Sedici Modi di Dire Ciao, iniziato il Campus a #GIffoni53

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Spazio alla creatività. Sperimentare, conoscere, far emergere le capacità, liberare il proprio potenziale e le aspirazioni: sono tutti diritti inalienabili che Giffoni da sempre riconosce ai giovani permettendo loro di esprimere la propria identità e libertà di espressione.

È questa la mission della terza edizione di “Sedici Modi di Dire Ciao”, il progetto speciale di Giffoni Film Festival di durata quadriennale, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Cinque le regioni coinvolte: Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata(Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave).

Nel corso di #Giffoni53 più di 50 giovani, suddivisi per due fasce d’età, dagli 11-13 anni e dai 14 ai 17 anni, provenienti dalle cinque regioni potranno partecipare ai 10 giorni del Campus Giffoni (che rientra tra le azioni principali del progetto), vivendo in prima persona l’attività di giurato, immersi nella magia del Festival, con la possibilità di incontrarsi e confrontarsi su audiovisivi, narrazione, scrittura, coesione, cooperazione, innovazione e scambi culturali.

Il Campus permetterà loro di partecipare ai laboratori, dalla sceneggiatura cinematografica alla fotografia, passando per la musica, la scrittura creativa, la cultura digitale, il coding e l’autoimprenditorialità.

Particolarmente stimolante per i 50 Giffoner sarà il Lab di Auto-narrazione “Lovers Are Crazy”: i ragazzi avranno la possibilità di mettersi in gioco e di raccontarsi davanti ad una telecamera in maniera originale, confrontandosi con i media e i linguaggi audiovisivi. Tutte le biografie saranno raccolte un album fotografico, in parte una collezione di ‘Top 10 List’ di cose che più amano al mondo.

I laboratori di Sedici Modi di Dire Ciao hanno l’obiettivo di educare alla creatività per restituire ai ragazzi, durante un periodo storico di forti cambiamenti, il diritto a un futuro che possa garantire la valorizzazione dei talenti, dei sogni e delle ambizioni.

L’empowerment culturale e sociale delle comunità giovanili in territori svantaggiati, privi di servizi e opportunità per i minori è uno dei tanti obiettivi del progetto Sedici Modi di Dire Ciao. La finalità è permettere ai ragazzi che hanno deciso di aderire al Progetto di approfondire la conoscenza del cinema e delle arti come chiavi di crescita personale, sviluppando e potenziando le competenze di base e trasversali. Favorire, inoltre, la loro partecipazione attiva, condividendo con i coetanei di tutto il mondo la “ricchezza” di Giffoni, attraverso la diffusione di una cultura del bello. Rafforzare, inoltre, il ruolo della “comunità educante” coinvolgendo nel progetto la scuola e la famiglia, con un’offerta formativa pensata in esclusiva per dirigenti, professori e familiari, promuovendo incontri con psicologi e mediatori per migliorare la comunicazione tra genitori e figli.

Sedici Modi di Dire Ciao si sviluppa in contesti ambientali con un’alta percentuale di famiglie a basso reddito, nelle quali, spesso, si può assistere a fenomeni di sottoccupazione e/o di disoccupazione. Aree marginali in cui si assiste ad una scarsa fiducia nelle istituzioni, in cui unico presidio educativo è rappresentato dalla scuola e dalle associazioni, che divengono punto di riferimento del processo informativo, formativo ed educativo del singolo, delle famiglie e della collettività. Uno dei principali obiettivi di Sedici Modi di Dire Ciao è rivelare l’identità e le potenzialità delle periferie, promuovendo cultura e diritto al futuro.

Il team di Giffoni segue i ragazzi nelle varie attività, costruendo, insieme a tutti gli altri partner del progetto, Cantieri Sociali e Culturali nelle 5 regioni individuati, i “Cultural Hub” dove saranno impegnati circa 1000 ragazzi, con una community operativa tutto l’anno. Ogni anno si organizzano due Campus durante i quali i ragazzi possono incontrarsi fuori dalla loro quotidianità e acquisire saperi e conoscenze. Uno di 4 giorni, realizzato a rotazione in uno dei territori coinvolti, e l’altro di 10 giorni, in occasione di Giffoni Film Festival.

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