“Emozioni e Cibo”: Giornata formativa rivolta agli insegnanti

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 L’evento è stato promosso nell’ambito del progetto “Ci Vuole un Villaggio, Una Comunità in gioco per costruire futuro”, sostenuto da Impresa Sociale Con I Bambini.

Il progetto ha nel Samaritano odv della Caritas diocesana di Rieti l’ente capofila e intende sostenere lo sviluppo dei minori e rafforzare le competenze genitoriali, attraverso l’offerta di un complesso di attività e servizi, portate avanti da un partenariato eterogeneo. Contribuisce al raggiungimento dello scopo l’apertura di due hub, uno spazio a Rieti (presso Palazzo Potenziani, in via dei Crispolti 20) e uno a Torricella, nei quali offrire servizi finalizzati a rispondere in maniera integrata ai bisogni e alle aspirazioni dei bambini e dei ragazzi, garantendo ambienti a loro misura dove trovare opportunità di crescita e di sviluppo. Come primo progetto sul territorio reatino con l’obiettivo il contrasto della povertà educativa minorile, Ci Vuole un Villaggio” ha favorito la creazione e il rafforzamento di una rete territoriale che racchiude soggetti pubblici e privati del territorio.

La ASL di Rieti, importante partner di questo progetto, è stata l’ente promotore dell’evento formativo di ieri, “Emozioni e Cibo”, ideato dalla Dr.ssa Carla Matteucci. L’iniziativa riconosce nella scuola e nel personale docente e non docente un indiscutibile punto di riferimento non solo per gli studenti e le loro famiglie, ma anche per altri enti e istituzioni impegnate nel promuovere, presso la comunità, tutte le strategie di promozione della salute, attraverso la stimolazione e il potenziamento di dinamiche di partecipazione e cooperazione.

L’esperienza formativa è stata un’occasione importante non solo per i docenti, ma anche per i genitori e per tutta la comunità educante, per conoscere più dettagliatamente le problematiche legate ai disturbi alimentari, e per approcciarsi ad una corretta lettura del disagio giovanile che, se colto in tempo, avrà minor possibilità di sfociare in una patologia franca, la cui cura può richiedere tempi lunghi e grave sofferenza per chi ne è affetto.

I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, comunemente conosciuti come Disturbi del Comportamento Alimentare, costituiscono oggi una delle emergenze sanitarie più preoccupanti del mondo occidentale, con una diffusione rapida tale da assumere le caratteristiche di una epidemia sociale: l’espansione è direttamente proporzionale al diffondersi di nuovi modelli, stili di vita e di cultura del corpo. La lunga fase pandemica, racconta la dott.ssa Matteucci, ha visto espandersi tale fenomeno con un innalzamento delle richieste d’intervento da parte degli specialisti del 30%, al quale è seguito un abbassamento dell’età d’insorgenza del disturbo alimentare. Durante l’incontro il personale docente è stato affiancato da specialisti della ASL provinciale. Oltre alla dott.ssa Maria Carla Matteucci erano presenti la dietologa dott.ssa Elisa Magarotto e il sociologo dott. Massimo De Angelis, che hanno approfondito aree tematiche legate ai disturbi alimentari attraverso una modalità interattiva che ha permesso di riconoscere eventuali pregiudizi riguardo la tematica affrontata e avere quindi maggiori strumenti per correggere atteggiamenti e modi di pensare, amplificando così la capacità di ascolto rispetto ad una delle più inquietanti forme di disagio dei giovani.

I docenti così formati saranno invitati ad affiancare gli studenti che, con l’inizio del prossimo anno scolastico, saranno direttamente interessati dalle attività di progetto ed invitati a frequentare due incontri formativi secondo un calendario e con modalità che verranno comunicate in seguito.

Informazioni sulle attività e i servizi offerti dal progetto sono disponibili sulla pagina facebook “Ci vuole un villaggio, Una Comunità in gioco per costruire futuro”.

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