La Fantasia al potere – Gianni Rodari, e la fantastica… a distanza
di codice
di Lucia Tringali
coop. soc. Librotondo
formatrice e facilitatrice progetto Co.Di.C.E.
C’è un’area, specifica del “fare educazione”, che da sempre si rivolge alla lettura e alle infinite opportunità che questa ci dà; un mondo dove la relazione adulto bambino diventa esplorazione di mondi (narrativi) con gli strumenti della voce, dei gesti e perfino dei rumori. Durante i tre mesi precedenti l’emergenza sanitaria, abbiamo realizzato diversi cicli di laboratori con le classi della primaria dell’IC Lagaccio di Genova, scuola partner del progetto Co.Di.C.E., ispirati alla Grammatica della Fantasia di Rodari: abbiamo raccontato storie, lasciato che i bambini dessero voce ad albi illustrati senza parole, giocato a smontare e reinventare racconti e fiabe, anche con la terza dimensione, per rendere l’azione del narrare più tangibile e giocabile anche per bambini non madrelingua. Obiettivi dei laboratori erano sollecitare l’immaginario dei bambini, condividere l’aspetto relazionale del racconto di storie e invitarli a considerarle materiale di lavoro, cassetta degli attrezzi di un gioco infinito di ginnastica della fantasia. Ad accompagnare il nostro gioco narrativo sono state, immancabili, le Favole al Telefono e i suggerimenti metodologici della Grammatica della Fantasia.
Il famigerato “lockdown” ha fermato questo modo di fare educazione e, quindi, ci si è dovuti reinventare: dal primo giorno della chiusura delle scuole l’artificio narrativo della micro storia da raccontare al telefono è diventato il simbolo della necessità per insegnanti, educatori, librai e bibliotecari, di restare connessi con i bambini nella forzata lontananza, per mantenere vivo il filo della relazione.
I primi a partire sono stati i lettori volontari di una trentina di biblioteche e associazioni del Friuli Venezia Giulia, parte del progetto LeggiAMO 0-18, coordinati dalla cooperativa sociale Damatrà che, in diverse fasce orarie, hanno dato appuntamento telefonico a centinaia di bambini per la lettura personalizzata di una delle Favole al telefono. A fine Marzo Damatrà ha passato il testimone alla compagnia teatrale MEDEM associazione culturale – compagnia teatrale di Città di Castello (Perugia). Anche la Casa delle storie di Reggio Emilia, in collaborazione con Campirago Residenza e una grande rete di artisti e compagnie rende possibile prenotare una narrazione personalizzata.
Iniziative, opportunità e materiali disponibili
Sono talmente numerose le iniziative e i materiali disponibili in occasione degli anniversari rodariani, che si rischia di perdere il filo: ne abbiamo selezionate alcune che possono essere utili per docenti e educatori impegnati a mantenere viva la relazione e attivare le risorse immaginative e di pensiero dei bambini.
A Genova il direttore della Biblioteca Internazionale per ragazzi E. De Amicis, Francesco Langella, il bibliotecario coi baffi, racconta libri e fiabe su prenotazione telefonica. Qui tutte le informazioni, insieme a una nota utilissima dedicata alle numerose iniziative di laboratorio della biblioteca e alla raccolta di link e risorse su Rodari.
Su Rai Play Radio è possibile ascoltare, dalla viva voce di Rodari l’audio delle conferenze tenute nel 1972 per educatori e insegnanti del Comune di Reggio Emilia, organizzate da Loris Malaguzzi. Gli incontri con la fantastica diedero vita in seguito alla Grammatica della fantasia, il saggio di Rodari edito da Einaudi, dedicato all’arte di inventare storie a partire dal materiale infinito delle fiabe di tradizione popolare e dall’uso libero e anticonvenzionale delle parole di uso quotidiano. Il materiale di archivio, fino ad oggi inedito, è disponibile qui con un appuntamento settimanale ogni Sabato alle 18.
Dalla viva voce di Rodari, ascoltabile in numerosi documenti di archivio, tra cui anche lo speciale dedicato da Rai Cultura disponibile qui si sente, palpabile, la sua capacità di mettersi a disposizione dei bambini e la fiducia incrollabile nella loro capacità di maneggiare la cassetta degli attrezzi della fantasia in modo libero.
Ai luoghi dei bambini, soprattutto quelli periferici, è dedicato il progetto “Spaesi, il laboratorio di geografia fantastica” lanciato dal gruppo di ricerca Indire – Piccole Scuole, per gli alunni del primo ciclo di istruzione che frequentano scuole in territori marginali e isolati. Prendendo spunto dalla Grammatica della Fantasia, l’idea vuole stimolare i bambini a lavorare in rete componendo canzoni, filastrocche, narrazioni, giochi di parole, storie e poesie, dando libero sfogo alla fantasia. Nella descrizione del progetto si legge: “Un laboratorio dove la fantasia non è una via di fuga dal mondo, ma un modo per dare senso alla realtà, per immaginarla differente. Un modo per aiutare i bambini a colmare le distanze, valorizzare il loro paese, il loro borgo, il loro territorio, quello che in questo momento sta “fuori”, ciò che di bello si vede dalle finestre vere oppure immaginarie, per costruire una geografia fantastica delle piccole scuole. È un modo per leggere i pensieri dei bambini e dei ragazzi che vivono in questi territori, che già in condizioni di normalità sono definiti “isolati”, “periferici”, “marginali” e ritrovare nei loro prodotti creativi la bellezza e l’importanza del territorio. Qui la pagina del progetto e i materiali per partecipare con la classe al progetto di invenzione collettiva. Una vera miniera d’oro per i docenti, con spunti di lavoro sul linguaggio e la geografia (reale e immaginaria) la possibilità di connettersi con un progetto collettivo di grande rilievo.
All’interno del progetto Spaesi, da non perdere, anche la possibilità di ascoltare gli interventi formativi a cura di esperti del calibro di Vanessa Roghi, storica e autrice di “Lezioni di Fantastica” (in corso di pubblicazione), Ilaria Capanna, curatrice della Biblioteca privata della Famiglia Rodari, Francesco Tonucci, pedagogista e fondatore di “La città dei bambini” e Franco Lorenzoni, maestro del Movimento di Cooperazione Educativa e fondatore del gruppo di sperimentazione educativa Casa Laboratorio Cenci.
Altro materiale ricchissimo e pronto per l’uso si trova qui: a cura di Stefano Bordiglioni, autore di libri per bambini e ragazzi, una collezione di 20 schede didattiche consultabili online, ma anche stampabili e sperimentabili in classe. Proposte agili, facilmente attuabili e personalizzabili seguendo le caratteristiche del gruppo classe. Ogni scheda riporta un brano o una filastrocca, il libro da cui è tratto il materiale, l’indicazione delle classi per le quali è pensata, istruzioni operative e possibili varianti.
Se non ci sono i libri a disposizione, è possibile ascoltare tramite Raiplayradio i podcast della trasmissione Ad alta voce: le Favole al telefono, C’era due volte il Barone Lamberto, e La Torta in cielo, tutti letti dall’attrice Manuela Mandracchia.
Numerosi anche gli articoli dedicati in questi giorni all’anniversario della morte di Rodari: Rivista Andersen dedica un articolo con la segnalazione di iniziative, podcast, interviste. Dalla rassegna stampa segnaliamo, tra gli altri, due articoli sull’avventura intellettuale di Rodari che secondo noi vale la pena leggere, entrambi di Vanessa Roghi: L’ottimismo cosmico di Gianni Rodari e Gianni Rodari meraviglioso intellettuale.
Conclusioni
La celebre citazione “Tutti gli usi della parola a tutti: mi sembra un buon motto, dal bel suono democratico. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo”, è la traccia pedagogica su cui sono costruiti i nostri progetti e interventi di promozione della lettura. Ci piace considerarla il simbolo delle iniziative di contrasto alla povertà educativa in quartieri periferici senza luoghi della cultura, dove raramente i genitori raccontano storie, e dove il libro come oggetto del quotidiano dei bambini raramente è considerato essenziale per la loro crescita.
Sappiamo che insegnanti ed educatori in questo momento sono impegnati nella sfida educativa e umana della connessione relazionale e educativa con bambini e bambine, superando limiti di tempo, di problemi tecnici e di fatica, alle prese con la distanza che amplifica le disuguaglianze e le fragilità. A loro ci sentiamo di consigliare di farsi un regalo, ascoltando dalla voce di Rodari l’invito a maneggiare le storie come esercizio di libertà e di potere di trasformazione della realtà: esercizio ancora più potente se permette ai bambini di maneggiare un quotidiano sfidante con la forza dell’immaginazione.
La sua fiducia nei bambini e nella loro capacità di esercitare libertà, spirito critico e capacità di costruire con fantasia un nuovo mondo, ci sembra possa contribuire alle riflessioni della comunità educante. In questo momento che illumina con maggiore chiarezza i termini della povertà educativa e la necessità di proposte che abbiano i bambini e i loro diritti al centro della discussione, ci piace appuntare il ricordo di una ex bambina che lo ebbe come maestro in una scuola di estrema periferia di Roma negli anni ’60: “dal mio maestro ho imparato, nei miei limiti, la forza della trasgressione, la necessità dell’utopia, il valore della resistenza e della rivolta, l’impegno di cambiare il mondo”.
Qui l’articolo integrale: Donatella Di Cesare Grazie Gianni Rodari, il maestro che ci ha insegnato la rivoluzione della fantasia.
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