QUISSI in tournèe: un lungo viaggio giunto al termine.

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Con partenza da Macerata, il viaggio del progetto “QUISSI in tournèe” ha toccato quattro Nidi d’Infanzia e relativi giardini, coinvolgendo le educatrici di due cooperative sociali delle Marche: Labirinto di Pesaro e Cooss Marche di Ancona. Il 12 marzo e il 9 luglio, all’avvio e al termine del progetto, sono stati fatti due incontri in modalità online in cui tutte le partecipanti hanno condiviso l’approccio al “fuori” dell’associazione culturale Les Friches e l’esperienza fatta insieme, suddivisa in quattro tappe: osservazione, idee, materiali, sperimentazione.

“QUISSI in tournée” è l’azione dell’associazione culturale Les Friches per la seconda annualità del progetto “C’era una volta”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

In tutto sono state 43 le educatrici coinvolte nel percorso di formazione, provenienti da sette strutture educative 0/3 anni che hanno collaborato in varie forme: “Nuvole di cotone” di Pesaro e “Nido dei Paperi” di Cartoceto (PU) hanno lavorato insieme spostandosi, in maniera alternata, da un giardino di un Nido all’altro; “Piccola Oasi” di Jesi (AN) ha accolto nel proprio giardino le educatrici del Nido “44 gatti”, sempre di Jesi, mentre il “Tingolo” di Castelbellino (AN) ha accolto le educatrici del Nido “Piccolo principe” di Moie (AN); le educatrici del Nido comunale di Matelica si sono inserite nei due appuntamenti online di inizio e fine progetto.

Ciascuno dei quattro giardini interessati dal progetto è stato caratterizzato da piccoli ma significativi cambiamenti. Le educatrici si sono messe in gioco, condividendo l’intera esperienza formativa, ed insieme hanno fatto emergere la necessità di poter agire in prima persona in quegli spazi e sentirli propri. Semplici interventi in autocostruzione hanno dato nuova veste e altri utilizzi ad alcuni elementi già presenti. Altre osservazioni fatte sull’esistente, tra potenzialità e criticità, hanno dato l’avvio ad un processo di trasformazione dei luoghi rafforzando l’approccio educativo al fuori.

Le educatrici dei Nidi coinvolti hanno portato con sé le personali esperienze e visioni mettendo in atto un percorso partecipativo e creativo, contribuendo insieme alla realizzazione di semplici dispositivi ludico esperienziali: hanno allenato lo sguardo a vedere in maniera diversa quello c’è, cercando soluzioni alternative, semplici, versatili e sostenibili, dando importanza alla bellezza, alla cura e a tutto ciò che è temporaneo e destrutturato.

Cosa è accaduto nella fase finale di sperimentazione e cioè di “cantiere”?

  • Presso il “Nido dei paperi” di Cartoceto (PU) insieme con il Nido “Nuvole di Cotone” di Pesaro.

L’uso spontaneo da parte di bambine e bambini di una grande panchina ha suggerito alle educatrici l’idea di reclinare lo schienale e poi realizzare un “sali e scendi” con qualche tavola, un po’ di scarti di legno ben carteggiati e una corda d’arrampicata; inoltre alcune esili strutture sparse per il giardino, fatte di cannucce e una base pentagonale in legno, sono state sistemate con nuove soluzioni per potersi nascondere.

  • Presso il Nido “Nuvole di Cotone” di Pesaro insieme con il “Nido dei paperi” di Cartoceto (PU).

Una recinzione di confine su strada ha suggerito l’idea di lavorare sul limite verso l’esterno di questo piccolo giardino: una superficie verticale forata ricca di potenzialità già utilizzata dalle bambine e dai bambini per guardare fuori. In pochi giorni si è attivata la fitta rete di relazioni con i genitori e sono arrivati moltissimi materiali destrutturati in parte utilizzati per realizzare sbirci e sospensioni sonore.

  • Presso il Nido “Piccola oasi” di Jesi (AN) insieme con il Nido “44 gatti” di Jesi (AN).

In un giardino molto grande non sempre facile da gestire, dove strutture di vario genere occupano “indisturbate” spazio qua e là, l’idea è stata quella di sistemare le due strutture in legno e le due in ferro: rinnovare la cucina con qualche piccolo accorgimento, dare nuova veste all’altalena e predisporla ad essere utilizzata come nascondigli, creare contesti esperienziali sfruttando lo spazio di due gazebi con corde tese e materiali sempre diversi.

  • Presso il Nido “Tingolo” di Castelbellino (AN) insieme con il Nido “Piccolo principe” di Moie (AN).

Durante la fase creativa l’occhio è andato su due ingombranti tavoli-panche poste al di sotto del gazebo che poco avevano di strutture a misura di bambino, ed ecco l’idea di trovare nuovo spazio alle due “strutture da pic nic” e su una di queste fare delle sperimentazioni trasformandola in cucina ludica e gioco “lancio e raccolgo”. Il gazebo, così liberato, ha suggerito altri usi come quello di accogliere al suo interno allestimenti temporanei, mentre una classica casetta in plastica ha dato avvio a nuove soluzioni per realizzare con pochi elementi un luogo intimo.

Il viaggio di “QUISSI in tournée” ha messo in relazione territori, persone, strutture educative, spazi, oggetti, materiali attraverso il dialogo, il corpo e le emozioni. L’interazione tra le persone e gli spazi esterni è stata diversa, inconsueta e creativa. Gli spazi sono stati attraversati, osservati, messi al centro di riflessioni, vissuti con il fare e in parte trasformati.

È emersa la necessità delle educatrici di confrontarsi con professionalità diverse, di coinvolgere le famiglie anche in processi partecipativi e di dialogare con l’Ente comunale a sostegno di un’idea comune di bambino e di spazi educativi al contempo.

Di forte interesse è stata inoltre la possibilità che tutte le partecipanti hanno avuto di poter conoscere buone pratiche come quella del Comune di Pesaro nell’adottare linee guida (approvate nel 2018 ed aggiornate nel 2024) per i servizi comunali 0-6 che costituiscono la base teorica ed operativa su varie tematiche inerenti anche gli spazi esterni come la valorizzazione dei giardini scolastici e le esperienze con i materiali non strutturati, oltre alle recenti proposte di ispirazione montessoriana. In più, dal 2015 i familiari delle bambine e dei bambini iscritti ai nidi e alle scuole dell’infanzia comunali possono in maniera volontaria partecipare ad attività di piccola manutenzione delle strutture educative grazie al progetto “Genitori volontari nelle scuole comunali” attraverso una convenzione tra Comune di Pesaro e Auser. Tutto questo contribuisce a dare tranquillità alle educatrici nel lavoro quotidiano, favorisce la partecipazione e promuove la crescita di una comunità educante attenta e solidale.

“Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org”.

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