Lezioni e viaggio: A Scuola per Mare naviga anche per terra. A Monza il concerto dei Ladri di Carrozzelle

di

Un serata speciale nel segno dell’amicizia, della fiducia, della condivisione. Il progetto A Scuola per Mare organizza un concerto con i Ladri di Carrozzelle, storica band nata nell’estate del 1989 nell’ambito di un’attività laboratoriale della Cooperativa Arcobaleno di Frascati che coinvolge una ventina di persone con diversi tipi di disabilità.

Venerdì 8 ottobre, i Ladri di Carrozzelle si esibiranno alle 20.30 al Teatro Villoresi in piazza Carrobiolo 6 a Monza. La partecipazione allo spettacolo è gratuita sino al raggiungimento dei posti disponibili nel rispetto delle norme anti Covid (si accede con il Green pass, prenotazione obbligatoria al numero 039 323954 o via email a concerto.avita@gmail.com). L’iniziativa è promossa con il patrocinio del Comune di Monza.

I Ladri di Carrozzelle nei loro concerti propongono un genere musicale originale, lo SBROCK, e attraverso la loro leggerezza, l’ottimismo e il buonumore tentano di sensibilizzare gli spettatori sui temi della disabilitò e dell’inclusione.

Alla giornata parteciperà anche il gruppo dei dieci ragazzi coinvolti nell’esperienza del “modulo territoriale” promosso a Monza dall’Associazione Antonia Vita Carrobiolo nell’ambito di A Scuola per Mare, progetto nazionale che coinvolge cinque regioni (Sicilia, Lazio, Lombardia, Sardegna, Campania) e che ha come focus gli adolescenti, di entrambi i sessi che incontrano difficoltà a completare il ciclo di studi.

La sfida è quella di offrire ai ragazzi, tutti tra i 14 e i 18 anni di età ed a rischio dispersione scolastica, un’occasione di rimotivazione e riorientamento. Il progetto prevede sei mesi di attività, da gennaio a giugno. In collaborazione con le scuole del territorio e le famiglie, viene definito un percorso didattico personalizzato che si sviluppa attraverso lezioni quotidiane nella sede del Carrobiolo. Accanto ai ragazzi è impegnata un èquipe di quattro educatori coordinata da Alessandra Bulzomì; prezioso il contributo di quaranta docenti-volontari. All’interno del “modulo territoriale” è prevista un’esperienza di viaggio di 40 giorni, per mare e per terra (navigazione in barca a vela ma anche trekking in montagna).

“I risultati ottenuti – dice Simona Ravizza, direttrice dell’Associazione Antonia Vita Carrobiolo – ci indicano quanto sia efficace, dal punto di vista educativo, la componente esperienzale. Fare in prima persona, verificare su di sé ciò che si apprende è uno straordinario strumento per trovare fiducia in se stessi, acquisire punti di riferimento rispetto al proprio percorso di crescita”.

Il “modulo territoriale” di A Scuola per Mare ha potuto svilupparsi sulla scorta dell’esperienza e delle relazioni con le scuole del territorio sviluppate nell’arco di oltre vent’anni di attività dall’Associazione Antonia Vita che, al Carrobiolo di Monza, ha realizzato un vero e proprio centro educativo in grado oggi di mettere in campo un’offerta articolata che, nei diversi servizi, coinvolge circa 150 ragazzi. L’associazione monzese è una riconosciuta eccellenza nel campo del contrasto alla dispersione scolastica e il modello della scuola popolare, finalizzato al conseguimento del diploma di licenza media inferiore, è al centro di un progetto di ricerca promosso dall’Università di Milano Bicocca.

Ti potrebbe interessare

A Scuola per Mare riparte da Porto Torres. Ambiente, legalità, condivisione

di

Sette adolescenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni, 85 giorni di navigazione ed una grande barca a vela...

Dispersione scolastica e criminalità: l’emergenza giovani in Sicilia

di

C’è una relazione tra dispersione scolastica e criminalità organizzata? Un fattore alimenta l’altro, perlomeno è quanto si osserva nelle aree periferiche delle...

“Quando c’è stato mare mosso ho avuto paura ma ho imparato ad affrontarla e ne sono orgogliosa”

di

“La barca non la puoi gestire da solo c’è bisogno di un gruppo che ha voglia di collaborare, tutti insieme si porta...