Entusiasmo per i laboratori di poesia

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Con il secondo appuntamento presso  la scuola “ Bellezza” si sono conclusi i due laboratori di poesia, tenuti da Claudio Pozzani, organizzati nell’ambito del progetto “ Genova- Un Ponte verso il futuro” e che hanno coinvolto una sessantina fra ragazze e ragazzi delle prime due classi delle medie dell’I.C. Barabino di Sampierdarena.

Alla fine di un bellissimo e stimolante percorso verrà realizzato un piccolo volume che sarà presentato a Palazzo Ducale il 13 Giugno alle ore 18.00 nell’ambito della 29° edizione del Festival Internazionale della Poesia, uno degli eventi culturali più importanti nel suo genere che si svolgono in Italia.

“I ragazzi a volte hanno un’idea un pò distorta della poesia e durante questi laboratori hanno scoperto invece  che può essere anche qualcosa di stimolante e ritmico, molto vicina  magari alla musica che ascoltano.  Hanno partecipato  dimostrando di avere un pensiero molto “ largo”- dice Claudio Pozzani Ideatore ed  organizzatore Festival Internazionale della Poesia- e quando abbiamo provato a comporre insieme dei testi elaboravano dei concetti anche più “grandi” di quelli che vengono elaborati alla loro età”.

Ai due laboratori hanno collaborato gli insegnanti dell’I.C. Barabino e Paola Fedele, responsabile degli eventi della cooperativa sociale Lanza Del Vasto, capofila del progetto “ Genova- Un Ponte verso il futuro”.

Nel libretto ci saranno una decina di poesie con relativa parte grafica, un paio  realizzate dai ragazzi che frequentano il laboratorio di teatro sociale a Villa Ronca: in apertura un’introduzione dell’Università di Genova.

Claudio Pozzani attira subito l’attenzione dell’uditorio recitando “ Zang Tumb Tumb” una poesia sulla guerra turco- bulgara scritta dal futurista Marinetti nel 1912.

Seguendo il filo invisibile che lega il passato al presente trova poi un’altra connessione.

 

“Presento ai ragazzi  Dino Campana come il primo poeta che scrisse un testo rap nella storia, “ Batte botte” tratto da “ Canti Orfici” nel 1914. Stava camminando in un  porto- dice Claudio Pozzani– e fra il rumore  dei suoi passi e quello delle  barche che cozzavano ancorate alla banchine si creava una sezione ritmica che lui trasformò in poesia”.

Il format dei due laboratori prevedeva che venissero proposti spunti di altri poeti prima di costruire insieme qualcosa di inedito.

Tema di quest’anno del Festival internazionale della Poesia è “ Eros, Mare e Passione” e su queste parole lavorano anche i ragazzi del progetto con fantasia, purezza e creatività.

 

 

 

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