Di Bellezza Si Vive: si parte!

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Ai nastri di partenza. Il 5 maggio 2020, con la prima riunione della Cabina di Regia, il progetto Di Bellezza si Vive è ufficialmente partito

L’impoverimento educativo è il principale ambito di azione del progetto, selezionato nel bando UN PASSO IN AVANTI e giudicato tra i diciotto nazionali più innovativi proprio per la realizzazione di una strategia nazionale di contrasto alla povertà educativa dei minori.

Obiettivo di Di Bellezza si Vive è realizzare, con un percorso di ricerca-azione sperimentale della durata di quattro anni, un metodo educativo originale, scientificamente validato e trasferibile in contesti diversi (famiglia, spazi vita, scuola, luoghi culturali, mondi digitali) che dimostri come la bellezza genera esperienze che, estendendo il potenziale emozionale, cognitivo e comportamentale degli individui e delle comunità, contrastano la povertà educativa, migliorano le condizioni di vita e riducono i costi sociali. 

La validazione scientifica del metodo intende porre le basi per la costruzione di un modello che trasformi l’apprendimento tradizionale, fondato sul comando, accumulo e controllo di informazioni, in un processo circolare della conoscenza basato sulla capacità degli individui di riconoscere, selezionare e interiorizzare i saperi.

Al centro dell’apprendimento, la relazione tra chi educa e chi è educato, sullo scenario di una nuova alleanza tra scienza, discipline umanistiche, arti, paesaggio, tecnologie. A fondamento di questo processo è posta dunque la Bellezza e la sua facoltà di estendere ciò che l’individuo e le comunità sentono di poter essere e diventare.

Questi temi legano in un’azione organica e complessa realtà ed esperienze diverse, operanti su tutto il territorio nazionale. La rete di partenariato di Di Bellezza Si Vive è composta da: Il Manto – Cometa; Fondazione Horcynus Orca; ON Impresa Sociale; Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea; MCG Studio Associato; Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN); Fondazione Mario Moderni; Aragorn; Assifero.

I partner rappresentano una comunità educante multidisciplinare con un’esperienza nazionale ed internazionale esemplare in azioni di accoglienza, educazione, fruizione culturale, ricerca pedagogica e clinica, divulgazione scientifica, formazione di minori e adulti, sperimentazione di economie etiche, circolari, solidali e inclusive capaci di promuovere coesione, sostenibilità ambientale, rigenerazione umana. Attraverso un processo di co-progettazione essi generano un’expertise complessa ed originale, caratterizzata da competenze trasversali e meta-disciplinari che punta, attraverso un processo aperto e partecipativo, a trasformarsi da pratica a politica educativa.

Direttore Scientifico di progetto è il Prof. Ugo Morelli, esperto di scienze cognitive e docente di psicologia del lavoro e delle organizzazioni presso l’Università degli Studi di Bergamo

Di sua elaborazione è la metodologia adottata RBL – Research Based Learning, strumento scientifico su cui si fonda l’intero percorso di ricerca-azione del progetto, che si basa sull’assunzione dei più avanzati esiti di ricerca scientifica sull’apprendimento, educazione e animazione, ponendo al centro l’intersoggettività e la relazione.  

L’elemento innovativo primario del progetto risiede dunque nella creazione di gruppi operativi centrati sull’esperienza estetica con riguardo particolare all’arte, alla creatività e al paesaggio, alla scienza, al fine di sostenere l’estensione dell’espressione emozionale e cognitiva di sé nella relazione con gli altri e attivare legame sociale di supporto alla crescita individuale e collettiva. Beneficiari delle azioni di progetto sono 1400 minori tra gli 0 e i 17 anni insieme a famiglie, comunità di educatori e insegnanti

Gli impatti attesi sono molteplici: i minori avranno capacità migliori di ascolto/confronto con gli adulti e crescita delle hard e soft skills basate sull’esperienza; le figure professionali saranno più consapevoli e competenti nel gestire interventi educativi complessi; le scuole disporranno di ulteriori strumenti per accompagnare la crescita educativa e civica dei minori; le famiglie avranno strumenti utili per accompagnare i figli nello sviluppo cognitivo-emotivo-comportamentale e nelle scelte di vita; le comunità acquisiranno nuova coscienza verso il proprio ruolo sociale ed educativo di fronte al disagio.

Punto di arrivo del Progetto è la promozione dello sviluppo di una policy fondata sul nuovo metodo educativo e l’adozione del metodo da parte di scuole e agenzie formali e non formali come strumento di lotta alla dispersione scolastica e alla povertà educativa.

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