Attività di supporto per giovani NEET: “Dal gruppo al singolo per diventare risorsa”

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E’ partita nelle scorse settimane l’attività di supporto per giovani Neet nell’ambito del progetto “Comunità in cantiere”, selezionato dall’impresa sociale CON I BAMBINI nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e con ente capofila la Cooperativa sociale “La Coccinella” di Anzio. Si tratta di un percorso gratuito che rientra nell’azione di progetto denominata “Scuola in comunità” e che prevede, come finalità ultima, la creazione una comunità educante fondata sulla partecipazione  in condivisione con le scuole del territorio oltre che il contrasto alla dispersione scolastica.

L’attività consiste nell’attivazione di una serie di iniziative pensate e indirizzate ai giovani del territorio, i cd Neet, che hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro e/o a scegliere un adeguato percorso di studi. A condurre il percorso di sostegno la dottoressa Danila Ranieri, psicologa ed esperta de IL CENTRO – Professionisti a servizio della persona”.

“La dispersione scolastica è un fenomeno complesso che si manifesta attraverso la mancanza di completamento del percorso educativo da parte degli studenti. Le ragioni possono essere molteplici e includono problemi socio-economici, difficoltà di apprendimento, mancanza di motivazione o sostegno familiare insufficiente.  – ci spiega Danila Ranieri – Questa situazione spesso si traduce in conseguenze a lungo termine come una minore capacità di accesso al mercato del lavoro e un potenziale impatto negativo sulla salute mentale e sul benessere individuale. I giovani NEET sono coloro che non sono impegnati in attività educative, lavorative o di formazione. Questa categoria abbraccia una vasta gamma di individui, inclusi coloro che hanno abbandonato la scuola, non trovano lavoro o non hanno accesso a opportunità formative. Essi possono trovarsi in una condizione di svantaggio significativo, spesso con limitate prospettive future e rischiando l’esclusione sociale”.

“Si tratta di due fenomeni in parte connessi. – prosegue l’esperta de IL CENTRO –  I ragazzi e le ragazze che lasciano gli studi precocemente incontrano spesso difficoltà a trovare lavoro. E se non hanno un’occupazione e non si inseriscono in percorsi educativi alternativi, risultano come neet. Non è un rapporto causa-effetto, ma è sicuramente vero che si tratta di fenomeni da analizzare in parallelo, che rischiano di compromettere il futuro di ragazzi e ragazze, in un’età decisiva per porre le basi del proprio futuro lavorativo, e quindi economico e sociale. Attraverso i nostri laboratori ci proponiamo di rafforzare le capacità dei ragazzi di stare in gruppo e perseguire obiettivi comuni, acquisire maggiore consapevolezza delle proprie risorse e limiti, riflettere sulle proprie modalità relazionali e comportamentali, rinforzare il rapporto con le famiglie e i docenti per favorire e sostenere i possibili cambiamenti migliorativi dei ragazzi in ambito comportamentale e relazionale.”

Le attività proposte nell’ambito del progetto “Comunità in cantiere” riguardano sia la creazione di gruppi che consentono ai ragazzi partecipanti di confrontarsi sulle loro esperienze, incertezze e confusione rispetto al futuro, che il potenziamento del singolo che – anche e soprattutto grazie a questo percorso di confronto- diventa una risorsa per se stesso e per gli altri.

Infine sono proposte attività di arteterapia per incentivare l’espressione di sé e la condivisione con l’altro, aumentare l’autostima e il senso di autoefficacia.

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