Dal 29 al 30 settembre al Campania Libri Festival della Letteratura e dell’Ascolto di Napoli protagonisti gli studenti dell’Istituto Genovesi – Da Vinci di Salerno insieme a 60 ragazzi di Sedici modi di dire ciao
di giffoniexperience
Al via il nuovo Campania Libri Festival della letteratura e dell’ascolto. Da oggi, 29 settembre, al 2 ottobre negli spazi di Palazzo Reale e della Biblioteca Nazionale di Napoli si svolgerà la prima edizione della manifestazione con i grandi protagonisti del panorama letterario nazionale e internazionale. Articolato il programma, il pubblico sarà impegnato in presentazioni di nuove pubblicazioni editoriali, laboratori formativi, lezioni mirate e inediti percorsi tematici, che creeranno una sinergia di ampio respiro con la città e il tessuto culturale, imprenditoriale e turistico che la lega al resto del mondo. La prima edizione del festival è dedicata allo scrittore Raffaele La Capria, appena scomparso. Un omaggio voluto dal direttore della Fondazione Campania dei Festival, Ruggero Cappuccio, ad una delle voci più significative della letteratura italiana del secondo ‘900.
Protagonisti di questa splendida iniziativa anche gli studenti dell’Istituto Genovesi – Da Vinci di Salerno, guidato dalla dirigente scolastica Lea Celano. A loro si aggiungeranno sessanta ragazzi coinvolti in Sedici modi di dire ciao, l’iniziativa ideata e realizzata dall’Ente Autonomo Giffoni Experience, che da oltre 50 anni lavora con e per i giovani di tutto il mondo. Il progetto è stato selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. In particolare sono due gli appuntamenti di Sedici modi di dire ciao e Giffoni Experience da segnare in agenda. Oggi si terrà il laboratorio Philosophy for children-I. L’ovvio non è mai banale, fare filosofia da giovanissimi, a cura dell’associazione Giganti in collina con la conduzione di Davide Grossi. Il lab si terrà nello spazio Sirena di Palazzo reale di Napoli, in piazza del Plebiscito. Secondo un vecchio adagio non si dovrebbe far filosofia prima dell’età adulta. Troppo lontani il dolore, la paura, la morte, senza di cui non è possibile rivolgere lo sguardo alle cose ultime, dalle preoccupazioni dei più giovani, dall’intatta ingenuità dell’età fanciulla. Ma è davvero così? O non vi è una smania di conoscenza, una forza del domandare irripetibile nei bambini? E da dove viene se non da una straordinaria capacità di ascoltare il mondo? Ecco, allora, che proprio con i bambini bisogna fare filosofia, lasciando che la domanda di senso, quella sul perché di tutte le cose, dirompa eccitando ciò che davvero fa della filosofia una pratica del pensiero e del linguaggio indispensabile sin dall’infanzia: la sua capacità di costruire grandiose risposte.
La seconda parte del laboratorio si terrà domani, venerdì 30 settembre, negli stessi spazi. Finanziata dalla Regione Campania, la rassegna, che è organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano è diretta da Ruggero Cappuccio e dalla Fondazione Guida alla Cultura presieduta da Diego Guida. Tra gli ospiti il premio Nobel Orhan Pamuk, Cristina Cassar Scalia, Cristina Comencini, Alberto Conejero, Maurizio De Giovanni, Diego De Silva, Hernan Diaz, Anja Kampmann, Hanif Khureishi, Jhumpa Lahiri, Livia Manera Sanbuy, Dacia Maraini, Hisham Matar, Silvio Perrella, Alessandro Piperno, Veronica Raimo, Maria Stepanova, Manuel Vilas e molti altri.
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