Scrivere per decongestionare: con Sedici Modi di Dire Ciao le parole come strumento di libertà

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Si può diventare scrittori anche solo per un giorno, per un dettaglio diventato all’improvviso fondamentale, per una parola non detta, per un odore che riporta in vita un ricordo, per una lama di luce. A volte è quasi un impulso fisiologico; un magma di parole che prende forma una volta raffreddato. Scrivere per decongestionarle quelle parole cristallizzate dentro, farle riaffiorare piano in superfice, per mostrarsi e conoscersi, per sciogliere i nodi e liberare quel caos rimasto sottopelle. Ed è proprio questo che cerca di fare OUR FAVOURITE STORIES: il lab di Sedici modi di dire ciao, progetto selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini”, nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, ideato e realizzato dall’Ente Autonomo Giffoni Experience.

Il cantiere culturale di Terranova di Pollino (Basilicata) ha ospitato il secondo appuntamento dei dieci previsti nei prossimi mesi. Ai 30 studenti lucani si sono aggiunti oltre 70 ragazzi collegati dagli hub delle altre quatto regioni partner: Campania, Calabria, Veneto e Sardegna.

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Al centro del laboratorio, la creatività e la libertà: come fossero i capitoli di un libro da comporre, i ragazzi si troveranno alle prese con i differenti generi letterari e con le fasi che precedono la realizzazione di un libro, dall’idea alla concretizzazione. Insieme comporranno la story spine, definiranno i personaggi e approfondiranno l’importanza dei dialoghi all’interno delle loro storie, fino ad arrivare alle tecniche per individuare un inizio e un finale efficace.

Dentro ogni testo c’è sempre qualcosa di vero, qualcosa che chi scrive non riesce a togliersi di dosso. Come se l’autore avesse nascosto nelle parole frammenti di sé. Tra fantasia e realtà, il puzzle collettivo fatto di frasi ed emozioni si compone. Un esperimento collettivo che non è solo esercizio di stile o scrittura creativa, ma la formula della libertà, affidando a carta e penna la chiave per esprimere tutto quello che i ragazzi non sempre riescono ad esprimere.

Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org.

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