per sviluppare azioni a favore della popolazione scolastica e, in generale, a sostegno dei giovani?
Comune: Milano è una città multi e interculturale, in continua espansione ed evoluzione. Già dal 2015 è stato avviato un progetto, in collaborazione con il Garante dell’infanzia e adolescenza, per mettere in connessione tutte le risorse dei vari soggetti istituzionali (i servizi comunali, le scuole, l’autorità giudiziaria, i servizi socio-sanitari) e tutelare i diritti dei minori.

La Direzione Educazione principalmente promuove azioni che favoriscano il diritto allo studio e, più in generale, l’inclusione sociale, e realizza percorsi educativi individualizzati e soluzioni di accompagnamento alternative per contrastare l’evasione e la dispersione scolastica.

In quest’ottica, si sta lavorando molto anche per diffondere il modello di “Scuola Aperta”, una scuola che diventi punto di riferimento e aggregazione e teatro di socialità non solo per gli studenti che la frequentano ma anche per le loro famiglie e per tutti i cittadini del territorio.

I: Come nasce l’adesione del Comune di Milano al Progetto DOORS? Potete parlarci del CODIS?
Comune: Progetto DOORS promuove la pedagogia dell’Arteducazione come metodologia innovativa per combattere la dispersione e l’insuccesso scolastico e rappresenta un’occasione unica di sperimentare l’efficacia e l’efficienza della Pedagogia del Desiderio, ovvero di quel paradigma educativo innovativo, che vede nella messa al centro dei ragazzi, dei loro desideri e della loro capacità di progettare il proprio futuro il motore più grande del riscatto personale e sociale.

L’adesione al progetto DOORS nasce per potenziare i servizi offerti dall’Unità Servizio Educativo per Adolescenti (SEA), attuale CODIS (Interventi di contrasto alla dispersione scolastica), e per contribuire al raggiungimento degli obiettivi istituzionali dell’Area Servizi Scolastici ed Educativi della Direzione Educazione.

L’Unità CODIS, proprio per la specificità del suo mandato, avvia da anni protocolli di intesa e collaborazioni inter-istituzionali e con enti del privato sociale, e agisce principalmente nella fascia di età scolare dell’obbligo e fino ai ventuno anni, con interventi educativi individuali e in piccolo gruppo.

La sede principale è in via Pastrengo, 6, ma i suoi progetti sono presenti e sviluppati nelle varie municipalità cittadine e si configurano come un sistema integrato di più azioni:
• Orientamento cittadino e sostegno per i minori con certificazione.
• Poli Start e Cerco/offroscuola per minori e giovani neoarrivati.
• Seguimi a scuola-Percorsi integrati Scuola laboratorio.
• Spazio ArtEducazione Milano.

I: Anche lo Spazio Arteducazione di Milano è uno dei presidi extrascolastici territoriali di DOORS. Quali sono le principali attività dello Spazio, di cui siete partner fondatori, e quale il loro impatto sul territorio?
Comune: Le esperienze maturate nello Spazio Arteducazione rientrano nel sistema di azioni coordinate e attuate dall’Area Servizi Scolastici ed Educativi – CODIS, con la finalità di operare nel solco della pedagogia del Desiderio, attraverso la metodologia dell’Arteducazione, così come adottata e promossa da Progetto Axè Brasile e Axè Italia, che si basa sul presupposto che “l’arte è educazione”.

La sede si trova in via Pontano 43 nel municipio 2, all’interno di un edificio scolastico, in un territorio che comprende i quartieri di Via Padova, Adriano e Rizzoli. Ci troviamo in un contesto che rappresenta uno spaccato di città particolarmente disomogeneo economicamente, socialmente e culturalmente con una grande quantità di adolescenti e giovani appartenenti ai gruppi più vulnerabili e a rischio di esclusione sociale, dove si riscontra maggiore difficoltà a sviluppare affezione allo spazio pubblico e alla cittadinanza attiva.

La proposta principale dello Spazio si concretizza in attività laboratoriali in cui la dimensione educativa e quella artistica sono concepite come pratica integrata. Questo ha dato vita a una figura specialistica nuova, gli Arteducatori, che progettano e costruiscono insieme ai ragazzi, i percorsi delle attività tese a sviluppare creatività, espressione simbolica dei desideri, paure e fantasie con la finalità ultima di avere accesso all’arte, all’etica e all’estetica.

I risultati raggiunti permettono di configurare le attività proposte dallo Spazio ArtEducazione come un vero e proprio servizio alla cittadinanza, con centinaia di ragazzi coinvolti provenienti da tutti i 9 municipi, sia durante l’anno scolastico sia nel corso dei campus estivi. Lo Spazio Arteducazione si configura quindi come esperienza virtuosa di laboratorio di integrazione multiculturale.

I: Qual’ è la situazione del Comune in termini di povertà educativa minorile e quali le iniziative implementate per contrastarla?
Comune: In Lombardia, dati Istat 2017, il 5,5% delle famiglie vive in condizioni di povertà economica. Molto spesso, quasi sempre, la povertà economica si riverbera anche sulle possibilità di studiare, di imparare, di avere buoni risultati a scuola. Se a questo si aggiungono gli altri fattori che contribuiscono alla povertà educativa, si stima, infatti, che a Milano siano circa 20.000 i bambini in povertà ( fonti: Fondazione Cariplo), il risultato è che nella nostra città uno studente su otto non arriva a conseguire il diploma. Circa il 10% dei giovani abbandona precocemente il sistema di istruzione e formazione.

Il Comune di Milano, direttamente tramite i suoi servizi e in collaborazione con il privato sociale, è impegnato a contrastare l’evasione e la dispersione scolastica e a favorire l’inclusione dei ragazzi più in difficoltà, tra cui i bambini e i giovani stranieri neo arrivati, i ragazzi a rischio di drop-out e i giovani NEET – Neither in Employment nor in Education or Training.

Sono attualmente in corso diversi progetti finanziati con i fondi ex lege 285/97, dedicati proprio a queste tematiche e sei progetti del bando Nuove Generazioni – Impresa Sociale Con i Bambini di contrasto alla povertà educativa di cui il Comune di Milano è partner.

 

Ti potrebbe interessare

Projects, Peers, Passion, Play: a scuola di creatività con l’approccio Learning Creative Learning

di

Comunicato Stampa Dall’11 febbraio al 13 marzo, il PDP porta online le attività del progetto DOORS con una formazione gratuita per docenti...

Verso l’infinito ed oltre: un piccolo festival per piccolə aspirantə scienziatə

di

Dal 16 al 19 giugno 2021 alla Casa del Quartiere di San Salvario a Torino arriva VERSO L’INFINITO E OLTRE: piccolo festival...

Progetto Doors #IORESTOACASA

di

In ottemperanza al Decreto firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, pubblicato in GU Serie Generale n.62 del 09/03/2020 e recante misure...