Affido Culturale recluta famiglie per offrire ai bambini attività culturali

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(di Annacarla Tredici, responsabile comunicazione di Affido Culturale)

Quando si dona a un bambino l’opportunità di conoscere nuove cose, di visitare luoghi mai visti prima, di apprendere nozioni importanti, di sorridere e ridere assieme ad altri bambini, allora si compie un gesto di inestimabile valore sociale. Se questo dono è condiviso, diventa anche un momento di scambio: una ricchezza per tutti. Ed è un’emozione vera osservare gli occhi ridenti di quei bambini.

Intercettare la “semplicità” di questi istanti e trasformarla in un’opportunità reale, è la vera potenza di Affido Culturale, un progetto nazionale selezionato e finanziato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per contrastare la povertà minorile in Italia. Promotore, in quanto soggetto capofila del progetto, è il Pio Monte della Misericordia, un’istituzione filantropica partenopea che opera nel terzo settore dalla sua nascita. L’idea di Affido Culturale parte da una considerazione, quella di valorizzare la modalità dell’affidamento familiare per rendere la cultura accessibile a tutti i bambini (con le proprie famiglie o tutori).

Si realizza così un’occasione tangibile: far accedere gratuitamente ad attività culturali di diverso genere e a luoghi (come musei, teatri, fattorie didattiche, librerie e altri), che normalmente i bambini con i propri familiari non frequentano per vari fattori, assieme ad altre famiglie, coppie, single. O semplicemente in compagnia di persone che abbiano amore per la cultura, comprendendo quanto sia importante contagiare i più piccoli con la bellezza dell’inestimabile patrimonio culturale italiano. Forse questa salverà il mondo?!

Di certo, AC è lungimirante perché mette insieme i bambini con le famiglie (e non solo i bambini): a questo proposito, sono previsti degli “abbinamenti” realizzati con il supporto di operatori territoriali e delle scuole. Finora, sono stati già firmati dei “Patti Educativi”, ma si è ancora alla ricerca di famiglie e persone che vogliono partecipare al progetto. A oggi, si è attivi in quattro città: Napoli, Roma, Bari e Modena.

Attenzione, i vantaggi non sono solo per i bambini: il progetto ha la capacità di condividere anche economia su ogni territorio, grazie alle convenzioni siglate con diversi esercenti culturali, garantendo entrate sicure e controllate. Come funziona? La famiglia “affidataria” riceverà una dotazione di “e-ducati”, una moneta virtuale solidale pensata da Affido Culturale, con cui potrà pagare i biglietti di accesso ai luoghi convenzionati. Tutto avviene attraverso l’utilizzo di un’App realizzata apposta per il progetto dal gruppo HPO.

Nel dettaglio, per ogni bambino sono previsti 3 ingressi gratuiti per ognuna delle 29 iniziative culturali, per un totale di 87 ingressi gratuiti. Le famiglie abituate a vivere gli eventi culturali presenti nella propria città, oltre a condividere l’uscita con “nuovi amici”, avranno un risparmio equivalente ad un biglietto per ogni evento e una riduzione parziale su ticket di ingressi per gli adulti. Nel caso in cui ci fosse anche un bambino all’interno della famiglia abituata a compiere queste “uscite”, questo potrà partecipare gratuitamente insieme al suo nuovo amico. In più, per i bambini, sono previsti anche merenda e trasporto.

Questo progetto, inoltre, unisce in un’unica rete ben 25 realtà: tutte vantano una grande esperienza nel mondo culturale e della formazione, collaborando con enti scolastici e istituzioni politiche. In particolare, il progetto si arricchisce della partecipazione attiva del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” e del Consorzio MIPA per monitorare, valutare e verificare le attività del progetto, lo stato di realizzazione e di ottimizzazione del progetto stesso in modo che possa diventare autonomo. “AC” è un progetto totalmente inclusivo: è stato tradotto anche in lingua Cinese grazie alla collaborazione con l’associazione “Ciao Cina” a Napoli.

Affido Culturale sogna un futuro in cui scambio, dono di sé, fiducia e reciprocità, passione e spirito di iniziativa, attenzione per l’altro e responsabilità, si diffondano nella società e siano di guida per le scelte individuali e collettive.

Qui l’articolo su HuffingtonPost!

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