L’importanza di uno spazio di comunità: le parole del Preside Filippo dell’Istituto Maria Ausiliatrice (Torino)
di communityinaction
L’inizio delle attività di Community in Action è coinciso fatalmente con lo scoppio della pandemia e il primo periodo di lockdown. È stato quindi necessario riadattarle al nuovo tipo di didattica, interazione e ai nuovi spazi confinati nelle case.
“(Ri)costruire un senso di comunità con queste condizioni non è stato facile, avrei voluto fare di più. Anche quando abbiamo potuto riaprire la scuola, l’obbligo di distanziamento ha protratto questa situazione di lontananza: gli spazi scolastici sono piccoli, ma l’edificio non può essere toccato in quanto storico, quindi gli intervalli si facevano a turno così come le attività che era possibile svolgere. In questo, l’emergenza sanitaria, ci ha fatto riscoprire gli spazi fisici anche oltre la scuola: la piazza è diventata pedonale, una realtà che si apre e mette a disposizione della comunità educante un luogo condiviso da tutti, compreso chi vive lì intorno.
Dopo quasi tre anni, i ragazzi hanno bisogno di recuperare lo spazio relazionale, accettare il confronto e la mediazione e superare i problemi che l’isolamento ha causato in questo senso: anche le famiglie si sentono in difficoltà a educare. Per questo è importante creare rete e vivere gli spazi in corresponsabilità educandoci a vivere una dimensione comune di solidarietà e confronto. Il concerto che viene organizzato alla fine di ogni anno è stato ogni volta un passo in questa direzione, per portare ciò che il covid ci ha tolto, per riportare la musica in un momento collettivo.
La co-progettazione della terrazza da parte dei ragazzi proposta da Acli nell’ambito di Community in Action si inserisce perfettamente in questa cornice: gli alunni si sono presi la responsabilità di gestire insieme uno spazio comune e renderlo maggiormente accogliente e utile per tutti, per potersi rilassare, incontrare per stare insieme di nuovo. Sembra esserci stato un cambio di mentalità che va in direzione di un’apertura verso l’esterno, è solo un’inizio, ma “una goccia scava la pietra” nel suo piccolo.”
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