Valori in Circolo in piazza per la pace: continuano le manifestazioni per la pace
di comunitasantegidioacap
Lungo la scalinata del Campidoglio scende un arcobaleno di pace: mille adolescenti agitano bandiere colorate e cartelloni con i disegni più diversi: sono i ragazzi dei Giovani per la Pace, radunatisi con i loro compagni delle scuole medie di Roma, partner di Valori in Circolo, progetto promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del fondo per la lotta alla povertà educativa minorile.
Sventolano un fazzoletto bianco e con questo chiedono il cessate il fuoco immediato. Sono qui con le loro scuole, ognuna con i propri cartelloni colorati e con la la propria dose di entusiasmo. Ballano, cantano e chiedono la pace, alternando la musica ad interventi emozionanti come quello di Lea Polgar, che non riesce a trattenere le lacrime, e di Mahfood, profugo siriano che racconta di come la guerra lo abbia diviso dalla famiglia.
Sono giovani, ma vogliono farsi ascoltare e per questo hanno preparato un appello, che viene letto a gran voce da Alessandro, 14 anni: “Sì alla pace, no alla guerra! Vogliamo dire che la guerra è una pazzia, fermatela! Chiediamo di far tacere il rumore delle armi e delle bombe. Con la guerra nessuno esce vincitore, ma tutti sono sconfitti. Non perdiamo la speranza, non ci arrendiamo. Il nostro movimento per la pace sta diventando sempre più grande e vogliamo farci sentire sempre di più!”
A prendere la parola è poi il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ricorda come sia importante che i giovani facciano sentire la loro voce e custodiscano e diffondano la cultura della pace: “dire pace vuol dire oggi esprimere la nostra solidarietà al popolo ucraino”. Il sindaco ha poi sottolineato che “Roma deve essere una città che accoglie chi fugge dalla guerra” e annunciato gli sforzi dell’amministrazione per pianificare un accoglienza diffusa.
Interventi, questi, che hanno profondamente arricchito i ragazzi che, intervistati dalle televisioni, hanno mostrato come promuovere la pace sia anche un modo per combattere la povertà educativa. Aprire gli occhi sul mondo e sulle questioni globali aiuta a contrastare la dispersione scolastica, perchè rende pli adulti di domani più partecipi
Infine, i Giovani per la Pace hanno dato vita ad un flash mob, facendo scendere dalla scalinata del Campidoglio un lungo arcobaleno. Un simbolo di pace che, speriamo, possa raggiungere presto le terre ucraine.