LO SPAZIO COMPITI: LA CAPACITÀ DI RE-INVENTARSI!
di crescereinsieme
Il servizio Spazio Compiti, gestito dall’ Associazione Spazio Famiglia di Almenno San Salvatore in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Almenno S. S. e con l’Azienda Speciale Consortile Valle Imagna Villa d’Almè è attivo da più di 10 anni.
Da sempre condotto in sinergia con scuola, famiglie e territorio è ora supportato anche dal Progetto Crescere Insieme in Valle, raccordandosi in tal senso con una progettualità più ampia e acquisendo in questo modo un maggiore respiro e possibilità di riflessione in termini programmatici e di costruzione di senso condiviso.
La possibilità di coordinamento e di sinergia con i territori circostanti e un saldo riferimento organizzativo ha restituito ricchezza e ampliamento dell’offerta formativa. Concretamente sono stati implementati il personale educativo e le giornate dedicate allo Spazio Compiti, ora attivo con quattro ingressi settimanali: ciò ha reso il servizio sempre più flessibile e rispondente alla varietà dei bisogni emergenti.
In termini organizzativi inoltre il Servizio Spazio Compiti è stato accompagnato e supportato nella dimensione progettuale e nella gestione delle fragilità. L’attenzione alle fragilità si costituisce quale punto cardine del Servizio Spazio Compiti che intende offrire la possibilità, per gli alunni, di percepire un contesto di accoglienza e condivisione e, per le famiglie, di sentirsi accompagnate e supportate all’interno di un orizzonte di senso condiviso.
L’emergenza sanitaria COVID-19 ha rappresentato una nuova sfida per la prosecuzione degli interventi. Durante il primo periodo di emergenza il progetto, sospesa la possibilità di essere fruito in presenza, ha voluto offrire un supporto mirato allacciando rapporti con le singole famiglie, delle quali sono stati accolti i bisogni e per le quali è stato proposto un intervento maggiormente personalizzato. Le operatrici hanno utilizzato diversi mezzi digitali per collegarsi con gli alunni in modo individualizzato e sono stati mantenuti i contatti con i riferimenti educativi dei bambini (genitori, nonni): per le famiglie i primi mesi di quest’anno sono stati organizzativamente molto complessi, il servizio ha permesso una flessibilità nella definizione dei giorni di collegamento riuscendo a fornire agli incontri con i ragazzi una cadenza regolare.
Il secondo momento connesso all’emergenza sanitaria ha trovato tutti maggiormente preparati e ciò ha permesso un’organizzazione più sistematica e un maggiore focus sugli aspetti di relazione tra pari. Per quanto riguarda la scuola secondaria gli interventi, inizialmente condotti in presenza, sono stati “trasferiti” sulla piattaforma digitale “Meet”, con mantenimento di date e orari concordati a inizio anno scolastico. L’Associazione, in corrispondenza dell’inizio della didattica a distanza, ha immediatamente contattato le famiglie e le ha accompagnate al passaggio “online”. La disponibilità di numerosi volontari ha permesso la creazione di più stanze virtuali: i ragazzi sono riuniti in piccoli gruppi, ciascuno seguito da un operatore e tutti supervisionati dall’educatrice responsabile e coordinatrice del progetto, presente in ciascun collegamento. Le famiglie hanno la possibilità di fornire all’educatrice i compiti da eseguire, segnalando eventuali difficoltà e priorità. L’Associazione si raccorda regolarmente con famiglie e scuola: il principio dell’alleanza educativa e del supporto delle fragilità rimane un riferimento essenziale e fondamentale.
Per quanto riguarda la scuola primaria, invece, i due incontri pomeridiani sono ricominciati a ottobre e stanno proseguendo in presenza. Nonostante le regole, ben note a tutti, che operatori, volontari e alunni sono tenuti a rispettare, ci sembra che i bisogni degli alunni siano accolti e che essi si vedano valorizzati nelle loro risorse: ciò sta rendendo l’intervento efficace. I momenti di gioco e di condivisione sono stati necessariamente ridefiniti ma si cerca di dare importanza alla relazione di aiuto tra pari, anche “a distanza”, coinvolgendo i ragazzi nei compiti reciproci, chiedendo pareri e valorizzando le conoscenze già possedute e condivisibili con bambini di classi diverse. Quando possibile la giornata si conclude con un gioco collettivo: emerge in questi momenti il bisogno di interazione dei bambini, che partecipano con entusiasmo.
Un periodo strano, carico di fatiche e incertezza, ma anche di possibilità e occasioni per non “perdere il filo” e rimanere agganciati con le famiglie e i ragazzi, per affiancare la Scuola e per lanciare un segnale di vicinanza e corresponsabilità a tutta la comunità. Un pezzettino alla volta!
Federica Cipressi
(educatrice-coordinatrice)
e Sara Betelli
(Associazione Spazio Famiglia)
Foto credit per immagine copertina: Photo by Chris Liverani on Unsplash
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