Il Signore degli Anelli

di

CON LE MIE MANI

L’attività di oreficeria a cui hanno partecipato i ragazzi di AD HOC, complessivamente una trentina suddivisi tra il gruppo delle medie del Diurno e quelli delle superiori della scuola Oliver Twist di Cometa, fa parte di un progetto, iniziato tre anni fa, finanziato dalla Impresa Sociale con i Bambini che ha come scopo quello di promuovere attività contro la povertà educativa e di prevenire la dispersione  e l’abbandono della scuola.

“Per noi del Diurno si tratta di un progetto che ci offre la possibilità, sia di continuare a sostenere le attività di accompagnamento educativo dei ragazzi durante le attività quotidiane svolte in Cometa, sia di svolgere attività laboratoriali con un altro partner di progetto che è Fondazione Cologni. Una realtà sociale che si occupa delle eccellenze dell’artigianato italiano,” spiega l’educatore Davide.

“Grazie ai contatti di questa fondazione riusciamo a organizzare ogni anno alcuni laboratori in cui dei veri maestri artigiani ci ospitano nelle loro botteghe per mostrarci cos’è il loro lavoro e poi ci insegnano a costruire degli oggetti: quest’anno, ad esempio, abbiamo costruito un anello d’argento.”

“Gli artigiani ci aprono le porte degli atelier, delle botteghe e dopo avere presentato la propria professione, insegnano ai ragazzi una parte del loro mestiere fino ad accompagnarci, passo dopo passo, a costruire un anello d’argento,” racconta Davide.

“La cosa bella è stata entrare in un autentico atelier della scuola orafa.  Un posto bellissimo con tutte le postazioni di lavoro individuali dove ognuno aveva il suo banco su cui c’erano tutti gli strumenti di lavoro e anche una piccola lastra d’argento preparata per noi. Così ci hanno guidato nella creazione dell’anello, a partire dalla fusione della preziosa lastra d’argento che abbiamo fatto sciogliere sotto la fiamma ossidrica per renderla modellabile e a cui ci hanno fatto aggiungere dell’acido per togliere la parte un po’ più scura a causa dell’ossidazione dalla fiamma.”

La lastra è stata poi tagliata e ripiegata secondo la misura del dito a cui era predestinato e col traforo la lastrina d’argento è stata tagliata fino a ottenere la forma dell’anello. Un passaggio molto emozionante per i ragazzi che hanno potuto manovrare la fiamma ossidrica e dare vigore al fuoco per fondere bene i materiali.  Per i partecipanti all’attività è stato un molto interessante procedere passo dopo passo, secondo le indicazioni dei maestri, fino a ritrovarsi con un anello d’argento rifinito e satinato.

I ragazzi quasi non credevano di avere prodotto un oggetto del genere ed è stata grande la loro sorpresa nel vedere come in due ore e mezza fossero riusciti a portare a termine un lavoro di questo tipo. È stato entusiasmante per tutti.

“In generale uno dei valori di questi laboratori del progetto è incontrare artigiani che amano il proprio lavoro e che sanno trasmettere una passione vera. I ragazzi sono sempre molto interessati quando si trovano davanti a persone adulte appassionate veramente di qualcosa che hanno trasformato nel lavoro della loro vita. Al di là del fatto che poi qualcuno possa decidere di fare o meno l’orefice ciò che importa è il valore di un incontro con persone così piene d’entusiasmo rispetto al proprio mestiere.”

 

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