Affido Culturale si presenta a Roma e inaugura le attività

di

Il 9 giugno alle ore 12.00 si è svolta la presentazione ufficiale di Affido Culturale a Roma, un progetto nazionale selezionato da Con i Bambini nell’ambito del bando Un Passo Avanti in attuazione delle politiche di investimento del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.

Nella Sala Rossa dell’Ex Istituto Luce di Cinecittà Casa dello Spettatore ha voluto riunire tutte le realtà partner del progetto – le scuole I.C Via dei Sesami e I.C. Via Pirotta e il Centro Nascita Montessori – alla presenza di una rappresentanza degli esercenti culturali convenzionati con il progetto, circa venti realtà tra teatri, musei, cinema e associazioni e di alcune delle famiglie che hanno già sottoscritto i Patti Educativi.

Un patto tra comunità educanti

L’incontro ospitato dall’Assessora alla Scuola, Sport, Cultura e Politiche Giovanili del VII Municipio Elena De Santis è stato anche il primo atto di collaborazione ufficiale in attuazione del protocollo d’intesa che Casa dello Spettatore ha sottoscritto con la Comunità Educante Diffusa del Municipio VII per la promozione e diffusione di Affido Culturale a Roma. L’alternanza degli interventi al tavolo dei relatori ha reso plasticamente l’articolazione di un’iniziativa che coinvolge tutta la città nella creazione di una comunità educante solidale che unisce soggetti del terzo settore, scuole, famiglie e imprese culturali.

La costruzione del progetto a Roma

Dopo aver ascoltato le voci del Governatore alla Beneficenza e all’Assistenza del Pio Monte della Misericordia Nobile Don Nicola Caracciolo di San Vito dei Duchi di San Vito come soggetto responsabile a livello nazionale e dell’ideatore e coordinatore del progetto Ivan Esposito, gli operatori di Casa dello Spettatore hanno costruito un racconto dettagliato e a più voci delle diverse azioni che sono state compiute a Roma per far partire il progetto in un contesto sfidante come quello di una città vasta e complessa in un momento storico che non ha facilitato il contatto, l’incontro e la fluidità delle relazioni.

Casa dello Spettatore e i partner cittadini

La folta presenza e la partecipazione attiva all’incontro rappresentano quindi il segno di quanto il coinvolgimento di tutti gli attori sia stato e continui ad essere concreto ed espressione di un profondo senso di responsabilità per la buona riuscita di questa avventura nella capitale. Gli interventi al tavolo dei relatori sono stati coordinati da Miriam Larocca, responsabile dell’ufficio stampa di Casa dello Spettatore, che ha dato la parola al presidente dell’associazione Giorgio Testa per il racconto del percorso che ha portato l’associazione ad entrare nella partnership del progetto nazionale.

Educazione alla cultura e socialità

Affido Culturale, ha dichiarato Giorgio Testa, costituisce una naturale evoluzione della ricerca sul processo di apprendimento cooperativo che l’associazione porta vanti da anni per abbattere le soglie di accesso all’incontro tra spettatrici e spettatori di ogni età con l’arte e la cultura in tutte le sue forme, a partire dalla storica relazione con il teatro e lo spettacolo dal vivo e successivamente con tutte le forme di fruizione artistica e culturale che impegnano lo sguardo intenzionale e la formazione del pubblico.

Le famiglie, gli abbinamenti e i Patti educativi

La coordinatrice del progetto a Roma Ada Cristodaro ha quindi fornito un resoconto esaustivo e dettagliato dell’iter organizzativo generale e, nello specifico, del percorso che ha portato prima all’individuazione delle famiglie e agli abbinamenti, poi finalizzati nei Patti Educativi con il supporto e la collaborazione del Centro Nascita Montessori rappresentata e raccontata da Rosa Monachelli.

La risposta sorprendente di una città complessa in un momento difficile

Un’azione che ha richiesto molti mesi di lavoro intenso reso ancor più difficoltoso dalla necessità di svolgere i colloqui di primo contatto e poi di approfondimento soltanto a distanza, ma che ha anche restituito l’immagine di una città solidale attraverso le centinaia di richieste giunte a Casa dello Spettatore. Famiglie e singoli che hanno chiesto informazioni e dato disponibilità a partecipare giunti dalle scuole partner e poi da un passaparola virtuoso sostenuto anche dai rilanci della stampa e sui social, a partire dai canali ufficiali di Affido Culturale.

Le scuole e le associazioni

Il risultato di questo impegno è stato poi completato dal racconto degli insegnanti coinvolti nel progetto, Alessandro Piacentini per l’I.C. Via dei Sesami e Serenella Bugli per l’I.C. Via Pirotta ai quali si è aggiunta la testimonianza di Maura Zacchi in rappresentanza delle famiglie dell’Associazione Genitori Scuola Di Donato che hanno aderito al progetto. Affido Culturale rappresenta quindi un’occasione di crescita per le famiglie e per i bambini e un efficace strumento per il contrasto alla povertà educativa minorile ma allo stesso tempo una piattaforma di sostegno economico anche per le imprese e le associazioni culturali convenzionate che hanno attraversato un periodo di grande difficoltà dovuta alla chiusura causata dall’emergenza sanitaria.

Il sostegno a chi lavora per la cultura

Giuseppe Antelmo ha raccontato come la possibilità di coniugare un impegno sociale con le finalità istituzionali di produzione, promozione e diffusione della cultura abbia portato finora più di cinquanta realtà ad aderire al progetto. Teatri, cinema, musei, librerie specializzate per l’infanzia, scuole di musica e danza e associazioni che propongono laboratori ludopedagogici, artistici, creativi ed espressivi, dislocati in diversi municipi della città, dai più periferici a quelli del centro storico.

L’app Affido Culturale e gli e-ducati

Flaminia Salvemini ha quindi descritto nel dettaglio il funzionamento dell’app e degli e-ducati: gli elementi strumentali innovativi per la conduzione, il monitoraggio e la gestione finanziaria del progetto. L’app consente alle famiglie di scegliere e prenotare le 29 fruizioni culturali delle famiglie e di utilizzare il portafoglio di e-ducati per la copertura delle gratuità garantite dal progetto, e permette agli esercenti culturali convenzionati di monitorare e contabilizzare gli ingressi delle famiglie.

Pronti a partire

Il saluto finale dell’Assessora Elena De Santis che attraverso il suo impegno ha da subito sostenuto con entusiasmo il progetto a Roma, e l’arrivederci di Casa dello Spettatore al 27 giugno per la festa di inaugurazione dedicata alle famiglie abbinate hanno accompagnato i presenti verso il rinfresco fornito dall’azienda 100%Bio. Una chiusura all’insegna della convivialità che fa guardare con ottimismo e fiducia al futuro prossimo e di lungo termine di Affido Culturale, non solo a Roma.

Regioni

Argomenti

Ti potrebbe interessare

Premio Nonino Risit d’Aur 2022 ad Affido Culturale

di

Premio Nonino Risit d’Aur 2022 ad Affido Culturale: cronaca di un’emozione condivisa. Giovedì sera 5 maggio, poco prima delle 23:00 arriviamo in...

L’Italia e la sfida al digitale. Affido Culturale è pronto a fare la sua parte

di

Dal report dell’Osservatorio promosso da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, emerge un...

Come e perché nasce Affido Culturale? Lo racconta Ivan Esposito , responsabile di AC

di

Nei convegni sulla povertà educativa, sentivo ripetere: i bambini non vanno a teatro, né al museo, al cinema o in libreria. E...