Gela, la storia paradossale di due asili nido

Il primo passo della sfida educativa che l’ alleanza tra volontariato, enti locali, privati e Diocesi ha lanciato con il progetto Crescere insieme zerosei, selezionato da Con i bambini, ci porta a Gela, la più popolosa città della provincia di Caltanissetta.
Qui, riguardo ai servizi per l’infanzia da zero a tre anni, si registra un paradosso: i locali pubblici dedicati ad asilo nido ci sono. Finanziati da Stato e Regione e costruiti appositamente.
Ma – e qui é il paradosso- non esistono asili nido comunali. Due edifici, uno in periferia ,l’altro a Caposoprano, nel cuore del quartiere con il più alto tasso di donne lavoratrici, da oltre vent’anni anni vengono usati per altri scopi. Le amministrazioni comunali che dagli anni Ottanta in poi hanno governato Gela non sono riuscite a trovare il modo per avviare i due asili nido .”Mancano i soldi per gli arredi o mancano i soldi per il personale,la procedura per attivarli é troppo complicata”: queste alcune delle scuse addotte.
Solo negli ultimi anni in una scuola di periferia é nata una sezione Primavera ed il boom di iscrizioni ha evidenziato la fame di servizi per i bimbi più piccoli.
Il progetto Crescere insieme zerosei porta in un territorio povero di servizi educativi per la prima infanzia la forza di un’ alleanza tra privato e pubblico per costruire reti di lavoro e condivisione contro la povertà educativa e dare servizi o migliorare quelli che esistono. Una sfida ambiziosa che può essere vinta se si riesce a legare le famiglie al territorio creando un unicum tra utenza e servizio.