Comunitattiva in cammino: esplorando il punto di vista di insegnanti, studenti e genitori
di gruppoabele2
Il progetto ComunitAttiva è entrato nel pieno della seconda fase e come Dipartimento di Psicologia, insieme al Dipartimento di Informatica (Università degli Studi di Torino), al Gruppo Abele, a UISP Torino e all’Università della Strada, abbiamo organizzato e realizzato alcuni incontri nei quattro Istituti scolastici coinvolti (Ist. Comprensivo A. Palazzeschi, Ist. Comprensivo “PEROTTI-TOSCANINI”, Ente Casa Madre Mazzarello delle Salesiane di Don Bosco, Liceo statale Domenico Berti), per conoscere i principali destinatari del progetto, ovvero gli e le studenti, e le persone che hanno con loro un rapporto continuativo, cioè insegnanti e genitori.
Per conoscere e riflettere sulla comunità educante abbiamo adottato un’ottica ecologica e partecipativa, coinvolgendo tutti i suoi membri in modo attivo e assumendone la prospettiva.
In poco più di due mesi, a partire da fine settembre 2023, abbiamo coinvolto più di 300 studenti, quasi 500 genitori e più di 30 insegnanti durante differenti occasioni. Questi momenti di condivisione e dialogo sono stati progettati con lo scopo sia di far conoscere il progetto, sia di indagarne le tematiche principali: il senso di comunità, l’attaccamento al luogo, la conoscenza del territorio e l’apprezzamento delle iniziative presenti nella Circoscrizione 3 di Torino. Quindi, la nostra proposta di momenti informali di condivisione e di discussione, in piccoli o grandi gruppi, adattati ai vari contesti e ai diversi soggetti, è stata in sintonia con le premesse del progetto. Grazie a questi incontri, in stile focus group per il corpo docente e world cafè per i genitori, abbiamo potuto raccogliere interessanti riflessioni sul benessere dei e delle giovani e il loro tempo libero, stimolando confronti e proposte partecipative.
Contemporaneamente, siamo entrati in quattro classi per ogni istituto per proporre agli e alle studenti un questionario volto a rilevare atteggiamenti e comportamenti riferiti al quartiere, a esplorare il loro benessere psicosociale, e a individuare quali zone della Circoscrizione sono note e frequentate. Domande simili sono state poste anche in un questionario per i genitori e abbiamo potuto così rilevare sia il livello di conoscenza del territorio oggetto di intervento, sia le risorse presenti ma non sufficientemente utilizzate perché poco note.
Le tecniche descritte sopra, oltre a sensibilizzare riguardo al tema delle comunità educanti, ci permetteranno di rilevare un miglioramento nella conoscenza di risorse e opportunità proposte nella Circoscrizione, con l’auspicio che il progetto possa favorire un cambiamento di atteggiamento nelle persone coinvolte.
Tutte le informazioni che abbiamo raccolto costituiscono il presupposto per possibili nuove collaborazioni tra le realtà del territorio, per sviluppare e rafforzare i legami di rete all’interno della comunità educante, facendo emergere nuove proposte e opportunità di carattere educativo per il tempo libero dei e delle giovani, e delle loro famiglie. Inoltre, il lavoro di mappatura delle strutture e delle attività presenti, portato avanti come ricercatrici dell’Università, sarà rielaborato per avviare i successivi incontri nelle classi.
Fondamentale è stata la disponibilità degli e delle insegnanti referenti, che hanno favorito l’organizzazione e la partecipazione a questi eventi. Pertanto, ci teniamo a ringraziare tutti e tutte coloro che hanno collaborato e partecipato alle prime mosse del progetto: insegnanti, genitori e studenti.
Nei prossimi mesi abbiamo anche previsto dei momenti di condivisione dei primi dati, quantitativi e qualitativi, con i e le partecipanti, per ragionare insieme su somiglianze e differenze, in particolare riferite ai bisogni emersi, alle conoscenze del territorio e ai diversi utilizzi delle risorse da parte degli attori coinvolti.
A cura del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino
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