A Bologna arriva ComBo! per abilitare le comunità educanti
di ComBo!
ComBo! è un progetto che mira a rendere il territorio di Bologna comunità educante, grazie alla rete di enti del terzo settore che vi lavorano con dedizione e competenza.
Il partenariato di ComBo! consta di sette tra associazioni e cooperative cittadine, oltre che dell’Area Educazione e Nuove Generazioni del Comune di Bologna.
La rete del partenariato, volutamente eterogenea, è composta da realtà che lavorano in ambito educativo, ognuna su temi specifici relativi, per esempio, alla mobilità sostenibile, alla rigenerazione urbana, all’arte come forma di inclusione ed emancipazione.
Lo scopo del progetto è quello di mettere a sistema l’esperienza delle varie realtà nei diversi ambiti di competenza, e rendere le loro sedi nei quartieri degli spazi aperti a minori e famiglie e generativi per l’intero territorio cittadino.
Le azioni previste si possono suddividere in due macro-categorie: una parte riguarda il potenziamento della comunità educante attraverso incontri di formazione e autoformazione, tavoli istituzionali e scambio di buone pratiche con realtà affini; l’altra parte si concentra invece sul coinvolgimento di minori e famiglie in attività co-progettate da svolgere nei quartieri, come laboratori ed eventi.
La prima delle azioni ad essere messa in campo sarà la Piattaforma contro la povertà educativa: otto incontri di scambio, formazione ed autoformazione che rappresentano una base solida di riflessione e condivisione di problemi, soluzioni e obiettivi che accompagnerà l’intero percorso progettuale.
Ogni incontro si incentrerà su un tema specifico e sarà impostato e moderato da uno dei partner di progetto. Ad oggi, alcuni dei temi individuati riguardano, per esempio, l’educazione in natura, lo spazio urbano come abilitatore di inclusione, il gioco come pratica individuale e collettiva.
Per evitare il rischio di un’eccessiva frammentazione del lavoro e dei contributi specifici dei partner, la rete ha prioritariamente individuato come filo conduttore di tutto il progetto il macrotema della famiglia nel contesto della comunità educante: che ruolo ricopre? Chi ne fa le veci nei casi in cui è assente? In che modo coinvolgerla, senza appesantirla, soprattutto se fragile? Quali sono i suoi bisogni?
Questi alcuni degli interrogativi da cui è scaturita la riflessione e che guideranno l’intero percorso della Piattaforma e dalle azioni che la seguiranno in maniera generativa.
Il primo incontro della Piattaforma, che si terrà il 6 settembre – e sarà guidato da Archilabò, capofila di progetto – , è stato preceduto da un’approfondita fase interlocutoria atta a raccogliere i bisogni della città e della sua comunità educante e, in quest’ottica, coordinarsi con le istituzioni (in particolar modo i Quartieri e l’Area Educazione e Nuove generazioni) e gli altri progetti cittadini selezionati da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Con l’obiettivo di essere il più capillari possibile sul territorio e rispondere in maniera efficace ai suoi reali bisogni, grazie al coordinamento del Comune e alla collaborazione tra progetti diversi, si è avviato un lavoro di dialogo, ottimizzazione e integrazione delle azioni nei vari quartieri di riferimento, in modo da cercare di avvicinarci sempre di più a quell’idea di comunità educante strutturata, coesa e visionaria cui, da anni, tendiamo instancabilmente.
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