Colazioni a scuola: il racconto di Pamela

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Pamela, mamma di Alessia, ci racconta che cosa ha significato per sua figlia poter partecipare all’attività delle colazioni a scuola.

Cosa è successo a scuola con A.P.P.Rrendo A Pancia Piena Rendo meglio? Pamela Bagli racconta l’esperienza di sua figlia Alessia che ha partecipato al progetto durante il suo primo anno di medie alla Geo Cenci di Riccione. Sicuramente, è stata un’occasione per vivere l’ingresso a scuola diversamente, in una maniera più leggera e con l’aspettativa di avere un momento per fare amicizia con altre bambine, un modo anche per gestire il “timore” della prima ora, che un po’ tutti ricordano.

“All’inizio ero un po’ titubante, Alessia faceva fatica a svegliarsi la mattina e metterle la sveglia una mezz’ora prima mi lasciava perplessa. Invece lei ha abbracciato subito il progetto, è sempre andata volentieri e non le è mai pesato alzarsi presto. Era al primo anno di medie e a parte un’amichetta non conosceva nessuno. La sua classe è l’unica sezione musicale e i bimbi vengono un po’ da tutti i comuni, difficilmente quindi si erano incontrati alle elementari o nelle attività sportive pomeridiane. Quello che lei desiderava era fare nuove amicizie. E il progetto le ha effettivamente dato modo di conoscere diversi bambini, anche di altre sezioni, una socializzazione che l’ha aiutata nella relazione non solo con le sue compagne ma anche con le altre classi. Una bella esperienza soprattutto per i bimbi di prima. Per loro la scuola è nuova, gli insegnanti sono nuovi… il primo anno è dura.Un aspetto poi che non avevo considerato è quello alimentare. Lei faceva una colazione abitudinaria: latte con biscotti, se vogliamo nemmeno troppo sana, ma a casa non ha mai voluto sperimentare. Lì invece ha conosciuto altro: le fette di pane integrale, i semini, i cereali… cose più salutari. Ed è un’abitudine alimentare che ancora oggi mantiene e io ne sono molto contenta. Era una merenda veramente ricca e anche bella da vedersi. I bimbi sono catturati anche dall’aspetto visivo. Mi ha stupito la sua voglia di alzarsi la mattina così volentieri”.

Il progetto Apprendo a Pancia Piena Rendo meglio si sta avviando alla sua conclusione, dopo la partenza nel 2019, in questi anni le proposte sono state rimodulate per far fronte al contesto in continuo mutamento a causa del coronavirus. Sicuramente quello che resta è stata la capacità di pensare alla scuola anche da un punto di vista nuovo che, però, ha mantenuto alto il valore educativo e didattico. Ora si guarda al futuro per immaginare nuove strade e possibili evoluzioni.

 

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