Quando il metodo diventa protocollo. In Molise con Child Care creata una rete di competenze in perfetta sincronia
di siriocoop
Una riunione carica di contenuti e soprattutto di scambi positivi quella che si è tenuta il 7 febbraio a Campobasso per il progetto Child Care, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Nella sala convegni del Municipio del capoluogo l’équipe molisana ha avuto il piacere di ospitare la referente dell’Impresa sociale Con i bambini Dott.ssa Benedetta D’Alessandro (attività istituzionali) per illustrare i dettagli del lavoro sinora svolto, per fare il punto su metodi, strumenti e risultati ad oggi collezionati.
Child Care, centro clinico dedito alle azioni di contrasti all’abuso e alla violenza sui minori, è stato realizzato da un partenariato pubblico-privato guidato dalla cooperativa capofila Sirio di Campobasso, ma è stato seguito da una compagine di esperti che ha coperto gran parte del territorio regionale. I tre ambiti territoriali sociali sono infatti quello di Venafro, quello di Isernia e appunto, quello di Campobasso. Nella saletta al piano terra del Municipio erano infatti rappresentati tutti i partner di progetto, tutte le figure che, in base alla competenza e al ruolo istituzionale, sono intervenute sui casi presi in carico.
Se il numero dei minori e delle famiglie con i quali sono stati portati avanti percorsi professionali di sostegno è stato considerevole, il tema che è saltato all’attenzione del gruppo è stato il metodo di lavoro. Perché l’approccio adottato per i casi giunti all’attenzione degli operatori di Child Care è stato assolutamente di rete: ogni azione è stata portata avanti in maniera coordinata, facendo in modo che ciascun operatore si sentisse ben collocato nel sistema di intervento.
“Abbiamo lavorato bene, all’unisono, sentendoci tutti pienamente coinvolti nelle azioni di progetto, un metodo non semplice da applicare alle azioni che riguardano il sistema minori – ha affermato la responsabile di progetto Francesca Vitale, psicologa e psicoterapeuta – Un modo di lavorare che siamo riusciti a mettere in campo grazie alla fattiva collaborazione di enti pubblici che si sono inseriti a pieno titolo permettendo di elevare fortemente il livello del partenariato”.
Tra gli strumenti si è rivelata strategica la realizzazione di una policy capace di fissare in maniera riproducibile le buone pratiche messe in atto. Non meno strategica è stata poi la formazione portata sui territori relativa proprio all’approccio utilizzato. “Formare i territori è stata una delle colonne di questo progetto – ha confermato la dottoressa Vitale – E permettere a tutti gli esperti di lavorare in sintonia senza vuoti o frizioni è stata per una grande conquista professionale che resterà eredità di questo progetto e che potrà diventare modello per altri interventi”.
Soddisfazione è stata espressa dalla referente di Con I Bambini, che ha rilevato la compattezza del team di fronte ad un servizio che colma un vuoto in regione. Non esistono infatti altri centri del genere. Quelli sinora esistiti sono esperienze analoghe realizzate dallo stesso gruppo grazie progetti con la stessa finalità. E’ chiaro che l’auspicio generale emerso in riunione è che un lavoro di questo tipo, un sostegno così delicato ed essenziale alla luce delle vicende di cronaca e del disagio che sempre più spesso si registrano, possa prima o poi essere messo a sistema.
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