“Siamo un ponte per costruire una comunità educante”: la Cooperativa Itaca si racconta ad AC

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Il meccanismo di Affido Culturale in Puglia si basa su tanti ‘ingranaggi’ che permettono ai patti educativi di essere portati a termine, così da far accedere i giovani affidati ai luoghi della cultura. Nelle scorse settimane vi avevamo già fatto conoscere l’associazione Mama Happy, che cura gli incontri con le famiglie affidatarie che si avvicinano al progetto con capofila Fondazione Sat in Puglia, in collaborazione con il Teatro Kismet di Bari. Oggi vi mettiamo in contatto diretto con un’altra realtà che supporta la fase preparatoria di Affido: la Cooperativa Itaca. A raccontare questa esperienza in un video contributo, è Laura Pace, pedagogista referente per la Cooperativa del servizio Affido e del servizio P.IP.P.I (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione).

La Cooperativa Itaca

La cooperativa sociale Itaca nasce a Conversano, in provincia di Bari, lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la realizzazione di servizi socio – educativi, orientati in via prioritaria ma non esclusiva, alla risposta ai bisogni di adulti, famiglie multiproblematiche, giovani e minori interessati da forme di disagio, emarginazione ed esclusione sociale. Tre le direttive principali su cui svolge il proprio lavoro di assistenza: Minori e famiglie (attraverso una esperienza ventennale nella gestione di servizi di educativa domiciliare per minori nel sud est barese, una esperienza di oltre quindici anni nella gestione di servizi a sostegno delle responsabilità familiari, centri per la famiglia e servizio affido, centri aperti polivalenti per minori, servizi educativi territoriali e di comunità), Formazione e Orientamento (attraverso la progettazione e realizzazione di corsi di formazione in ambito sociale, formazione professionale per minori ristretti, formazione professionale per adulti svantaggiati, orientamento e bilancio di competenze per minori e giovani attraverso sportelli territoriali e servizio informagiovani) e Animazione di Comunità (attraverso attivazioni di reti formali e informali, reti di famiglie, reti di servizi affini sovraterritoriali, gruppi di auto mutuo aiuto, organizzazione di eventi socio culturali e sociali volti all’inclusione, alla partecipazione attiva dal basso, all’innovazione di prassi e alla comunicazione sociale corretta ed efficace).

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