In 70 al primo seminario di Comuni Talenti

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Si è tenuto ieri il primo seminario di Comuni Talenti che ha visto la partecipazione di 70 persone rappresentative di scuole, associazioni del territorio, Enti Locali, mondo profit.

ieri è stato solo l’inizio di una serie di momenti che avranno lo scopo di sviluppare i Patti educativi di comunità ad Arezzo, introdotti dal Ministero dell’Istruzione per rendere la scuola un luogo di crescita sempre più inclusiva di talenti e capacità, in grado di contrastare il rischio di dispersione scolastica e povertà educativa, aperto alle energie e alle realtà associative, culturali e civiche che rappresentano un valore aggiunto per il territorio.

Sono intervenuti il direttore della Fondazione Arezzo Comunità Alfredo Provenza, i presidi Chiara Savini e Marco Chioccioli, il presidente dell’sssociazione I Care Pierluigi Ricci, la responsabile dell’area di lotta alla povertà educativa di Oxfam Italia Elisa Carboni e l’esperto welfare comunitario di Oxfam Italia Lorenzo Luatti.

L’appuntamento segue mesi di lavoro sull’offerta formativa rivolta a centinaia di studenti dei due istituti comprensivi, tra laboratori musicali, di teatro, di fotografia, incontri, attività di dopo-scuola, presentazioni di libri e fumetti. In collaborazione con Progetto 5, Sempre Positivi, I Care, Fraternita dei Laici, Officine della cultura, Fondazione Monnalisa, Electra, Farrago.

“La lotta dell’abbandono scolastico e alla povertà educativa sono sfide complesse che né la scuola né una singola associazione o ente locale, possono vincere da soli – spiega Elisa Carboni di Oxfam. Diviene perciò cruciale il lavoro che associazioni, istituzioni, soggetti privati e scuole possono realizzare insieme attraverso i Patti di comunità. Uno strumento che responsabilizza ciascun soggetto, con l’obiettivo comune di non lasciare alcuno indietro, soprattutto i ragazzi più deboli e a rischio dispersione. Un impegno, dentro e fuori la scuola, che nei prossimi mesi e anni vogliamo portare avanti con maggiore impegno e il coinvolgimento di sempre più realtà”.

Il vicesindaco Lucia Tanti: “la scelta di camminare tutti assieme verso un obiettivo, la qualità dei servizi educativi della città di Arezzo, è il compimento di una proficua collaborazione tra il Comune, il mondo della scuola e il terzo settore. Acquisendo le voci di tutti questi protagonisti, è possibile innanzitutto leggere e interpretare i cambiamenti in atto nella società contemporanea. Ma questo, per quanto utile e necessario, non può bastare: nel momento in cui viene intercettata una nuova esigenza, come ad esempio evitare che i ragazzi abbandonino prematuramente gli studi, dobbiamo farci trovare pronti e reagire. Partendo da una consapevolezza: nessun attore istituzionale o associazione può farcela da solo. Non a caso, quando abbiamo pensato a una fondazione che si occupasse di servizi alla persona, ci siamo richiamati fin dal nome a un concetto di ‘comunità’, che può essere tradotto anche come ‘alleanza’, ’coesione’. Caratteristiche che ritrovo in questa iniziativa”.

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