Assisi, i “Ragazzi Fuoriserie” fanno rete con i “Ragazzi Bo”

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Per supportare i ragazzi bisogna fare rete. E per farla bisogna sedersi allo stesso tavolo, confrontarsi e pensare insieme a delle soluzioni concrete per stare sempre dalla loro parte.
È quello che è successo tra il Comune di Assisi, il Centro di Salute Mentale, la Fondazione Exodus di don Mazzi e l’Associazione Vi.Va. Partecipazione e Solidarietà. «Abbiamo iniziato ad incontrarci qualche mese fa», spiega Barbara Invernizzi, Referente Fondazione Exodus sul territorio umbro. «Inizialmente con l’esigenza di aprire un punto di ascolto per gli adolescenti.

Poi tutto ciò si è tradotto nel bisogno di non limitare le risorse all’ascolto e all’accompagnamento. Ma di creare degli spazi aggregativi ed educativi permanenti sul territorio, e questo è anche il cuore del Progetto Donmilani2: Ragazzi Fuoriserie selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini di cui siamo già arrivati al secondo anno di attività. Quello che volevamo creare era un polo educativo che andasse oltre la scuola».

Così, da questi incontri è nata la collaborazione con l’Associazione Vi.Va. Partecipazione e Solidarietà, che sta realizzando presso la Stazione Ferroviaria il “Progetto BO”, acronimo di “bagaglio di opportunità”, realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia – Bando “Idee per un Welfare di comunità”.

«Ci incontriamo tutti i martedì e venerdì pomeriggio presso le stanze attrezzate del Servizio Digipass del Comune di Assisi con dodici ragazzi segnalati dal Centro di Salute Mentale e accompagnati dagli educatori e psicologi della Associazione Vi.Va. per fare laboratori di musica, scrittura e circo sociale», racconta Barbara.

«Il primo obiettivo è creare un gruppo di ragazzi in grado di vivere e accogliere giovani provenienti da tutto il mondo per l’appuntamento internazionale, voluto da Papa Francesco, che si terrà il prossimo marzo qui ad Assisi, “The Economy of Francesco”. La domanda che ci siamo posti è stata: “Cosa possiamo fare noi che siamo chiamati ad accoglierli?”. Ci siamo impegnati a creare eventi e performance di strada, laboratori volti proprio a costruire questi momenti di accoglienza».

La relazione tra le attività del Progetto della Fondazione Exodus e quelle della Associazione Vi.Va. Partecipazione e Solidarietà ha ragioni profonde: «Ultimamente, anche a scuola, il problema della fragilità psicologica ed emotiva dei ragazzi è sempre più evidente», spiega Barbara. «Ogni giorno ci confrontiamo con fragilità emotive molto profonde. Capita sempre più spesso che i ragazzi abbiano crisi di rabbia, violenza, arrivino da famiglie dove vivono relazione faticose, disgregate e disgreganti.

E per noi contrasto alla povertà educativa significa anche presa in carico di questo aspetto fondamentale dell’esistere. “Il Progetto BO” è una opportunità straordinaria, e grazie alle collaborazioni intraprese cominciamo a toccare con mano che essere comunità educativa è possibile. La proposta educativa è primariamente la proposta di uno spazio educativo aperto, ricco, creativo, capace di relazione, capace di vivere il gioco, vivere l’emozione, condividere i sentimenti. Questo è l’obiettivo che abbiamo davanti e che oggi forse in modo concreto abbiamo toccato con mano».

 

Redazione – Progetto “Donmilani2: Ragazzi Fuoriserie”

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