Giornata Internazionale per diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ecco le campagne social dei ragazzi di Sedici modi di dire ciao

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I cantieri riflettono sulla Convenzione Onu del 20 novembre 1989. Poi l’ideazione di contenuti per i vari mezzi di comunicazione. Realizzati video da postare

Il diritto all’uguaglianza, ma anche alla privacy e quello all’istruzione. E, ancora, quello all’identità ed in particolare quello alla libertà di espressione, alla cura oppure il diritto ad un bene superiore: i ragazzi di Sedici Modi di Dire Ciao hanno dato vita ad un’ampia riflessione pe poi tradurre le loro priorità in campagne per i social, i mezzi di comunicazione oggi più efficaci per immediatezza e velocità, per diffusione ed ampiezza del pubblico coinvolto.

Lo hanno fatto in occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Insieme tutti i cantieri del progetto che hanno dato vita a questa iniziativa che è stata l’occasione per discutere e confrontarsi coralmente su temi di così grande rilievo e che davvero impattano sulla loro crescita e sulla loro formazione.

Ad organizzare l’evento è il Centro Socio-Sanitario San Nicola di Giffoni Valle Piana che da tempo svolge attività in partnership con l’Ente Autonomo Giffoni Experience che cura il progetto Sedici Modi di dire Ciao, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Da Eboli, dove l’iniziativa si è svolta in presenza, gli altri cantieri erano in collegamento.  A coordinare le attività Giulia Troisi, responsabile del Centro. Con lei, in veste di esperta, Valeria Milone. All’incontro era presente Marco Cesaro, responsabile del dipartimento Progetti Speciali di Giffoni.

Venti i diritti selezionati tra i 54 a cui la Convenzione Onu, adottata il 20 novembre 1989, fa riferimento. Su questi i ragazzi hanno operato una ulteriore selezione, arrivando ad individuare quelli che volevano mettere al centro delle loro campagne social. A corredo una cornice realizzata da loro, con materiali di riciclo, per rappresentare lo sfondo tipico dei post dei principali social media.

Tra gli spunti più interessanti quello di sapersi mettere nei panni degli altri o, meglio, di far convivere i diversi punti di vista, anche quelli meno condivisi o meno condivisibili. Collegato a questo il ruolo degli adulti a cui si chiede una presenza vigile, ma che sia comunque rispettosa del sentire dei ragazzi, delle loro istanze.

L’ideazione della campagna ha avuto anche uno sbocco di tipo cinematografico con il laboratorio Short movie lab, che è una delle caratteristiche del progetto. I video realizzati saranno utilizzati proprio per le campagne social che rappresenteranno il risultato concreto della giornata. Con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi a questi temi così delicati e così cruciali per la loro crescita.

Un pomeriggio di grande lavoro per i ragazzi di Sedici modi di dire ciao che, insieme, hanno riflettuto su un tema importantissimo, quello dei diritti. Che va affrontato con parole chiare, semplici, ma efficaci. Come solo i ragazzi sanno fare.

“Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minori le. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org”.

 

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