Gioia, tristezza, rabbia e ansia: quante emozioni da decodificare nel Lab di Sedici Modi di Dire Ciao in Calabria
di giffoniexperience
Non poteva esserci giornata più indicata del 25 novembre per aprire Lavoriamo sulle emozioni, il laboratorio tenuto da Giulia Troisi e Valeria Milone negli spazi della SRC – Scuola di recitazione della Calabria, fondata da Walter Cordopatri. Fino al 29 novembre, infatti, Giffoni fa tappa a Cittanova, dove si trova uno dei suoi cantieri di Sedici Modi di Dire Ciao, un progetto che unisce il meglio della creatività e della cultura per affrontare uno dei problemi più drammatici del nostro contemporaneo: la disuguaglianza nell’accesso a opportunità educative e culturali e la conseguente dispersione scolastica. Il progetto, ideato da Giffoni, è selezionato da Con i Bambini, supportato da Fondazione con il Sud e vede come responsabile Marco Cesaro del team della direzione di Giffoni, in collaborazione con l’associazione Prosopon-SRC e l’associazione socio-sanitaria San Nicola.
I “modini” vivranno cinque giorni intensi per arricchire l’identità personale e cementare il senso di collettività, a partire dal rapporto con i propri coetanei, i formatori, le famiglie, nel segno della cultura e dell’inclusione. Con Lavoriamo sulle emozioni, attraverso il gioco e l’ausilio di esperti, i giovani partecipanti potranno comprendere se stessi e chi gli sta intorno, imparando a distinguere e a gestire la rabbia, la paura, la delusione, la frustrazione e a valorizzare la felicità, la gioia, il rispetto, l’accoglienza. “Il laboratorio è diviso in due parti – spiega Giulia Troisi – La prima è dedicata ai bambini più piccoli, la seconda a quelli più grandi. Siamo partiti da una riflessione sulla giornata internazionale contro la violenza sulle donne, perché è una tematica di grandissima attualità sulla quale le ragazze e i ragazzi sono chiamati a ragionare con la guida degli adulti anche alla luce dei recenti episodi di cronaca. Poi si discuterà sulle emozioni primarie, che sono quelle sulle quali molto spesso ci pongono tante domande. Li stimoleremo ad aprirsi anche attraverso la realizzazione di un mandala”.
Si tratta di un disegno ricco di dettagli, che ricorda un fiore geometrico, dall’aspetto circolare, composto da piccoli cerchi e linee concentriche, all’interno di un cerchio ancora più grande da cui si irradiano simmetrie e motivi diversi. “Alla fine dovranno stracciarlo in segno di liberazione”, dice ancora Troisi. L’ultimo step è quello che prevede l’analisi delle emozioni più insidiose, come ad esempio la rabbia, quelle che ti travolgono all’improvviso e che possono agirti anziché incanalate nel giusto binario. “Per arrivare al controllo di queste emozioni – racconta l’esperta – è fondamentale la conoscenza di se stessi, dei propri limiti, dei propri sogni, delle proprie paure e anche dei propri punti di forza oltre che delle proprie fragilità”. Le sue parole non cadono nel vuoto. Giovanni, dieci anni, racconta di aver vissuto una esperienza “veramente emozionante e stimolante. In genere il sentimento che provo di più è quello della gioia, ma alle volte mi prende la tristezza o addirittura la rabbia quando vedo qualcuno intorno a me che vuole fare il fighetto e questo non mi piace affatto perché caratterialmente non sono così”. Per Emma, 11 anni, “l’emozione che mi fa più riflettere è l’ansia. Dopo l’esperienza maturata in Sardegna abbiamo capito che esiste un’ansia buona, che ti porta a crescere e a migliorarti, e un’ansia per così dire cattiva, che rischia invece di paralizzarti e di farti perdere la fiducia nelle tue possibilità. E’ su questa che dobbiamo imparare a lavorare, conoscendoci meglio”.
“Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minori le. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org”.
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