The Leader in Me: l’azione messa in campo a Cosenza per i minori fragili
di Associazione Civitas Solis
Cambiare strada, rafforzare l’autostima e migliorare il rendimento scolastico. È il percorso intrapreso da 12 adolescenti dell’Alto Jonio Cosentino, provenienti da situazioni problematiche o dal circuito della giustizia minorile, che oggi sono tra i protagonisti di The Leader in Me, innovativa azione del progetto Crescere in Calabria che coinvolge più partner nella realizzazione di un intervento di comunità educante rivolto a minori caratterizzati da particolari fragilità. Le attività di progetto sono frutto della collaborazione tra Cooperativa delle donne, Cooperativa Don Bosco, Associazione “Gianfrancesco Serio” e Camera Minorile Giuseppe Mazzotta, realtà che stanno lavorando fianco a fianco con gli uffici cosentini dell’USSM (Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni) e con l’ufficio Welfare del Comune di Cosenza.
I ragazzi vengono da percorsi difficili, spesso insostenibili. Vogliono risposte semplici, ma concrete, per apportare un reale cambiamento alla loro vita. L’attività di The Leader in Me consiste nel fornire loro gli strumenti per superare la fragilità del momento e consolidare sogni e competenze per costruire il proprio futuro.
Il primo passo è stato il confronto con realtà diverse da quelle che hanno sempre vissuto. I giovani coinvolti si sono avvicinati al mondo del volontariato e dell’associazionismo. Grazie alla Palestra Popolare di Cosenza, ai volontari del Banco Alimentare e al gruppo di Gioventù Studentesca i ragazzi hanno potuto conoscere esperienze e vissuti diversi, sentirsi meno soli nella fragilità e comprendere il valore della condivisione.
Per gli adolescenti di The Leader in Me è stata prevista una delle metodologie maggiormente di successo nel campo delle ‘nuove formazioni’: il mentoring. Una metodologia già sperimentata con successo negli anni scorsi da Civitas Solis, ente capofila di Crescere in Calabria, e che si pone l’obiettivo di costruire una relazione di aiuto e sostegno con un giovane definito «mentee» che vive situazioni problematiche durante il suo percorso di crescita e che necessita di un altro sguardo su di sè, della presenza di un adulto significativo, definito “mentore”, capace di rivalutare le potenzialità del ragazzo accompagnandone la crescita e sostenendolo nella elaborazione di particolari fragilità.
L’obiettivo è far sviluppare al giovane competenze e autostima, anche nell’ottica di un reinserimento sociale.
A Cosenza, l’attività di mentoring è stata svolta da un gruppo di avvocati della Camera Minorile Giuseppe Mazzotta. I mentor hanno conosciuto i ragazzi segnalati dall’U.S.S.M e hanno cercato di capire, anche attraverso quello che hanno voluto spontaneamente comunicare rispetto al loro vissuto e ai loro progetti, quale percorso personalizzato portare avanti. Assieme ad alcuni di loro, sono andati in una palestra di boxe popolare. Un altro ragazzo ha invece scelto di fare volontariato presso l’Arca di Noè, un’associazione che opera nel settore dell’agricoltura sociale.
Il percorso non è stato semplice. Si basava sull’adesione volontaria dei ragazzi. Alcuni di loro, pur sapendo di poter ottenere dei benefici nel processo amministrativo o penale, non hanno accettato la proposta. Altri hanno deciso di abbandonare. A pesare, spesso, sono il contesto familiare, le difficoltà economiche e situazioni di degrado sociale e culturale. Ma c’è chi ce la fa. C’è chi ci prova. Come i 12 ragazzi dell’Alto Jonio Cosentino, assieme a una comunità educante che li supporta. È questo il valore di azioni come The Leader in Me, che Crescere in Calabria porta avanti con 65 minori in tutta la regione.
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