Sedici Modi di Dire Ciao, educare ai sogni per ripartire: si chiude in Basilicata il primo campus organizzato da Giffoni
di giffoniexperience
L’iniziativa, selezionata dall’impresa sociale Con i Bambini e interamente partecipata da Fondazione con il Sud, continuerà durante #Giffoni50Plus dal 21 al 31 luglio
Mostrare ai ragazzi che il futuro esiste e inizia oggi. Sedici Modi di Dire Ciao ha fatto questo: ha riattivato le speranze di tantissimi adolescenti, ha creato occasioni di incontro per combattere la solitudine e scollarsi di dosso quel senso di impotenza che ha accompagnato gli ultimi mesi, ha ristabilito il contatto con l’altro e, soprattutto, ha ridato valore ai sogni.
Il progetto è ideato e realizzato da Giffoni, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” e interamente partecipato da Fondazione con il Sud.
Cinque giorni di musica, scrittura, cinema, condivisione: dopo mesi di digital lesson, a Terranova di Pollino (in Basilicata) si è fatta strada una normalità perduta e pian piano ritrovata. L’iniziativa per quattro anni, coinvolgerà migliaia di giovani, dagli 11 ai 17 anni, di Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave). Ad accogliere le delegazioni delle diverse regioni d’Italia per il primo Campus – Andata e Ritorno è stata un’intera comunità: un paese raccolto tra applausi, striscioni, musica e area di festa per celebrare il ritorno alla vita in sicurezza.
“È stata un’emozione fortissima sia per i ragazzi che per noi organizzatori – spiega Marco Cesaro, responsabile del progetto – gli ultimi mesi ci hanno costretto a continue rimodulazioni, non ci siamo mai scoraggiati, né arresi. Finalmente siamo riusciti a incontrarci dal vivo, in sicurezza e rispettando tutti i protocolli, iniziando con entusiasmo il lungo percorso che ci aspetta. Il campus continuerà a luglio durante il Giffoni Film Festival e la gioia negli occhi dei più piccoli ci conferma che siamo sulla strada giusta”.
Dare vita a un’esperienza di confronto tra storie e punti di vista diversi è uno degli aspetti fondamentali del progetto, avviando una narrazione che diventa anche laboratorio di linguaggio cinematografico e si concretizza nella produzione di un documentario. E qui si è inserita la musica: la PINO DANIELE TRUST ONLUS ha realizzato 5 mini-studi di registrazione in cui 12 giovani musicisti del Conservatorio di Milano (sotto i 30 anni) hanno affiancato i partecipanti al campus, supervisionando i mini doc, supportandoli nella realizzazione e incidendo le colonne sonore.
“Veniamo da un anno e mezzo di stop, essere qui è emozionante – spiega Alex Daniele, figlio del maestro Pino Daniele e direttore della Onlus dedicata all’artista – il compositore è chi mette insieme emozioni come i lego: unisce i tasselli, li cerca ovunque, fino a far nascere una canzone. Essenzialmente la musica è un linguaggio che ci permette di parlare di cose concrete in modo semplice, senza avere paura di essere banali”.
E se da un lato a fare da protagoniste sono state le note, grande è stata l’attenzione per Lovers are Crazy. Tra gli spazi verdi e caratteristici di Terranova la video factory di Giffoni ha registrato le biografie dei ragazzi di Basilicata, Campania, Calabria, Veneto e Sardegna. Un racconto emozionante e complesso fatto di aspirazioni e passioni di tantissimi adolescenti. Successo anche per Movie Lab: già da febbraio era stato attivato un piano di formazione digitale con lab e incontri finalizzati a sviluppare competenze linguistiche, artistiche ed espressive. Ora, in presenza, si è dato vita a un’alfabetizzazione ai media e alle immagini in movimento, fornendo gli strumenti per analizzare la grammatica cinematografica dalla pianificazione delle inquadrature (storyboard) alla struttura del montaggio.
Numerosi i plausi anche da istituzioni e associazioni del territorio: “C’è tutto l’apprezzamento – ha detto il governatore della Basilicata, Vito Bardi – per aver saputo animare una piccola località come Terranova con iniziative lodevoli e che hanno avuto risonanza a livello nazionale. Al direttore Gubitosi voglio dire che la Basilicata è pronta ad unire città e territori sotto i valori della cultura e dell’integrazione. Lusinghiera l’attività messa in campo dall’associazione Pollinolandia che tanto lavora per mettere in rete le forze vive del nostro territorio. Merito a Sedici Modi di Dire Ciao perché propone momenti educativi di eccellenza che possano essere di contrasto alla povertà educativa. E’ una scommessa ma anche un dovere per le istituzioni seguire questi progetti e sostenerli”.
In collegamento il prefetto di Potenza, Annunziato Vardé: “Quello di oggi – ha aggiunto – è un evento di primaria importanza perché rappresenta un grande veicolo di promozione turistica e culturale per i nostri territori». Concorde l’assessore regionale alle attività produttive, Francesco Cupparo: “Giffoni – ha dichiarato – ha avuto la capacità di imporsi a tutte le latitudini occupandosi di giovani, delle loro esigenze, delle loro aspirazioni. E’ importante questo legame perché abbiamo modo di far conoscere il nostro territorio su scala nazionale”.
Emozionante l’intervento del Garante per l’Infanzia della Regione Basilicata, Vincenzo Giugliano: “La povertà educativa è un tema che non affligge solo la nostra regione ma l’intero territorio italiano, cambiano solo le percentuali – ha ribadito – parliamo sicuramente di una delle più forti emergenze da inserire nell’agenda politica. Una situazione figlia sicuramente della povertà sociale: va debellata la prima per evitare che a pagarne le conseguenze siano i nostri bambini. Giffoni è punto di riferimento per l’attenzione che ha verso queste tematiche – ha aggiunto – Noi abbiamo bisogno oggi, soprattutto dopo l’avventura pandemica, di fantasia, di coltivare i sogni. Dobbiamo fare in modo che la scuola diventi a passo con i tempi e non più la sola depositaria della formazione dei nostri figli. Rinvestire in attività come questa vuol dire dare la giusta attenzione e possibilità al futuro”.
Entusiasta il sindaco di Terranova di Pollino, Vincenzo Golia: “Il nostro comune vive anche di turismo, in questo anno ha sofferto tutta la comunità e le attività produttive – ha spiegato – Oggi con questa manifestazione comincia a pulsare il cuore della nostra città. Questi ragazzi hanno dato un segnale di vita forte da cui ricominceremo”.
All’incontro era presente anche Antonio Nicoletti, direttore APT Basilicata: “Abbiamo scelto di portare avanti una promozione della regione che parli anche ai più giovani – ha chiarito – siamo felici di iniziare questo percorso con Giffoni perché ne condividiamo i valori. In futuro prevediamo di investire sul gaming come strumento educativo: attraverso i ragazzi vogliamo arrivare alle famiglie e ampliare la promozione turistica anche alle aeree interne”.
Tributo per l’impegno a Cinzia Labanca, referente dell’hub lucano e responsabile dell’associazione Pollinolandia. “Abbiamo trascorso dei giorni fantastici – ha concluso – soffro perché da domani quest’aula consiliare sarà di nuovo vuota. Sono stati giorni di festa e attività per tutta la nostra comunità, cercherò di consolarmi perché so che ci rincontreremo al festival”.
Spazio anche ai MOVIE DAYS, le giornate di cinema per la scuola organizzate da Giffoni. Ai ragazzi sono stati proposti DIARIO DI UN BAMBINO INVISIBILE che racconta la fase più critica della vita: l’adolescenza. Il corto ripercorre le difficoltà di Daniele nel trovare e affermare la propria personalità. È il ragazzo, ormai adulto, che ci racconta come è arrivato a non essere più invisibile agli occhi degli altri all’età di undici anni. E ancora DIARIO DI AGATA incentrato sulle difficoltà degli adolescenti nel trovare la propria strada. Agata è tornata da poco a Cittanova con la madre. Non è semplice per la giovane adattarsi a una nuova vita. Una scuola di recitazione, la ricerca del suo gatto, Flagello, e una partita di calcio le indicheranno la via per sentirsi finalmente libera. Si continua con SALTA TUTTO: cosa succederebbe se a causa di un black out fossimo costretti a rinunciare ai nostri cellulari? Forse potremmo riscrivere la nostra vita, meno connessi via internet, più connessi con noi stessi. Un salto nel tempo con ACCETTIAMO LA SFIDA: la provocazione di un anziano ad un gruppo di giovani, l’acqua che scompare portando con sé la vitalità dei ragazzi. Qualcuno accetterà la provocazione? Conosciamo Francesca in DIARIO DELL’ULTIMO GIORNO. La ragazza sta per lasciare la Sardegna, la Scuola Normale Superiore di Pisa l’attende, decide quindi di trascorre il suo ultimo giorno a Nuoro tra i ricordi e gli affetti, accompagnata dalle parole di Grazia Deledda. Mentre LA VOCE DI ALICE ci parla di una diciasettenne e del suo grande talento per la recitazione. Una lotta tra fragilità, paura e passioni. Chiude RICORDO AL FUTURO: in un pianeta che cambia flora e fauna sono relegati a reperti da museo di scienze. Verranno riscoperti grazie ad una gita scolastica che farà riflettere.
In questi cinque giorni non sono mancate attività dedicate a docenti e dirigenti scolastici, Digital Prof, ha permesso di comprendere come costruire al meglio lezioni multimediali interattive, utilizzando anche strumenti familiari ai ragazzi come gli smartphone. Spazio anche ai genitori e alla comunità educante: Parental Experience ha dato l’opportunità agli adulti di seguire le attività dei più piccoli e di entrare in contatto con loro su terreni, quali quelli educativi e formativi, su cui spesso si registrano momenti di conflitto grazie anche alla partecipazione di psicologi e mediatori.
Sedici Modi di Dire Ciao è stata una scommessa, una modo per mandare in soffitta la convinzione che per coltivare i propri sogni sia necessario mettere idee e progetti in valigia ed emigrare. Per coltivare le proprie passioni serve esercizio ed è necessario cominciare sin da piccoli, tra i banchi di scuola.
Il secondo campus di Sedici Modi di Dire Ciao è già in programma dal 21 al 31 luglio, durante #Giffoni50Plus, la cinquantunesima edizione del festival.
“Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minori le. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org”.
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