Riflessioni a margine della Giornata internazionale della famiglia

di

L'avv.Ignazio Emmolo, presidente dell' Associazione "Gela famiglia"

Riflettori accesi sulla famiglia , pilastro della società in cui viviamo.Riflettori accesi sull’attività di ” Gela famiglia”,l’associazione presieduta dall’ avv.Ignazio Emmolo che é capofila del progetto “Crescere insieme06″Quest’anno a Gela si celebra il quinto anniversario della giornata internazionale della famiglia, promossa dall’associazione Gela famiglia e sostenuta in rete dalle associazioni Centro aiuto alla vita, Gruppo archeologico Geloi, Ecomuseo del golfo, Casa del Volontariato, Cantiere Gela, Centro accoglienza servirti, Formica operosa, Volontari per il soccorso, Araldi del Vangelo, con il contributo del Cesvop, il patrocinio del Comune e l’ospitalità del Liceo Classico “Eschilo”. Per la città di Gela il programma di questa quinta edizione, ha come tema portante “Famiglia nido d’amore, palestra di vita” una riflessione sul ruolo della famiglia per la crescita della persona! Anche quest’anno, tra le altre iniziative, l’ associazione ha promosso un concorso rivolto agli alunni delle classi quarta e quinta delle scuole primarie della città. Titolo del concorso é stato “Il giorno in cui ho capito il valore grande della mia famiglia. Racconto …”. I partecipanti con un elaborato scritto, hanno raccontato un avvenimento vissuto in famiglia che gli è stato di particolare insegnamento.
” In questi anni- dicono i vertici dell’ associazione Antonio Prestia e Michela Munda – abbiamo compreso come sia importante coinvolgere i ragazzino con delle scuole in attività extracurriculari come può essere la partecipazione ad un concorso collegato ad iniziative a carattere cittadino. Chiamati ,in quanto cittadini, ad esprimere il loro punto vista si sentono ascoltati, aumenta la loro autostima, stimola la loro creatività, e ti aiutano ad avere una valutazione più completa e meno parziale sul tema in discussione” .
Altra iniziativa la “Passeggiata delle famiglie nella storia della città”. Un percorso finalizzato alla conoscenza della storia della città che si racconta attraverso i reperti archeologici; lo scopo è favorire la consapevolezza che la città è la casa di tutte le famiglie che l’abitano, la città ci racconta chi siamo e da dove veniamo, quindi anch’essa “palestra di vita”.Quest’ iniziativa ha visto presenti le famiglie con i bambini che partecipano al progetto ” Crescereinsieme 06″.Insieme a scoprire l’ empirico arcaico di bosco Littorio, un sito archeologico bellissimo ma poco noto.
Per il 15 maggio in calendario la tavola rotonda sul tema “Famiglia nido d’amore, palestra di vita” cui interverranno: Don Giuseppe Siracusa, direttore dell’ufficio catechistico diocesano, la Psicologa Giovanna Misciuto Giovanna, l’Avvocato Angela Provinzano’ la pedagogista Maria Grazia Sciascia, la Dirigente scolastica Rosalba Marchisciana e la Pedagogista Amanta Nobile. Al centro del dibattito la riflessione sul ruolo della famiglia quale ambito di umanizzazione, di solidarietà vissuta, di risorsa per la società, di formazione di identità, che ponendo l’educazione al primo posto genera libertà e stimola la crescita culturale.
La ricorrenza della giornata della famiglia vuole invitare le istituzioni a riconoscere e riflettere sul ruolo essenziale che la famiglia svolge nella società. Un invito alle istituzioni pubbliche e private a promuovere politiche e soluzioni che sostengano la famiglia quale ambito favorevole per la crescita della persona. “Il nostro impegno associativo – dicono i responsabili di Gela famiglia – ci porta a conoscere contesti familiari che vivono particolari situazioni di emarginazioni e la mancanza di servizi per i bambini e le loro famiglie rendono ancor più difficile il riscatto dalle condizioni di disagio sociale ed economico.Offrire servizi, quali asilo nido, una scuola dotata di infrastrutture adeguate, una scuola dove le relazioni tra insegnanti, studenti e famiglie siano improntante nel rispetto dei ruoli per una corresponsabilità educativa condivisa, sono essenziali per rafforzare le competenze dei bambini, e per supportare le famiglie in situazione di povertà. Servizi per la famiglia sottodimensionati sono un aggravio nella possibilità di accedere al mondo del lavoro, soprattutto per le donne. Creando servizi e mettendo a disposizione delle famiglie competenze e supporti organizzativi si generano a catena opportunità lavorative non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per chi usufruisce dei servizi stessi che, alleggerito dell’impegno di cura, si viene a trovare nella possibilità di indirizzare le proprie risorse sviluppando una attività lavorativa. Creare servizi torna a beneficio anche per le imprese che vogliono investire nel territorio, perché troverebbero un contesto socialmente favorevole”

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