Il gioco all’aria aperta è fondamentale nello sviluppo del bambino

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Avventura nel bosco e raccolta di materiali interessanti per i bambini

Il 21 settembre scorso, presso il parco Maraga di Belluno, 13 famiglie hanno preso parte all’evento “Il gioco all’aria aperta è fondamentale nello sviluppo del bambino!” realizzato dalla Fondazione Progetto Uomo nell’ambito del progetto Arcipelago Bambini/ Azione parent training.

I bambini, di età compresa tra 2 e 6 anni, hanno svolto, insieme ai loro genitori, delle attività di raccolta di materiali nel bosco, attività sensoriali e manipolative e massaggi rilassanti .

Dopo il pranzo insieme, i genitori si sono confrontati in uno spazio “adulto”   riflettendo sull’esperienza di gioco all’aria aperta.

I benefici per i bambini che derivano dal gioco all’aria aperta sono molteplici: un miglioramento generale del benessere psicofisico, stimolazione della creatività, aumento della socializzazione e miglioramento dell’empatia nei confronti degli altri bambini, sviluppo di abilità motorie come coordinazione e agilità, una notevole riduzione dello stress rispetto a bambini che non giocano spesso all’aria aperta,  un miglioramento delle risorse attentive.

Nel libro “L’ultimo bambino nei boschi” Richard Louv, partendo da presupposti psicologici, lancia un forte messaggio pedagogico e di impegno civile esortandoci a recuperare il contatto con la natura: una corsa all’aria aperta, il gioco nei boschi, una nuotata in un lago, una vacanza in campeggio possono favorire la creatività, la gioia di vivere, la passione, persino il senso critico e la capacità di risolvere i problemi.

Che rapporto hanno i bambini di oggi con la natura?
Come si devono comportare genitori e educatori di adolescenti cresciuti in città?
Le ultime ricerche hanno dimostrato che i bambini delle grandi città hanno “polmoni da vecchi fumatori”. Medici e psicologi mettono in guardia periodicamente da un’elevata esposizione a videogiochi, tv e computer che rende i nostri figli aggressivi, oltre che sedentari.

Analizzando le abitudini e le difficoltà delle nuove generazioni, Louv individua un crescente “disturbo da deficit di natura”, che non è una malattia vera e propria, ma una condizione di vita, un modo di essere. Sono sempre di più i ragazzi che conducono un’esistenza chiusa in interni soffocanti dove regnano videogiochi, computer, televisori, imprigionati in città spesso carenti di aree verdi e dominate da traffico e smog. Tra le paure dei genitori e la difficoltà di movimento e di sfogo in spazi aperti, i bambini e gli adolescenti accusano ogni giorno di più disturbi quali obesità, disattenzione, svogliatezza, noia, depressione, ansia.

 

Costruzione di oggetti da raccontare con creatività
Il massaggio alla mamma

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