La crisi climatica e il ruolo delle giovani generazioni

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La crisi climatica e ambientale è una questione sempre più urgente che coinvolge ognuno di noi, e in particolar modo le giovani generazioni, destinate a subirne in gran parte le conseguenze. È pertanto fondamentale affrontare tale tematica mettendo i giovani al centro della riflessione e promuovendo azioni di cittadinanza attiva e sostenibile.

Grazie al progetto Community Schooling, sostenuto da Con i Bambini e con capofila Ancescao Bologna, COSPE ha realizzato alcuni laboratori con gli studenti e le studentesse di una scuola secondaria di primo grado del Quartiere Savena di Bologna (Istituto Comprensivo n.22 – Rita Levi Montalcini), sui cambiamenti climatici con un focus sugli eventi estremi: cosa sono, come riconoscerli e com’è cambiata la loro percezione nel territorio da parte della comunità di appartenenza (genitori, familiari, persone del quartiere). L’attività ha visto coinvolti due gruppi di alunni e alunne inseriti nel percorso di doposcuola gestito da operatori e operatrici di  che hanno partecipato ai laboratori.

La prima parte dell’incontro, con modalità interattiva e con il supporto di immagini esemplificative e video, ha coinvolto i/le partecipanti in un dibattito sulla crisi ambientale e sulle emissioni di gas serra, facendo riferimento all’inquinamento di aria, acqua e suolo, alla perdita di biodiversità, alla deforestazione e desertificazione e alle relative cause. Le operatrici COSPE hanno presentato i principali eventi climatici estremi, ovvero eventi rari per una determinata località e/o periodo dell’anno. In questo senso, estremo può essere considerato sinonimo di straordinario (Fonte: IPCC). Alunni e alunne hanno analizzato le varie tipologie di evento estremo (alluvioni, caldo anomalo, frane, trombe d’aria, mareggiate, gelo intenso) con l’ausilio di un glossario. Divisi in piccoli gruppi o a coppie, hanno successivamente condiviso le proprie esperienze, compilando un’apposita scheda di rilevazione sia in presenza sia a casa intervistando parenti e amici.

Tale attività ha contribuito a sviluppare una maggiore attenzione e ad osservare con nuove competenze i fenomeni climatici, nel nostro territorio e nel mondo, imparando a riconoscerli. Un ragazzo ha citato l’alluvione avvenuta a Dubai lo scorso aprile, un altro ha condiviso l’esperienza vissuta in prima persona di un’alluvione nel suo paese d’origine (Bangladesh) in cui la sua stessa casa si era allagata. Gli eventi raccontati sono stati inseriti dai ragazzi e ragazze in una mappa GIS, sviluppata in un altro progetto di cui COSPE è partner (“Sentinelle Climatiche: in movimento per la difesa del clima”).

Tra gli eventi, molte persone hanno citato l’alluvione avvenuta a maggio 2023 in Emilia-Romagna, che ha interessato anche alcune aree di Bologna. Come anticipato, in un secondo momento un’attività di “storytelling” sul clima ha coinvolto i ragazzi e le ragazze fuori dagli spazi della scuola per raccogliere storie e testimonianze di familiari, nonni, nonne, vicini di casa sulla loro percezione rispetto ai cambiamenti climatici e ambientali. I/le partecipanti, attraverso queste “storie del clima”, hanno scoperto quali sono, dal punto di vista delle persone intervistate, i cambiamenti avvenuti nel tempo e nel territorio rispetto, ad esempio, al verde pubblico e ai trasporti, con l’intento di immaginare delle proposte di azione per affrontare la crisi climatica a livello locale.

Riflettere e saper contestualizzare questi fenomeni diventa fondamentale per far comprendere le connessioni e le conseguenze dei nostri comportamenti sull’ambiente e sul clima e per prendere coscienza della necessità di invertire rotta, a partire dalle nostre azioni e scelte quotidiane. Ad esempio, si è parlato di mobilità e di scelte alimentari sostenibili. Queste attività laboratoriali hanno rappresentato un modo interattivo e dinamico per gli studenti e le studentesse di apprendere tematiche trasversali che riguardano la vita di tutti i giorni.

Tali proposte didattiche sull’ambiente, che vedono i/le giovani protagonisti/e, dovrebbero essere integrate a pieno titolo nei piani formativi delle scuole. Questo approccio non solo arricchisce il percorso educativo, ma stimola anche la consapevolezza e la responsabilità verso un futuro sostenibile, promuovendo una cittadinanza attiva e informata. Integrando le voci e le esperienze delle nuove generazioni, come fatto in questa esperienza realizzata con il sostegno di Con i Bambini, possiamo costruire una comunità più resiliente e pronta ad affrontare le sfide climatiche del futuro.

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