AZIONE 4.1 – percorsi per stimolare la partecipazione dei giovani
di communityinaction
Continua il progetto COMMUNITY IN ACTION per la costruzione di una #comunità #educante, progetto finanziato dall’impresa sociale Con i bambini, che si occupa di attuare i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Ecco la testimonianza di Roberto Agagliate che conduce uno dei laboratori.
Oggi abbiamo realizzato, con nove ragazzi e ragazze della scuola media, il primo di quattro incontri sul film ‘Selma, la strada verso la libertà’ (regia di Anne DuVernay, Usa, 2015), dedicato alla leggendaria figura di Martin Luther King e alle battaglie combattute negli anni ’60 da milioni di afro-americani in difesa del diritto di voto, dei diritti civili e del diritto stesso di essere rispettati come esseri umani, principi previsti nella Costituzione americana ma resi vuote formule dal razzismo di istituzioni e di interi pezzi della società.
Il laboratorio, svolto per intero con didattica a distanza, ha coinvolto gli allievi dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Torino e i volontari del Servizio Civile presso Acli Torino.
In ciascuno dei quattro incontri online vengono svolti due percorsi: l’analisi della complessità del linguaggio audiovisivo del cinema e la preparazione di un video di recensione cinematografica sul film, con interviste realizzate a casa dai ragazzi stessi.
Dopo una visione integrale, il film viene smontato, inquadratura per inquadratura e analizzato nelle sue componenti: stile di regia, piani e campi di ripresa, movimenti di macchina da presa, recitazione degli attori, luci sul set, composizione della fotografia cinematografica, costumi, montaggio, musiche di commento, suoni, doppiaggio ecc.
In seguito gli studenti scrivono i testi della recensione (che video-registrano), soffermandosi sugli aspetti che più li hanno colpiti: il modo in cui è ritratto il leader della comunità nera Martin Luther King, i nessi tra vicende dell’anno 1964 e lo sconvolgente omicidio di George Floyd, ucciso il 25 maggio 2020 da agenti della Polizia di Minneapolis (Minnesota), i registri espressivi filmici per raccontare storie di uomini che lottano contro il razzismo.
Un film prezioso, ‘Selma’, politico nel senso forte dell’aggettivo: un film da vedere in tutte le scuole medie e superiori e il cui senso è: ognuno di noi può, di colpo, diventar parte di una minoranza brutalizzata da maggioranze violente. Se la società in cui vivi non ha anticorpi contro il razzismo esso ti può colpire, nessuno è al riparo. Tutti, adulti e giovani, devono difendere i diritti civili e umani e la conoscenza critica della storia è uno degli antidoti contro le nuove barbarie che stanno ferendo il nostro presente.
‘Selma’ è un film in cui la regista afro-americana Anne DuVernay non è caduta nelle trappole celebrative pronte a scattare in ogni rivisitazione di eroi della società civile; il film, lungi da edulcorazioni idealistiche, mostra invece MLK nelle sue insicurezze e debolezze: un uomo, dietro alla soverchiante responsabilità che la Storia gli assegna, un essere umano che sa di poter morire da un istante all’altro per mano di un qualsiasi violento arruolato dai suprematisti bianchi, un padre consapevole che lo stesso rischio grava sui suoi bambini e su sua moglie, un leader conscio che ogni sua mossa può causare la morte violenta di innocenti che vedono in lui il loro eroe.
Due cose, tra le molte, mi colpiscono di questa esperienza di oggi con i ragazzi:
1) il brivido che sento, ogni volta, nel rendermi conto che le nuove generazioni hanno la capacità di capire la posta in gioco oggi: nulla di meno della democrazia stessa, quella vera, quella che ti salva la vita.
2) la capacità, delle nuove generazioni, di adattarsi in modo fulmineo ai media tecnologici, quelli della DaD, indispensabili oggi nella morsa di Covid-19, ma anche in futuro, se si comprende che essi mai sostituiranno (e come potrebbero ?) l’insegnante che hai lì davanti in classe, ma possono, se usati bene, potenziarne l’azione in modi inimmaginabili solo pochi mesi fa.
Ma una cosa mi colpisce ancor di più: Mahatma Gandhi è nato 151 anni addietro, Martin Luther King è nato 91 anni or sono. ‘I have a dream’, il più famoso discorso politico di King, è stato pronunciato dal reverendo di Atlanta 57 anni fa. Ma la loro lotta politica attraverso la non-violenza, arriva chiara nella mente e nel cuore dei giovani, e con essa la forza di questa strategia estrema, oggi come allora, inarrestabile, contro qualunque razzista, qualunque violento che si trovi dalla parte sbagliata della Storia.
Roberto Agagliate
(11 novembre 2020)
Flyer realizzato da: Carlo Zummo – Van Design Studio